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LE FORTI PAROLE DI WOJTYLA
Ho elencato gli ’errori’ del Papa, per una specie di reazione automatica agli eccessivi atteggiamenti di puro fanatismo o sentimentalismo di alcuni, ma ritengo impossibile non vedere con la massima lucidita’ quelli che sono i meriti di Wojtyla, anche rispetto alla deriva del mondo cristiano e alla sua perdita di valori, e vorrei che anche i piu’ cattolici fanatici riuscissero a leggere nel suo insegnamento piu’ vero, senza scadere in una idolatria verso la persona, che non sarebbe utile a nessuno e ci riporterebbe alla notte dei tempi. Se c’e’ qualcosa di buono in questo Papa, e c’e’, vorrei che restasse come una sua eredita’ agli uomini che hanno creduto in lui e che li facesse riflettere sui loro atti e sulle loro scelte, piu’ che scatenare forme di adorazione incontrollata e inutile.
Qualcuno ha detto che criticare il Papa e’ blasfemo, ma vorrei che lo stesso riflettesse su:
– quanto sia stato blasfemo applaudire ipocritamente il Papa o professarsi cristiani quando ci si affiancava alla guerra ’giusta’ e ’necessaria’, calpestando tutte le dichiarazioni del Papa contro la guerra,
– quanto sia stato blasfemo e ipocrita professarsi neoliberisti quando il Papa ha attaccato la ferocia del neo-capitalismo con accenti altrettanto duri di quelli usati contro il comunismo,
– quanto sia stato blasfemo e criminale votare per gente che portava la mafia in parlamento quando l’attacco del Papa alla mafia e’ stato di una durezza unica fortissima.
Ho scritto in questi giorni molto per elencare gli ’errori’ di Wojtyla, e ho ricevuto per questo durissime critiche sia da coloro che volevano una immediata santificazione di un personaggio, in verita’ molto controverso, sia da chi voleva abbandonarsi totalmente alla sua emotivita’ godendosela appieno come una specie di volutta’, ma vedo, come vedono tutti, con estrema chiarezza, quali sono stati i grandi meriti storici ed etici di Wojtyla. So che la posizione di tanti e’ molto piu’ avanzata rispetto al Papa e che avrebbero voluto da lui accenti molto piu’ precisi sulle cause del male e della sofferenza del mondo, indicando in modo piu’ puntuale i promotori di questo male e di questa sofferenza. Ma sarei gia’ contenta che gli stessi che si dichiarano cristiani riuscissero a capire almeno il senso delle sue dichiarazioni e dei suoi avvertimenti e lo seguissero.
Cito: (dopo la sua visita al parlamento)
"Il discorso del Papa ai deputati e senatori dura 46 minuti ed è interrotto da 26 applausi. E’ un discorso non formale, durante il quale il Papa esorta i parlamentari a un atto di clemenza nei confronti dei detenuti e sollecita la classe politica ad una sincera e leale solidarietà che ’’ha profonde radici nell’animo e nel costume del popolo italiano’’. )Dopo di che nulla e’ stato fatto nei confronti dei detenuti nemmeno da quello che hanno impugnato il crofisso come un’arma per lotte insensate!)
Wojtyla parla ai parlamentari anche dei pericoli insiti in una democrazia senza valori che ’’si traduce facilmente in totalitarismo, aperto o subdolo". (l’avviso di degradazione politica dalla democrazia allla dittatura e’ chiaro e ne vediamo le conseguenze, eppure nemmeno i politici cristiani del centro destra se ne danno cura)
http://www.adnkronos.it/SpecialiIGN..."
Voglio ricordare le parole di Nichi Vendola, che, per quanto ne dicano i suoi detrattori, e’ piu’ cristiano di loro:
"Penso sia fondamentale per tutti noi siciliani tenere sempre vivo l’anatema scagliato, nel 93 in Sicilia alla Valle dei Templi, contro la mafia e tutte le criminalita’ organizzate".
"Sollecitudo rei socialis” denuncia i rischi di un capitalismo senza regole, il cinismo di un mercato che opera una selvaggia banalizzazione della vita, la mercificazione della società, la perdita di qualunque idea della sacralità della vita."
E vorrei che riascoltaste coi vostri orecchi il vigore, e forse ve lo siete dimenticato, con cui il papa il 3 maggio 1993, nella Piana dei Templi, tuono’ contro la mafia, ascoltatelo perche’ il tono accentua ancora di piu’ la durezza della condanna, e poi ditemi se e’ accettabile che nel governo siedano persone potentemente colluse con la mafia, che la regione siciliana sia interamente regalata ad amici di mafiosi, che il consigliere piu’ fidato di Berlusconi sia quel dell’Utri condannato a 9 anni di carcere perche’ colpevole di collusione mafiosa, che lo stesso premier sia nominato nella strage di Capaci, che siano state approvate leggi che di fatto hanno favorito gli abusi, i reati e gli arricchimenti della mafia.
Dice il Papa:
"Vi sia concordia in questa vostra terra, concordia, senza morti, senza assassinati, senza paure, senza minacce, senza vittime! Vi sia concordia! Questa concordia, questa pace, a cui aspira ogni popolo, e ogni persona umana e ogni famiglia! Dopo tanti tempi di sofferenze, avete finalmente un diritto a vivere nella pace! E questi che sono colpevoli di disturbare questa pace, questi che portano sulle loro coscienze tante vittime umane devono capire che non si permettano di uccidere innocenti! Dio ha detto una volta "NON UCCIDERE" ! Non puo’ un uomo qualsiasi, un agglomerato umano, una mafia, odiare e calpestare questo diritto santissimo alla vita di questo popolo, talmente attaccato alla vita e che da’ la vita. Non puo’ (questo popolo) vivere sempre sotto l’oppressione di una civilta’ contraria, di una civilta’ della morte, qui ci vuole una civilta’ della vita, nel nome di questo Cristo, crocifiso e risorto, che e’ vita, di questo Cristo che e’ vita, verita’ e via. Io dico ai responsabili: "Convertitevi!". Una volta verra’ il diritto di Dio!!"
http://www.capital.it/capital/defau...
