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Le centrali nucleari sono un rischio certo

Publie le mercoledì 28 maggio 2008 par Open-Publishing

Ricevo e trasmetto una lista di incidenti nucleari conosciuti. Si stima che la lista sia enormemente inferiore ai dati reali, in quanto le centrali nucleari e tutto quanto connesso ad armi nucleari sono coperti da segreto di stato e gli Stati tendono a nascondere quanto più possono i propri errori. In Italia B ordina con decreto che persino le discariche siano coperte da segreto militare, per cui sulle centrali nucleari possiamo aspettarci solo una cortina di bugie.

Oltre 60 incidenti nucleari in 50 anni in tutto il mondo, per non parlare di tutti quelli coperti da segreto militare!
Leggere con attenzione su http://grpsocialeprogressista.myblog.it.

Ho sempre pensato che il Giappone e la Svezia fossero, per precisione e tecnologia, superiori alla sciatteria e al malaffare italiani, e leggere di quanti incidenti nucleari hanno avuto fa temere che in Italia sarebbe anche peggio. Fa accapponare la pelle pensare a centrali nucleari commissionate a imprese come Fibe o Impregilo o a società a infiltrazioni mafiose che magari speculano anche sui materiali usati per la sicurezza per maggiorare, a lavori dalla durata infinita (si pensi solo alle ricostruzioni post terremoto mai finite o alla Salerno-Reggio Calabria che va avanti da 30 anni), tanto più su un territorio sismico come quello italiano, densamente popolato e già con altissimi rischi di contaminazione.

Vogliamo aumentare il nucleare quando non siamo capaci di aumentare le discariche? Buttarci in un’operazione pericolosissima, quando in 20 anni non abbiamo ancora smaltito 55.000 m3 di scorie delle centrali chiuse, e restano tonnellate e tonnellate di amianto allo stato brado! Quando in 8 anni non si è riusciti a far decollare il termovalorizzatore di Acerra? Quando l’uranio sta finendo, e il suo prezzo in 8 anni si è decuplicato, da 5 a 50 dollari la libbra, e domani farà peggio del petrolio? Al momento le centrali nucleari civili e gli impianti per armi consumano più uranio di quel che si riesce a produrre e compensano la differenza con l’uranio che riprendono dalle vecchie centrali. Stiamo utilizzando per i reattori l’uranio estratto negli anni ’50 e ’60 che era stato immagazzinato nelle bombe. Questo uranio non potrà durare ancora a lungo, anche ammesso che i paesi che hanno armi nucleari vogliano liberarsene totalmente. E domani? Appena aumenta l’applicazione del nucleare in Cina e in India, il sistema salta. Il prezzo si alzerà talmente da renderlo inaccessibile. Solo un pazzo si metterebbe su questa strada.

B dice che in 8 anni si possono costruire nuove centrali… ma se in 8 anni non è riuscito a fare nemmeno la bretella di Mestre!
Parlare di energia apre la necessità di una pianificazione nazionale a tempi lunghi, ma questo richiederebbe intelligenza e competenza, due doti che in questo governo sono del tutto assenti, e piani di programmazione fatti da persone giovani che hanno a cuore il proprio futuro, non da settuagenari che non riescono nemmeno a immaginarselo un futuro, e che affidano la direzione di Istituti come l’Enea a barbari elettricisti della Lega cacciando persone del calibro di un Rubbia.

Le pianificazioni italiane hanno la durata massima di una legislatura e sono mirate a facili e immediati guadagni, non alla costruzione di un futuro sostenibile per le generazioni che verranno. Anzi, dalle scelte degli ultimi Governi, sembra chiarissimo che la parola futuro è proprio scomparsa dall’agenda politica. Il nucleare all’Italia, con appalti truccati o peggio ancora con Leggi Obiettivo, che saltano le aste e danno i lavori a ditte “amiche”, alla Lunardi, eliminando gli studi di impatto sul territorio ci spaventano come un film dell’orrore.

Attualmente in Europa ci sono pochissime centrali nucleari in costruzione. I paesi seri stanno avviando programmi forti di riconversione energetica. Tutti, a partire dagli USA, stanno aumentando enormemente le rinnovabili. Solo noi abbiamo governi idioti che a questo nemmeno ci pensano, solo perché nelle rinnovabili grandi utili per sé non ne vedono.

E i nuclearisti sono così ipocriti da parlare di “energia a buon mercato”, fortemente alieni dal calcolare i costi “totali” dell’operazione. Tutti quelli che difendono il nucleare fingono di ignorare il problema gravissimo delle scorie, dove metterle, come renderle sicure per 100.000 anni, come impedire che la radioattività fuoriesca, come tacitare le proteste delle popolazioni…Esiste un solo sito relativamente sicuro in tutto il mondo! Uno solo! In New Messico. E non è nemmeno poi così sicuro! Noi dove lo vogliamo mettere? A Chiaiano?

B esordì col fanta-progetto infrastrutturale delle Grandi Opere, tutto scena e niente copertura finanziaria, di cui era certa solo l’inaugurazione e l’apertura dei primi cantieri. Come Mussolini! Tutto scena, solo scena. Il resto è buio. Un po’ come quelle mega-autostrade di cui sono rimasti solo alcuni piloni iniziali, abbandonati nel deserto. Di questi progetti faraonici rimasti incompiuti l’Italia è strapiena. Ora B ci riprova col ponte di Messina e le centrali nucleari. Non si capisce come ciò vada in porto: dove, con che soldi e quando, visto anche che tra l’Alitalia, le multe per Rete4 e le condanne UE per il problema rifiuti, solo nella prima settimana ha gravato le nostre tasche di altri debiti. I suoi fanta-progetti tendono in realtà ad abbagliare gli elettori dando l’idea di capacità inesistenti, per sottrarre capitali allo Stato per spartizioni clientelari o mafiose. A nessuno di loro interessa se i mega-progetti sono fattibili o sono coperti, importa solo sottrarre denari allo Stato, cioè a noi, per spartizioni indegne tra compagni di merende. E che alla merenda ci voglia partecipare quel che resta della sx fa semplicemente vomitare.

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Nuovo Masada n. 710. Uranio

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