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Legge e Giustizia non sono proprio la stessa cosa
Publie le lunedì 7 luglio 2008 par Open-PublishingLegge e Giustizia non sono proprio la stessa cosa
A guardare l’attività parlamentare, ormai prossima alla pausa estiva, sembra proprio che non solo l’essenza ma anche lo "spirito" dell’opposizione si sia dissolto e non abiti più in una parte degli emicicli delle due Camere.
La manifestazione dell’8 Luglio prossimo sulla giustizia è forse il primo singulto di orgoglio che viene a galla ma che porta con sé alcune contraddizioni derivate dai suoi principali ispiratori.
Di Pietro, infatti, non nasconde di tenere non tanto allo Stato di diritto, ma al "diritto dello Stato" di intervenire nella vita dei cittadini e di osservarne i comportamenti affinchè tutto sia legalmente gestito, accudito, tenuto in un ordine perfetto come la "dura lex" comanda.
E’ questa impronta di esaltazione della Legge che non ci sembra renda onore alla rivendicazione di una giustizia che esprima la volontà popolare, che sia amministrata per davvero in nome del Popolo e che, quindi, non deve poter essere messa a disposizione di un potere contro altri poteri.
La funzione della magistratura, in poche parole, deve rimanere assolutamente autonoma rispetto a tutti gli altri poteri dello Stato e non può essere un fenomeno vendicatore di alcuna cultura nè giustizialista nè tantomento ipergarantista.
Gli estremi, in questo caso, finiscono per tradire il corpo del diritto di questa Repubblica e si addolciscono o si irrigidiscono a seconda dei casi, esponendo i giudici a critiche sempre più becere e indicibili da parte delle destre, oppure si lasciano dondolare dalle onde della presunzione di innocenza anche davanti alla più spudorata delle evidenze.