Sul commento all’enciclica ’Sollecitudo rei socialis’ scrive il Vaticano:
"Come giustificare il fatto che ingenti somme di danaro che potrebbero e dovrebbero essere destinate a incrementare lo sviluppo dei popoli, sono invece utilizzate per l’arricchimento di individui o di gruppi, ovvero assegnate all’ampliamento degli arsenali di armi, sia nei Paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, sconvolgendo così le vere priorità? Ciò è ancor più grave attese le difficoltà che non di rado ostacolano il passaggio diretto dei capitali destinati a portare aiuto ai Paesi in condizione di bisogno. Se «lo sviluppo è il nuovo nome della pace», la guerra e i preparativi militari sono il maggior nemico dello sviluppo integrale dei popoli."
(che cosa ha fatto questo governo dell’aiuto promesso al tempo del G8 ai paesi piu’ poveri? Nulla)
http://www.vatican.va/holy_father/j...
Perche’ i fedelissimi del Papa sono sempre pronti a sventolare il suo attacco alle dittature comuniste (si legga bene, non al comunismo o al socialismo ma a quel tipo di dittatura che come polacco aveva provato) ma sistematicamente dimenticano il suo attacco al capitalismo neoliberista? Non c’e’ qualcosa di marcio in questa voluita dimenticanza?
Cito da Sole24ore:
Nel vasto complesso dottrinale del Papa spiccano tre encicliche: «Laborem exercens» (1981), «Sollicitudo rei socialis» (1987) e «Centesimus annus» (1991), primo documento sul mercato, oltre che l’Istruzione Ecclesia in America (1999), che prende posizione contro il neoliberalismo incondizionato.. In questo insieme di interventi il Papa esprime la preoccupazione di riaffermare la dignità del lavoro, non riducibile a mera variabile nel gioco delle leggi economiche, il rispetto dei diritti umani, a partire dal diritto della vita, sia dal punto di vista biologico che da quello economico, la critica rivolta al capitalismo liberista e al collettivismo marxista, l’amore preferenziale della Chiesa per i poveri e gli emarginati, la protezione delle ragioni della giustizia distributiva, la convalida dell’ipoteca sociale che grava sulla proprietà privata (il diritto della vita prevale per questo sul diritto di proprietà), e l’esortazione a esaminare la convenienza globale di una economia della pace e per la pace...
Di fronte alle nuove sfide, Giovanni Paolo II ha impegnato il suo insegnamento a sensibilizzare la leadership politica ed economica vittoriosa a operare una scelta fra un atteggiamento che ammette come postulato l’unità del genere umano e un atteggiamento che, al contrario, tende a forgiare una economia strutturalmente ineguale nel mondo, causa di conflitti endemici e guerre permanenti. La proposta finale incoraggiava in effetti le ricerche di un umanesimo economico internazionale che fosse provvisto di dispositivi giuridici per il governo democratico dell’economia mondiale, meglio di quanto fosse possibile con il Fondo monetario, la Banca Mondiale, il Gatt e il G8.
...Dice il Papa: " Se il liberalismo e ogni altro sistema economico non privilegiano altri che i possessori dei capitali e non fanno del lavoro che uno strumento di produzione, esso diventa fonte di gravi ingiustizie. La concorrenza legittima, che stimola la vita economica, non deve andare contro il diritto primordiale di ogni uomo ad avere un lavoro che possa farlo vivere con la sua famiglia. Perché, come una società potrebbe essere giudicata ricca se nel suo seno numerose persone mancassero del necessario vitale? Finché un essere umano sarà sfigurato e ferito dalla povertà, tutta la società in certa maniera ne sarà ferita". E dice ancora: "Purtroppo ancora oggi non manca chi crede che la più ampia libertà di mercato, favorendo la iniziativa e la crescita economica, si traduca automaticamente in ricchezza per tutti. Ma la storia e la realtà sotto i nostri occhi mostrano che non è così"..."
"La critica papale riguardava "il carattere intrusivo e persino invasivo" della logica del mercato, che impone il suo modo di pensare e di agire e imprime la sua scala di valori sui comportamenti, fino a scatenare un’ondata distruttiva rispetto alle norme sociali e ai punti di riferimento culturale che avevano protetto e assicurato una direzione alle comunità umane....Nella Centesimus annus, si trova la chiara affermazione che, se i beni della Terra sono creati per tutti indistintamente gli umani, la minoranza del 20% di fortunati che si accaparra l’80% delle risorse globali,che appartengono originariamente a tutti, si trova moralmente in uno stato oggettivo di furto strutturale."
Non ho citato Il Manifesto, ho citato Sole24 ore, giornale di Confindustria
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=a...
Non sto nemmeno a elencare le molteplici e accorate dichiarazioni a favore della pace e contro la guerra, precisamente contro la guerra in Irak e qualsiasi forma di guerra preventiva.
E’ piu’ che evidente che tutto cio’ e’ stato bellamente ignorato da coloro che chiedono a gran voce la beatificazione di Wojtyla o si fingono cristiani osservanti e che al contrario, nella loro condotta pratica o politica, nel loro voto e nel loro appoggio a governi a lui contrari, manifestano ben altra intenzione.




