Home > Lettera di un astensionista pentito

Lettera di un astensionista pentito

Publie le martedì 14 giugno 2005 par Open-Publishing

Ogni partito ha fatto del suo meglio per invitare all’astensione per qualche referendum. Questo e’ stato sempre, ogni volta, un comportamento antidemocratico e inqualificabile, un atto di furberia o di omologazione al peggio che possiamo considerare antinazionale. Con esso i partiti hanno delegittimato e reso impraticabile il solo strumento di democrazia diretta che ormai ci rimane.
Un danno che e’ stato enorme e su cui non riusciamo a contenere il biasimo!

L’unico modo per salvare il referendum e’ abolire completamente il quorum, come avviene in ogni paese civile.
Solo questo puo’ spingere i cittadini a partecipare, seguendo il principio che gli assenti hanno e devono avere sempre torto. E solo questo puo’ impedire in futuro il ripetersi di questi appelli dissennati dei partiti e della Chiesa.

La democrazia e’ partecipazione attiva, non puo’ e non deve diventare mai diserzione. Se qualcuno spinge alla diserzione, non solo fa un grave danno al paese, ma diseduca gli uomini a essere buoni cittadini e li allontana dal loro compito civile primario, che e’ un dovere individuale ma e’ anche un dovere sociale. Questo comportamento e’ offensivo di ogni etica e allontana dai principi di una buona democrazia.
Chi spinge all’astensione dei doveri pubblici non e’ degno di essere guida e modello per gli altri e dovrebbe essere allontanato.
Fare un danno al nostro paese significa non amarlo e non amare i suoi cittadini.
Ogni uomo ha dei doveri vero se stesso, ma ha, primariamente, dei doveri verso la comunita’ in cui vive e, con i suoi comportamenti, puo’ migliorarla ma puo’ anche distruggerla.
L’astensionismo e’ un atto di grande egoismo e incivilta’, un atto perverso con cui un uomo mostra di disprezzare i fondamenti della comunita’ in cui vive.

Aristotele diceva che il carattere principale che contraddistingue l’uomo e’ il suo essere sociale.

E, nel suo libro ’I doveri dell’uomo’, Mazzini scriveva:
"Dio vi ha fatti “sociali” e “progressivi”. Voi dunque avete dovere d’associarvi e di progredire.
La libertà vi dà facoltà di scegliere fra il bene ed il male, cioè fra il dovere e l’egoismo. L’educazione deve insegnarvi la scelta.
Senza il vivere insieme non c’e’ futuro. Voi non vivete per voi stessi ma avete dei doveri verso di voi, la vostra famiglia, la nazione e infine l’umanita’"

Riporto adesso la lettera di un giovane, Alessandro, che e’ un astensionista pentito:

"Esprimo il mio rammarico per il non raggiungimento del quorum. Adesso, con più calma e più forza, bisognerebbe esprimersi a favore dello strumento referendum che è il più bello strumento di democrazia che ci abbiano donato i nostri costituenti e che rischia di morire se continuiamo a trattarlo così male:

da 10 anni non vince un SI’!!!

E ricordiamoci che, se oggi dobbiamo ringraziare i centristi e i vescovi,

 nel 1985 Pannella (l’uomo dei referendum) ha fatto pubblicare su Notizie Radicali un paginone astensionista,

 nel 1991 sul referendum che abolì le preferenze plurime Bettino Craxi invitò ad andare al mare,

 nel 2000, ahimè, anche il buon Faustino ha cavalcato lo strumento astensionistico al referendum per l’abolizione della quota proporzionale

 nel 2003 i Democratici di Sinistra hanno aiutato il Polo a tappezzare le strade coi manifesti x boicottare il referendum voluto da Rifondazione per estendere le garanzie dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori anche alle piccole aziende,

per ogni referendum c’è stato un fronte astensionista, forse meno arrogante e più legittimo di quest’ultimo, ma che comunque ha aiutato a castigare lo strumento di democrazia più limpido che esista!!

Quindi tanto di cappello a quelli che pur volendo salvare la legge in questi giorni sono andati a votare NO, grazie a Romano Prodi, grazie a Rosi Bindi, grazie per averci dato una lezione di democrazia! Io sono il primo ad essere pentito perchè nel 2000 ho seguito il consiglio di Bertinotti e me ne sono stato a casa.

Una cosa oggi l’ho imparata, d’ora in poi non diserterò più nessun referendum!!!

ale
...