Home > Lettera all’Ambasciatore israeliano in Italia
Lettera all’Ambasciatore israeliano in Italia
Publie le martedì 6 gennaio 2009 par Open-Publishing1 commento
Lettera all’Ambasciatore israeliano in Italia
di Marco Sferini
su redazione del 05/01/2009
Alla cortese attenzione del Sig. Ambasciatore di Israele nella Repubblica Italiana
Egregio Sig. Ambasciatore,
Le scrivo per esprimerLe il personale mio sdegno per la politica di aggressione nei confronti della popolazione palestinese della Striscia di Gaza che il Suo governo sta portando avanti unilateralmente, senza ascoltare gli appelli di tregua che vengono dall’Unione Europea e dalla società civile di molti paesi.
Israele ha certamente diritto di esistere come Stato e come Nazione (intesa come insieme di popolo), ma non ha il diritto di cancellare dalla Palestina i palestinesi con azioni di guerra che vengono giustificate come "difensive" nei confronti dell’organizzazione politica Hamas.
So per certo che Ella non condividerà una riga di quanto sto scrivendo. Anche di questo credo di potermi rammaricare, poichè ciò che oggi viene fatto nei confronti del popolo palestinese trasporta sempre più ad un riferimento storico che dovrebbe essere lapalissiano per ogni israeliano: ossia che un popolo che ha subìto l’immane tragedia dell’olocausto dovrebbe riconoscere immediatamente i segni di un decadimento nell’aggressione gratuita, nella persecuzione sistematica che può avere molti volti.
Se è vero che il nazismo aveva pianificato la cancellazione del Suo popolo dalla faccia della Terra, e se è quindi vero che Israele non pianifica la cancellazione del popolo palestinese con un olocausto, è drammaticamente evidente che quanto avviene oggi a Gaza, ed è avvenuto nei decenni scorsi in Palestina, pone l’interrogativo del confine morale, etico e civile che investe il diritto di esistere come Stato, come Nazione e di coabitare pacificamente con un altro Stato, un’altra Nazione. Quella palestinese.
Le chiedo di riflettere su queste parole che non condividerà. E qualora le condividesse in parte, credo sarebbe opportuno, anche a nome dei tanti italiani che scendono nelle piazze non contro Israele ma per la Palestina libera, di farsi portavoce verso il Suo governo affinchè la tragedia di Gaza abbia termine e si torni al dialogo tra le parti, facendo uno sforzo e uno ancora in più per evitare futuri conflitti, per arrivare ad una soluzione concordata della libera esistenza, su un territorio oggi conteso con le armi, di due popoli che possono e che devono vivere in pace.
Distinti saluti.
Marco Sferini
Savona (Italy)
Messaggi
1. Lettera all’Ambasciatore israeliano in Italia, 6 gennaio 2009, 17:26
Condivido Le sue riflessioni e, nutro Le sue stesse perplessità circa il reale confine tra l’olocausto e l’attuale scenario Palestinese.
Penso non esista una grande differenza, se si pensa che, da una parte c’è un’armata all’avanguardia tecnologica, dotata di bomba atomica e dall’altra dei guerrieri che sembrano usciti dalla giungla.
E’ del tutto evidente che, se i popoli europei ed arabi, trovassero quel minimo di intento in scelte di politica internazionale, questa strage di innocenti sarebbe già finita o, forse, mai iniziata.
Dopo quanto visto in questi giorni, anche se può sembrare sciocco a molti, la mia impazialità nella questione israelo-palestinese si sbilanciata a favore dei Palestinesi.
Pace x tutti.
Luigi