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Le vere "colpe" di Michele Fabiani arrestato a Spoleto
Publie le sabato 17 novembre 2007 par Open-Publishing1 commento
Il Tribunale del riesame di Perugia ha confermato il carcere per Michele, arrestato a Spoleto il 23 ottobre scorso, insieme ad altri 4 compagni,nonostante l’evidenza della montatura e la palese mancanza di un minimo straccio di prova.
"Michele e Andrea rimangono in carcere" scrive Aurelio Fabiani (padre di Michele e Consigliere comunale a Spoleto) "Michele perché è stato da sempre l’obiettivo di questa azione repressiva, con la quale si è voluto colpire le sue idee, le sue battaglie per l’ambiente, le sue relazioni politiche con il mondo anarchico, trasparenti e legittime,come risulta da tutti i documenti processuali; Andrea perché amico di Michele e ostaggio di un teorema che per poter funzionare ha bisogno di complici".
E, infatti, basta spulciare fra i numerosi scritti di Michele per capire le ragioni di tanto accanimento repressivo.
Michele si è sempre battuto contro la tortura tecnologica di stato e contro la corruzione pubblica.
E’ impressionante, ad esempio, l’attualità di questo breve scritto pubblicato lo scorso anno su Anarchaos, Indymedia Italia e altri siti di movimento.
APPUNTI ALL’INTERVISTA DI BASSETTI, ANCHE IL PRESIDENTE NAPOLITANO COINVOLTO NELLO SCANDALO: "SE VIENE FUORI IL PDS PERDE UN MILIONE DI VOTI"
di Michele Fabiani
Riguardo all’intervista a Maurizio Bassetti ritengo opportuno, alla luce dell’interesse che ha suscitato e ad alcuni recenti eventi, fare delle precisazioni.
Quando è stata fatta l’intervista non era stato ancora eletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Questo illustre personaggio della sinistra italiana è coinvolto nello scandalo dei palazzi fatiscenti acquistati da Montecitorio a prezzi elevatissimi, di cui Bassetti ha parlato nell’intervista.
In un recente contatto telefonico che ho avuto con Maurizio, dopo essersi complimentato, ha ritenuto opportuno aggiungere alcune cose:
Napolitano all’epoca era Presidente della Camera dei Deputati, con lui c’è stato un " approccio informale, con l’intenzione di far scoprire a lui lo scandalo ". Infatti Napolitano in qualità di Presidente della Camera avrebbe, secondo Bassetti, potuto approfittare del suo nuovo ruolo " rendendo pubblico quanto accadeva e presentandolo come un’eredità della precedente gestione da cui voleva smarcarsi. Non ne avrebbe pagato di persona, ma avrebbe appunto potuto affermare che questo era ciò che stava accadendo e che lui aveva semplicemente trovato questa situazione ". Al contrario "dalla reazione avuta da Napolitano si è capito che ci erano immischiati pure loro: ci ha trattato come provocatori, ha affermato che se fosse emerso lo scandalo il PDS avrebbe potuto perdere un milione di voti ".
Bassetti fa anche altri nomi, come quello di Donato Marra, allora segretario generale della Camera, il quale "anche se non guadagnava probabilmente nulla dagli affari illeciti, nel suo ruolo non poteva non
vedere quello che accadeva ". Donato Marra è ancora oggi molto vicino al Presidente Napolitano, essendo in questo momento suo stretto collaboratore al Quirinale.
Lo scandalo che sta riemergendo in questi giorni dunque si allarga a macchia d’olio e coinvolge alte cariche dello Stato, mi auguro sinceramente che finalmente possa uscire, con tutti gli eventi drammatici
che ne sono seguiti, alla ribalta negli organi di informazione.
Riguardo alle torture subite da Bassetti dal 2004 ci sono delle notizie interessanti. Proprio nei giorni in cui l’intervista veniva pubblicata su http://www.anarchaos.it, sono apparsi su alcuni giornali degli articoli in cui si parlava dell’uso di armi ad energia in Iraq, nel 2003 durante la battaglia per la conquista dell’aereoporto di Bagdad. I testimoni parlano di cadaveri ustionati senza aver avuto alcun contatto con armi da fuoco. In alcuni passaggi in questi articoli si è avallata l’ipotesi che si potesse trattare di ultrasuoni, proprio quello che denuncia Bassetti dunque.
Messaggi
1. Corteo a Spoleto il 23.11, 17 novembre 2007, 21:31
Queste precise denunce non sono mai state smentite.
E’ chiaro che Michele viene colpito per le sue idee, per le sue battaglie, per il suo impegno ambientalista.
Comunque LA LOTTA CONTINUA!
Il "Comitato 23 ottobre per la verità su Brushwood" ha indetto una manifestazione per venerdì 23 novembre, a un mese dall’arresto di Damiano Corrias, Andrea Di Nucci, Dario Polinori, Michele Fabiani, Fabrizio Roscini Reali.
Scopo della manifestazione è ottenere la scarcerazione di Fabiani e Di Nucci e la liberazione dagli arresti domiciliari per Corrias e Polinori.
Il corteo si radunerà a Spoleto in Piazza Polvani (Piazzale della Stazione) alle ore 16 e proseguirà poi fino a Piazza della Libertà.
Maumao