Home > Le spese per bambini. Le spese per armi
Dati Criminalpool:
I bambini scomparsi in Italia nel 2000 sono stati 1.406.
2 bambini al giorno sono vittime di violenze sessuali soprattutto in famiglia.
1000 sono i processi per maltrattamenti ai bambini, 1/3 dei quali sotto i 3 anni:
violenze sessuali, abusi fisici e psicologici, incuria..
Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d’affari sopra i 5 miliardi di dollari: solo le videocassette fruttano 280 milioni.
Una foto costa in media 30 dollari ma arriva a 100 per scene di violenza.
In UE, in un solo anno (98) sono scomparsi 6.870 minori.
La polizia di Stato ha un sito Internet con una banca dati dei bambini scomparsi ma non sembra serva a molto.
A tutt’oggi in UE non si possono avere statistiche esaurienti sui bambini scomparsi e sfruttati: la raccolta dei dati e’ raramente organizzata a livello nazionale e le informazioni sono difficilmente accessibili.
Non c’e’ nemmeno un numero telefonico di avviso valido in tutta l’UE o un corpo europeo di ricerca dei bambini con collegamenti fra i vari stati, eppure il fenomeno e’ gravissimo e riguarda tutti:
– nel 2005 in Italia sono scomparsi 1850 minori
– in Belgio 1022
– nel 2002 nel Regno Unito ci sono stati 846 casi di rapimento di bambini e in tutto ci sono
70.000 minori scomparsi.
In Italia non ci sono coordinamenti dei dati nemmeno tra le diverse armi: polizia, carabinieri, finanza..
Il passato governo ha cercato perfino di ostacolare l’accesso a prove bancarie straniere (quando controllare i movimenti finanziari e’ il primo modo per smascherare traffici illeciti), ha ostacolato la lotta criminalita’ e terrorismo per nascondere illeciti propri e si e’ opposto alla costituzione di corpi di polizia europei.
Quel che pare ovvio e’ che l’UE e’ molto interessata a facilitare i guadagni delle grandi corporation (vedi OGM) o a ridurre lo stato sociale o i diritti del lavoro, ma e’ molto poco interessata a difendere i suoi membri piu’ piccoli e deboli.
Forse si pensa che basti celebrare la "Giornata del bambino" ogni tanto per mettersi l’anima a posto.
La polizia si difende, giustamente, dicendo che di governo in governo il suo badget non fa che diminuire. E’ vero. Molte sedi non hanno piu’ fondi per la manutenzione delle auto, per la benzina, per il riscaldamento degli uffici, i giubbetti antiproiettili..
I governi italiani, da destra a sinistra hanno fatto cosi’ la lotta alla delinquenza e la protezione del territorio: diminuendo progressivamente i fondi per la prevenzione del crimine e la lotta contro i criminali.
Di converso hanno aumentato la spesa in armi e macchine da guerra per presunte missioni "di pace", ma chi la pace non sa mantenerla sul proprio territorio non puo’ pretendere di fare il megalomane all’estero.
Meglio sarebbe stato che l’Italia, al pari di Svizzera o Svezia, avesse dichiarato la propria neutralita’ internazionale e avesse incrementato l’ordine e lo sviluppo.
Ma il governo Prodi-D’Alema-Parisi ha continuato la strada perversa della sudditanza agli stati aggressori e delle grandi missioni internazionale, ha preferito investire in morte e non in vite.
Non denunceremo abbastanza lo scandalo del boom delle spese militari di questa Finanziaria.
Non sappiamo con quale coraggio si possano deprimere le spese di polizia interna e mandare i nostri carabinieri a supportare le guerre di stati imperialisti.
Non sappiamo con quale faccia si possa dire che non ci sono soldi per la sicurezza e la tutela dei cittadini quando nel 2004 (governo Berlusconi) l’Italia spese in armi 27,8 miliardi di dollari e 27,6 nel 2003, posizionandosi 7settima nel mondo per il secondo anno consecutivo, precedendo addirittura paesi ad alta spesa militare come la Russia (19,4 miliardi), l’Arabia Saudita (19,3 miliardi), la Corea del Sud (15,5 miliardi) e India (15,1 miliardi).
