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Lavorare di più
Mettiamo che io sia l’amministratore delegato della Renault o della Peugeot e che sulle mie catene di montaggio 10 000 operai lavorino 151 ore al mese, che rappresentano 1 510 000 ore di produzione.
Faccio lavorare questi operai 38 ore invece di 35 ore settimanali. Cioé 3 ore di straordinario alla settimana. Moltiplicando per 47 settimane, ciascuno farà 141 ore di straordinario all’anno e saro’ sempre al di sotto del contingente autorizzato nel quadro dell’accordo sulle 35 ore.
Ognuno lavorerà, dunque, 12 ore di più al mese che, moltiplicate per 10 000, fanno 120 000 ore. Se divido le 120 000 ore per 151, ottengo il numero di operai di cui posso fare a meno ad ore di produzione costante, cioé 794 operai. Grattando ancora un po’, con quasi 800 operai di meno devo poter fare a meno di una quindicina di quadri.
Certo, queste ore sono maggiorate del 25% ma, come si dice nei migliori serial televisivi « obiezione, vostro onore » ! Non dimenticate che, su queste ore, sono esonerato dagli oneri. Gli oneri (detto fra noi, conosco delle malelingue che li chiamano salario differito) corrispondono ad un 54%, il che mi permette di fare a meno di un altro quarto, cioé altri 198 operai. Ricapitoliamo : 794 + 198 + 8 quadri – siamo generosi ! - ed arrivo a 1 000, cioé 1 su 10 e risparmio cosi’ il 4% della massa salariale. Ciliegina sulla torta, in caso di riduzione degli oneri me ne restano 120 000 da ridurre.
Non é bella la vita ? Ma sento già qualcuno che dice che non va bene. Già, ma io ho un consiglio d’amministrazione, degli azionisti, come volete che faccia altrimenti ! E poi sulla mia porta non c’é mica scritto abbé Pierre, faccio il mio mestiere di amministratore delegato. E’ colpa mia se vengono distrutti 1 000 posti di lavoro ? Si finirà per rimproverarmi che per i tre quarti degli operai che fanno gli straordinari non vi saranno deduzioni fiscali ! Che c’entro io se i bassi salari non sono imponibili ?
Di : tungstene
giovedi’ 10 maggio 2007
Tradotto dal francese da Karl&Rosa