Home > Lettera per il giorno della memoria

Lettera per il giorno della memoria

Publie le venerdì 27 gennaio 2006 par Open-Publishing
1 commento

27 Gennaio 2006

Einstein, compilando il modulo d’ingresso negli Stati Uniti d’America, alla voce RAZZA scriveva: UMANA.

Nel giorno della memoria dedicato alle vittime dei campi di sterminio nazisti e fascisti ricordiamo che questi sono stati il risultato della politica di discriminazione e di odio razziale e della paura delle differenze culturali, di orientamento politico, religioso, sessuale, che ha percorso il mondo, ma le radici di questi crimini sono tutt’ora presenti e continuano a produrre, per la maggior parte, vittime civili attraverso le attuali guerre e politiche di esclusione sociale.

Per noi, questa giornata, NON E’ SOLO COMMEMORAZIONE degli orrori del passato ma memoria viva e impegno quotidiano per vere scelte di giustizia e politiche di pace.

DONNE IN NERO Di ROMA - Gruppo Palestina-Israele

Messaggi

  • Occorre fare una riflessione profonda sull’olocausto:
    non possiamo fermarci ai diretti esecutori, i nazisti,
    di tale orrore. Ci sono due considerazioni da fare: 1)
    altri olocausti hanno preceduto quello nazista ed
    altri lo hanno seguito: più o meno grandi, più o meno
    organizzati, più o meno concentrati nel tempo ma non
    per questo meno terribili; 2) per chi crede (ed io
    credo) il popolo di israele è un popolo simbolico al
    cospetto di Dio, e dunque l’olocausto, per chi lo ha
    generato, riveste questa simbologia, che come tale ci
    coinvolge tutti quanti. Ne discende che le fonti
    ispiratrici sono ben radicate nei meccanismi che
    alimentano la dinamica della società ovvero nel modo
    di produzione capitalistico, nella sua trasformazione
    dell’uomo in merce, nell’odio verso la vita, nella sua
    caratteristica di fabbrica della morte,.... arbeit
    mach frei: questa frase non è stata inventata dagli
    ottusi nazisti: è una raffinata inversione allegorica
    dello stato reale della società: basta guardarsi
    intorno..... Allora, occorre grattare la storia sotto
    le apparenti illustrazioni codificate dai mass media
    gestiti e ci si accorge di tanti piccoli e grandi
    particolari storicamente noti e provati che hanno
    costellato la storia delle origini dell’olocausto e
    che illuminano questa tragedia e la proiettano
    direttamente sulla nostra vita. Il tempo non esiste:
    allora approfittiamone per non lasciar morire ancora
    una volta tra le sofferenze gli ebrei dell’olocausto,
    i 2000000 di armeni della Turchia, i 20.000.000 di
    russi della guerra, i palestinesi, gli argentini di
    Videla, i tedeschi di Dresda,........

    Lorenzo Dellacorte