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Lettera a RITA BORSELLINO

Publie le sabato 7 marzo 2009 par Open-Publishing

Dist.ma Sig.ra Borsellino,
ho visto e letto la Sua intervista rilasciata a “Sicilia live” in data odierna e mi preme dirLe che
sono uno di quei siciliani che, pur essendo un suo coetaneo ma con ideologie vicine alle Sue, Le chiedo di non pentirsi mai del suo ingresso nella politica anzi, La invito a continuare le sue battaglie, sempre con la ferve che sin’ora ha avuto, per chi ancora crede come me, in una
Sicilia diversa ma soprattutto come la sognano quei giovani che non vogliono si dimentichi suo
Fratello Borsellino, Falcone, Pio La Torre,Pippo Fava, Mauro Di Mauro e tanti altri che si sono immolati per la giustizia sociale e per il progresso civile.
Fortunatamente dalla Sua parte ci sono tanti giovani che non smettono di reclamare ad alta voce quei diritti fondamentali che la democrazia dovrebbe assicurare ma che in questo periodo è un assolutismo di pochi, grazie anche ai professionisti dell’impostura che hanno fatto aumentare l’diozia del popolo.
Sono quei giornalisti per i quali paghiamo lo stipendio, che nascondono o divulgano a piacimento tutte le notizie. Chi erano difatti, gli organizzatori della manifestazione che si è tenuta a Roma in piazza Farnese, se non l’Associazione Nazionale Familiari Vittime di mafia? E non credo che l’opinione pubblica sia stata informata correttamente. E cosa fanno, se non tagliare e ricucire le notizie, secondo gli ordini dei loro amici politici e potenti vari della nostra seconda Repubblica? Nascondono o divulgano a piacimento.
“Governare l’Italia non è difficile...è inutile.” (B. Mussolini)-. Spero queste parole non saranno mai da Lei condivise. PERSEVERI per favore.
Salvatore fassari