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Lettera aperta a Sabina Guzzanti.
Ciao Sabina, ho scritto alcune righe su di te circa il vilipendio che Alfano ha ritirato. Non le avrai sicuramente gradite (se le hai lette o te le hanno riferite). Oggi ho letto della Carfagna e ho pensato di inviarti questa lettera per dire che anche questa volta sono dalla tua parte e che voglio comunque dirti la mia opinione in merito. Fossi in te accetterei la sfida della Carfagna sul piano morale, intellettuale e di supporto da parte delle forze intellettuali che combattono ogni giorno per liberta’ di parola, pensiero e di ricerca.
L’hai subito azzecata! Tu non fai calendari, non hai fatto calendari e ti senti offesa perche’ ti aspetti da un ministro delle pari opportunita’ quello che forse tu saresti in grado di fare. Sabina, non ti dimenticare che e’ stata scelta come ministro da Berlusconi. Lei e’ un po’ ridicola, se non proprio il simbolo del degrado delle pari’ opportunita’ in Italia e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Ti scrivo per rinnovarti il mio invito ad aprire un dialogo con tutte quelle forze che sono a lavoro ma che purtroppo non trovano spazio per dialogare. Non ti chiedo di farlo con me! Ma dialoga con ricercatori, professori universitari, studenti, precari che non ne possono proprio piu’ della sottocultura clericale, papale e patriarcale. Ti rinnovo questo invito anche perche’ il mondo universitario ha veramente bisogno di dire la propria e sarebbe opportuno che le due cose si incontrassero: tu con l’arte da una parte e la liberta’ di pensiero dall’altra. Vedi che qui la Carfagna con i calendari comincia a fare acqua! Ma la Carfagna comincia a fare acqua anche come ministro. E questo e’ possibile se ti distanzi un po’ da questo ministro che sinceramente sta’ creando imbarazzo all’Italia intera e dialoghi apertamente. La Carfagna sostiene che tutto era stato montato, e che provochi per attirare attenzione. Proprio lei dice questo sai! Stupidate senza senso. La provocazione fa’ parte del repertorio di ogni individuo che fa’ satira. Io anzi ho proprio gradito il video su youtube con il tuo intervento in piazza Navona e sai che ti dico? Non e’ stato abbastanza. Pero’ qui bisogna aggiustare il tiro: io consiglio di aprire un bel dialogo con le forze intellettuali che hanno sicuramente a cuore quello che dici. Ci sono professori, ricercatori e studenti che ci credono davvero nella liberta’ di parola e di pensiero. Metterla sul piano della stampa, io ci farei un bel pensierino nel senso che, mi asterrei per il momento. Fidati solo di giornalisti in grado di apprezzare veramente quello che fai. Evita la stampa straniera (quella inglese a mio parere e’ piu’ doppio-giochista) e aggancia la discussione con la stampa che ha sempre difeso la liberta’ di pensiero. Questo e’ quello che ti consiglio. La liberta’ di parola e’ una brutta bestia (io ci ho rimesso il mio lavoro di docente universitario e con me tanti altri, per quello dico di stare attenta a certa stampa inglese) ma per ragazze come te, tutto diventa piu’ mansueto. Ciao!