Con tutto cio’ il Governo Prodi ha pensato bene di portare a 23 miliardi di € le spese militari in Finanziaria, aumentando di 2 miliardi addirittura l’ultimo stanziamento di Berlusconi, con un Parisi che scalpitava perche’ voleva spendere di piu’.
Questi governanti sembrano fuori di senno e difendere questi o quelli e’ ormai da folli.
Le forze dell’ordine sono di vari tipi e sono nazionali o municipali e con funzioni diverse.
Il problema dell’accattonaggio e della microcriminalita’ connessi o no ai bambini e’ anche un problema della polizia municipale.
Questa sembra occupata prevalentemente in operazioni burocratiche e multe per divieti di sosta. Troppi sono gli esempi di denunce a vigili, carabinieri e polizia che vengono regolarmente disattese e questo e’ grave e crea un senso di abbandono e di collera nei cittadini.
Ogni forma di vigilanza del territorio sparisce poi dopo le ore 20, mentre durante il giorno alle chiamate risponde spesso un centralino.
La lamentela degli operatori alla sicurezza e’ una sola: sono sotto organico e fanno quello che possono. Possiamo crederlo.
Bologna e’ la prima citta’ italiana per microcriminalita’, una citta’ invasa da zingari e clandestini, in cui Guazzaloca e Cofferati hanno fatto ben poco per aumentare la sicurezza.
I furti negli appartamenti sono dovuti soprattutto ai rom.
Ora lo stesso Cofferati ha pensato bene di dare all’IRPEF gli aumenti piu’ alti d’Italia (cosi’ ridurra’ i salari) ma dubitiamo che cio’ portera’ a un aumento degli operatori municipali.
Dopo averci aggravato tutte le tasse, il Governo di centrosinistra ci viene anche a dire che si ritrova un incremento fiscale di 37,5 miliardi di €, quando l’intera Finanziaria era di 35 miliardi di €, ed era gia’ pesantissima, ma nessuno si spreca a dire due parole su come questa immensa cifra in piu’ sara’ impiegata. Si compreranno altri arei da combattimento?
Nel 2007 manteniamo il settimo posto mondiale per la spesa militare, con un costo pro capite di 468 € l’anno.
Si pensa che se non battiamo tutti per spesa in armi, saremo un paese da buttare?
E’ questo il nostro metro di civilta’?
Si tenga conto che gran parte delle forze dell’ordine sono impiegate in modo fisso o alla scorta di personaggi politici o alla cura degli stadi e che in genere noi li vediamo solo in occasione di manifestazioni e cortei, dove non sempre la loro condotta e’ encomiabile.
Noi possiamo sforzarci di capire molte cose:
– i nostri obblighi in un’ONU ormai fatiscente
– i nostri vincoli con una NATO che sarebbe solo da riformare
– perfino l’impellente desiderio di accattivarsi l’ "alleato americano", che ci tratta come una
pezza da piedi peggio di come chiunque abbia mai trattato un proprio alleato... ma cerchiamo di capire anche questa vergognosa sudditanza entrando nelle machiavelliche ragioni di "necessita’ politica", visto che il caro amico americano, quando un governo non gli piace, lo fa abbattere
... quello che proprio non riusciamo a capire e’ come mai si debba "strafare" ed essere tra paesi piu’ militarizzati al mondo quando all’interno non facciamo che registrare regressi in: ordine, sicurezza, tutela, progresso e civilta’.
Obblighi permettendo, perche’ "strafare"? Perche’ dobbiamo essere tra i primi proprio nel peggio e dilapidare qui il massimo delle nostre risorse e finanze?
Perche’ l’intento dei governi, anche di sinistra, non deve mai essere posto sulla sicurezza, sull’ordine, sul rispetto della legge, sulla tutela, sulla giustizia?
Perche’ questi settori "indispensabili" scadono in progressivo abbandono e si deve vedere persino un governo di centrosinistra abbandonarsi a quest’onda perversa, in cui le armi contano piu’ della pace, la morte piu’ della vita, il potere di pochi piu’ della sicurezza di molti, il lucro presente piu’ dell’intero futuro?
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