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Le provocazioni di Sansonetti e la degenerazione di Liberazione
Publie le venerdì 2 gennaio 2009 par Open-Publishing3 commenti
Le provocazioni di Sansonetti e la degenerazione di Liberazione
di Gilberto Volta
Care compagne, cari compagni,
vedo che non tenete in nessun conto le opinioni dei lettori del giornale. Almeno di buona parte di essi.
Infatti, avete fatto sciopero (quantunque deciso da una stretta maggioranza) anche martedì 23 u. s. ed un sit-in di protesta (sic!) martedì 30/12/2008.
Avevo letto un comunicato del vostro CdR dopo il penultimo vostro sciopero, in cui dicevate che “i giornalisti hanno revocato la seconda delle due giornate di sciopero che erano state proclamate venerdì”.
Avevate avuto l’ardire di scrivere che l’editore o il proprietario (cioè, il Prc!) aveva “comunicato la disponibilità ad aprire la trattativa che finora aveva negato sullo stato e sulle prospettive del giornale”.
Aveva “negato”?
Ma non siete voi che, sempre in quel comunicato là, scrivevate: “Per parte nostra ribadiamo che il confronto sindacale dovrà riguardare preliminarmente [il corsivo è mio] la condizione di bilancio e degli organici del giornale e la regolarizzazione delle posizioni di lavoro”?
Cioè, eravate voi a porre delle condizioni preliminari per avviare un confronto!
Secondo me, sarebbe toccato a voi per primi, in quanto più a conoscenza della vostra situazione, porre al Partito la grave situazione nella quale vi trovate e richiedere un incontro con esso per vedere come potere uscirne e come rilanciare “Liberazione”. Altro che porre voi delle condizioni!
E, addirittura, ponevate delle condizioni per poter esaminare come rilanciare il giornale, che, invece, avrebbe dovuto essere il vostro primo impegno, indipendentemente da tutto il resto.
Non comprendo proprio questo vostro atteggiamento, che pare non dare nessuna importanza alla vita del giornale, ma solo alla posizione dei giornalisti (che dipende, guarda caso, da come il giornale potrà vivere).
La vostra è una posizione incomprensibile per me.
Qualcuno di voi me la può spiegare?
Spero che non facciate tutto ciò perché la pensate come Alfonso Gianni, che chiama “agibilità politica” l’indirizzo del giornale – che Piero Sansonetti definisce “fortissima autonomia” (Liberazione, 27/12/2008) – coincidente con l’indirizzo del Partito di prima del VII Congresso, ma non coincidente affatto con l’indirizzo del Partito uscito dal VII Congresso. Alfonso Gianni, poi, rivendica di lavorare per “liste unitarie” a costo di essere espulso quando, invece, si è deciso di presentare il simbolo del Prc con liste aperte a tutti. E’ così che si lavora per il Partito: facendo ciascuno a modo proprio, anziché comportarsi secondo la linea del Partito?
Considero, poi, il fondo di Sansonetti del 27/12/2008 (ribadito il 30/12/2008) una provocazione in piena regola: come pensare di esautorare il Partito da ciò che è suo per affidarlo ad un Comitato di Garanti, che dovrebbero garantire l’attuale indirizzo pre-congresso in contrasto con l’indirizzo del Partito sancito al Congresso?
Soprattutto, mi piacerebbe capire come si permettono alcune decine di unità di giornalisti di contrapporsi ad alcune decine di migliaia di iscritti al Partito?
Vorrei, poi, dire a Sansonetti: se proprio non ce la fai a fare in modo che il giornale, aperto a tutti, sia chiaramente portatore della linea del Partito (che considero l’unico modo per fare il bene di tutta la sinistra), perché non ti dimetti?
Cordiali saluti e, nonostante la rabbia, buon 2009!
Messaggi
1. Le provocazioni di Sansonetti e la degenerazione di Liberazione, 3 gennaio 2009, 11:49, di nauseato
se solo qualcuno si rendesse conto dell’autoreferenzialità della faccenda... del TOTALE scollamento con un paese reale che è alle prese con quella che si rivelerà essere la peggior crisi economica del dopoguerra se non del secolo intero... se davvero solo si accorgessero questi personaggi di quanto siano lontanti dal mondo reale... e di quanto sia NULLO il ruolo che questa carta macchiata d’inchiostro ha nei confronti dela realtà... allora si toglierebbero velocemente dai piedi e forse ne guadagnerebbero essi stessi.. almeno in dignità! Che roba tocca stare a guardare! E si fa davvereo fatica a salvare qualcuno degli attori in causa... Poveracci. Verrebeb voglia di mandare tutti a...
1. Le provocazioni di Sansonetti e la degenerazione di Liberazione, 5 gennaio 2009, 23:36
Macchè, questi signori toglieranno il disturbo solo quando avranno finito di sfasciare il partito per poi affermare che il comunismo è morto.
Ferrero, Vendola, Grassi, Bertinotti, Cossutta, Garavini hanno fatto a gara per togliere l’ultimo residuo di speranza in una società senza capitalismo.
I dirigenti comunisti sono stati il peggior nemico del comunismo.
2. Le provocazioni di Sansonetti e la degenerazione di Liberazione, 7 gennaio 2009, 20:29
essendo "dirigenti"...