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Lettera-appello alla Presidente della Repubblica PER UN 2 GIUGNO SENZA PARATA MILITARE

Publie le domenica 14 maggio 2006 par Open-Publishing
1 commento

Quella che sugue è una mail che ho appena inviato a:
presidenza.repubblica@quirinale.it con in calce la mia firma con l’indirizzo completo.

E’ un segnale, un tentativo che sono stata invitata a compiere dal Centro di ricerca per la Pace di Viterbo. Le mail possono essere uguali o modificate, nella sostanza l’appello è che il 2 giugno sia Festa della Costituzione.

Se vi riconoscete in tutto ciò, vi inoltro il testo appena mandato pronto per essere inviato e diffuso.In fondo al testo, i primi firmatari e ulteriori indicazioni. Vi prego di dare nota a Beppe Sini:nbawac@tin.it

Grazie!
Doriana Goracci

UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AFFINCHE’ IL 2 GIUGNO SIA
FESTA DELLA COSTITUZIONE. SENZA PARATA MILITARE

Signor Presidente della Repubblica,

insieme ai nostri vivi auguri per il Suo alto compito, Le rivolgiamo una calda richiesta, che viene dal popolo della pace, di festeggiare il prossimo 2 giugno come vera festa della Costituzione, come festa del voto popolare che ha voluto la Repubblica e eletto la Costituente, e niente affatto come festa militare.

Ammessa, per amore di dialogo, e non concessa la necessita’ dell’esercito - che noi come tale discutiamo (tra esercito e polizia democratica la differenza e’ essenziale, come tra la violenza e la forza, la forza omicida e la forza non omicida) - esso non e’
assolutamente il simbolo piu’ bello e vero della patria, non e’ l’esibizione giusta per il giorno della festa della Repubblica:nell’ipotesi piu’ benevola, e’ soltanto una triste necessita’.

La parata militare e’ brutta tristezza e non e’ festa. La parata delle armi non festeggia la vita e le istituzioni civili del popolo, non dimostra amicizia verso gli altri popoli, non e’ saggezza politica. Non e’ neppure un vero rispetto per chi, sotto le armi, ha perso la vita.

Rispettando le diverse opinioni, e’ un fatto inoppugnabile che l’esercito non ha avuto alcuna parte nell’evento storico del 2 giugno 1946, quando unico protagonista e’ stato il popolo sovrano e l’azione democratica disarmata: il voto.

Nella festa del 2 giugno l’esercito e’ fuori luogo, occupa un posto che non e’ suo.

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Primi firmatari:

Enrico Peyretti, insegnante

Lidia Menapace, senatrice

Anna Bravo, storica, docente

Giancarla Codrignani, gia’ parlamentare, saggista

Angela Dogliotti Marasso, insegnante

Alberto L’Abate, docente, sociologo

Marco Revelli, docente, saggista

Luigi Sonnenfeld, prete operaio

*

Per aderire: scrivere al Presidente della Repubblica (all’indirizzo di
posta elettronica: presidenza.repubblica@quirinale.it, ricordando che
si deve firmare con il proprio nome, cognome e indirizzo completo,
altrimenti le lettere non vengono prese in considerazione) e
comunicando a "La nonviolenza e’ in cammino" (e=mail: nbawac@tin.it) di
avere scritto al Presidente.

* * *

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