Home > Legalita’ e legittimita’
Legalita’ e’ cio che e’ formata secondo norma. Ma la legalita’ da sola non basta a garantire il diritto e puo’ essere iniqua come nel caso delle leggi di Berlusconi.
La legittimita’ e’ cosa ben diversa dalla legalita’.
Cio’ che emana da un potere puo’ essere legale nelle sue forme esteriori perche’ esce da un Parlamento e puo’ essere coattivo nella sua sostanza perche’ e’ corredato da pena, e’ ugualmente iniquo, se quel Parlamento non ha alcun mandato di giustizia e dipende servilmente da un solo padrone e se la pena e’ un deterrente che intende solo tutelare il crimine privato di un despota.
La legittimita’ e’ la cura disinteressata del bene pubblico e la conservazione e il rispetto di quello collettivo e, prima di ogni altra cosa, e’ la realizzazione del dettato costituzionale fondamentale: tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge.
Senza questa regola aurea siamo alla morte della democrazia.
Le leggi di Berlusconi possono essere formalmente legali ma sostanzialmente sono illegittime, perche’ da esse non discende uguaglianza delle persone davanti alla legge, ne’ rispetto della giustizia ne’ parita’ di tutti di fronte alla pena.
Il loro uso manifesta un costante abuso di potere finalizzato ad un bene personale ed egoistico, in un solipsismo squallido del potere che ormai puo’ configurarsi solo come crimine pubblico. Un crimine avallato dalle forme esteriori della democrazia ma che preannuncia i rischi tetri di un regime.
Per di piu’ questo abuso avviene in una posizione di assoluto arbitrio, perche’ i ministri sono automi scelti come esecutori passivi e acefali, il Parlamento titolare del potere legislativo ha cessato di essere portatore di interessi generali ed e’ formato da avvocati prezzolati o altri cultori di solitario e monocratico interesse, perche’ la parte peggiore della Magistratura e’ comprata o azzoppata e i media sono chiaramente proni ai comandi di uno solo fino a ridursi a megafono alle sue imprese piu’ scellerate, mentre l’opposizione e’ zoppa, cieca, sorda e conformata, piu’ simile ad una vile corte scalcinata di complici ricattabili che ad una dignitosa rappresentanza di quella parte del paese che non vuole cadere in stato di sudditanza.
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Diomidis Komninos
Voi ci potete condannare
solo con il diritto della disuguaglianza
e con un codice penale che noi non possiamo accettare
Noi subiremo il vostro diritto, ma non siamo costretti a riconoscerlo
E’ un sistema di diritto ipocrita
E’ un sistema che lascia impuniti
i potenti e i ricchi,
gli industriali che assassinano con gli incidenti sul lavoro,
gli armatori che affondano le loro vecchie navi con dentro le persone
e i saccheggiatori della ricchezza pubblica
per tutti loro il vero diritto non vale
Il vostro tribunale e’ stato creato
sulla base di una legge speciale
autoritaria
E’ un tribunale dotato di relative prescrizioni
e i suoi membri hanno legittimato
una scandalosa sentenza anticipata
La decisione sul cosiddetto "crimine politico" ha gia’ messo in mostra i
suoi limiti
L’ordine dominante ci vuole condannati come "criminali comuni"
e non per quello che noi siamo:
ostaggi di una guerra senza dichiarazione di guerra,
di una guerra sociale inconciliabile che viene combattuta fino alla fine
fra le classi,
fra ricchi e poveri, forti e deboli, sfruttati e sfruttatori
Solidarizzo con chi lotta
per un mondo di pace e di liberta’,
per un mondo senza sfruttamento, ingiustizia e falsa legalita’.
Non faro’ quel che voi volete. Non seguiro’ la vostra logica.
La nostra etica non s’accorda con nessuna cooperazione e con nessun tradimento
Non faro’ nessun tentativo di convincervi
Tutti quelli che ci hanno sostenuto
ci hanno dato una scintilla di speranza
Noi eravamo il respiro di sollievo della giustizia
qualcosa che lei, signor Presidente, non potra’ mai essere.
La storia giudichera’ se cio’ e’ accaduto a torto o a ragione;
una storia che, fortunatamente,
segue altri criteri da quelli di questa legalita’.
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