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Le conseguenze delle confezioni contaminanti sono enormi

Publie le venerdì 25 novembre 2005 par Open-Publishing

La contaminazione delle confezioni Tetra Pack non coinvolgono solo la Nestle’ ma riguardano un numero enorme di prodotti che consumiamo ogni giorno. Aprire il caso porterebbe a conseguenze devastanti.

Il caso Nestle’ e’ emblematico delle multinazionali, della scarsita’ di controlli sul loro operato, delle loro collusioni con gli organi nazionali e addirittura con quelli sovranazionali (UE). Si vede come esse procedano nel completo menefreghismo della salute dei consumatori come gia’ della tutela dell’ambiente e si vede anche come le istituzioni stiano ben attente a non intralciarle qualunque cosa facciano. Altro che responsabilita’ etica d’impresa e organi di tutela dello stato!! Noi siamo in balìa del mercato ma il mercato ci vede come cavie non come persone!

Fare Verde ONLUS http://www.fareverde.it
sottolinea aspetti ancora piu’ gravi della vicenza Nestle’:

i contenitori sotto accusa non sono usati solo dalla Nestle’, ma da centinaia di aziende, e bloccarli perche’ contaminanti svuoterebbe i supermercati con danni ingentissimi all’economia.

Queste confezioni sono prodotte dalla Tetra Pack, che e’ sotto accusa da molto tempo ed e’ stata persino condannata nel 2004 ad una multa di 95mila euro per violazione al divieto di concentrazione del mercato.

Eppure nessuno si e’ preoccupato di verificare in quante e quali confezioni e’ presente la stampa con ITX (la sostanza al centro dello scandalo). Ovviamente si tace e si minimizza perche’ una indagine seria porterebbe a mettere sotto accusa una buona parte del confezionamento dei prodotti alimentari con un attacco all’industria chimica (terza in Europa), scoprendo amaramente quante sostanze illecite ci stiamo mangiando ogni giorno e bevendo senza saperlo.

"Il dibattito appare truccato anche perche’ le aziende coinvolte (dalla Nestle’ alla Tetra Pak), giocano sulle date e su dichiarazioni che persino alcuni Ministri giudicano addirittura da querela, tanto sono piene di ricostruzioni abborracciate".

Se Storace avesse ragione a sentirsi offeso e a querelare la Nestle’, quale credibilita’ avrebbe la Nestle’ stessa a livello mondiale?

Noi non sappiamo se ci sono controlli e quanti.
Ci dovrebbe bastare che la Nestle’ si giustifichi dicendo
che il prodotto non fa male e non e’ nelle liste vietate (dalla OMS ne’ dalla UE) !?

Na se l’ITX non e’ tra gli additivi permessi dal nostro ministero, perche’ questo non ha fatto i dovuti controlli?

E come mai il Commissario europeo alla salute Kyprianou dichiara che l’ITX e’ "tra le sostanza non desiderabili"?

E l’EFSA (Autorita’ Europea per la Sicurezza Alimentare) cosa ha intenzione di fare? Tutto quel che sa dire e’ la stessa cosa che disse per gli OGM (anche davanti a topi usati come cavie con gli organi interni spappolati): "Riteniamo che non ci siano effetti genotossici, cioe’ dannosi al materiale genetico delle cellule umane". Riteniamo....

E gli effetti a medio e lungo periodo? Nessuno li ha testati.
Anzi, forse i consumatori non lo sanno, ma del 90% dei prodotti alimentari in commercio nessuno sa quala sia il loro impatto sanitario e ambientale. Altro che difesa della vita! Noi subiamo continui attentati alla nostra vita senza nemmeno sapere da dove arrivino. E sono proprio le priorita’ del mercato a impedire la trasparenza e l’informazione.

Ma dove e’ finito il principio di precauzione? Qua abbiamo una corporation a cui si potrebbe imputare un genocidio immenso di bambini e dobbiamo anche avere un sindaco di Torino che dice che si deve trattarla bene, perche’ e’ lei che paga in parte i giochi?
Paga i giochi???!!!

Ma e’ così difficile parlare di forme di confezionamento a base di sano vetro con riutilizzo delle stesse e conseguente basso impatto ambientale?

Da http://www.cfa-monferrato.it