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Le osservazioni di un maestro di scuola

Publie le domenica 4 novembre 2007 par Open-Publishing

Faccio alcune osservazioni:
1) E’ un problema di disagio sociale. A Roma fino al 1975 vivevano 300.000 baraccati, tutti italiani, in quartieri ghetto dove non poteva entrare nemmeno la polizia. Il problema è stato risolto dandogli casa. Molte di queste persone, che ora darebbero fuoco a ogni campo rom e ad ogni romeno, farebbero bene a ricordare quello che erano.
2) L’ex prefetto Achille Serra insieme al sindaco ha provato ad affrontare questo problema con un progetto di villaggi della solidarietà. Il progetto è stato affossato per le rivolte dei presidenti di municipio e della gente comune. Deduco che questa situazione ce la siamo anche cercata.
3) Oggi è statisticamente più probabile finire ammazzati da un parente stretto dentro casa che da un romeno per strada, ma quest’ultimo fa più notizia.
4) Una esperienza personale: un gruppo di alunni della scuola dove lavoro è andato a molestare delle ragazzine della scuola media che facevano ginnastica nel parco pubblico. E’ finito tutto con una protesta di qualche genitore. Se fossero stati romeni questa vicenda sarebbe finita su tutti i giornali, la gente del posto avrebbe fatto ai giornalisti dichiarazioni del tipo: "qui è terra di nessuno - lo stato ci ha abbandonati".
5) A proposito di scuola, gli alunni più civili che ci troviamo davanti sono stranieri, romeni compresi, è noto che sono anche i più bravi scuola. Faccio il professore in una scuola media superiore e troppo spesso o a che fare con persone di 15-20 anni aggressive e polemiche ad ogni costo. Chi vede una bestia nel rom o nel romeno si guardi bene intorno che forse ce l’ha dentro casa.

Valerio Torsello 04.11.07 11:37 (blog di Grillo)