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Libera informazione o informazione di regime bipartitico?
Publie le martedì 16 giugno 2009 par Open-PublishingSabato scorso si è svolto il gaypride a Roma. Una manifestazione osteggiata dalle destre capitoline che hanno provato a spostarne il percorso per evitare che il corteo passasse per le vie del centro città. Un tentativo non riuscito per la immediata reazione dei movimenti per i diritti civili, un tentativo ignobile da stigmatizzare nella maniera più ferma. Sulla stampa nazionale vi sono stati vari report della manifestazione, molto partecipata e con contenuti largamente antifascisti ed antirazzisti. Ma non solo...........ed è questo il fulcro del mio post a voi indirizzato per denunciare che in piena maniera da regime bi-partitico si è voluta nascondere una parte dell’avvenuto. Negli interventi a Piazza Navona, ve ne è stato uno che volutamente non è stato riportato dalla stampa oramai asservita alla casta politicista pd-pdl. Giornalisti di solito pronti ad inventare non notizie pur di creare stati d’animo e sensazionalismi vari, non si sono accorti della ampia contestazione della piazza all’onorevole Paola Concia. Poveri giornalisti erano distratti e allora ecco un piccolo resoconto della non-notizia. La Concia è salita sulla corriera aperta in modo da creare un palco e si è scusata a NOME DEL PD, con il popolo lgbt. Quel che è certo è che in piazza si ricordassero molto bene delle mancate promesse del centrosinistra, del no ai matrimoni gay ma si ai pacs, no ai pacs ma si ai dico, no ai dico e si al NULLA. Che si ricordassero delle tante voglie securitarie dei vari sindaci-sceriffo del pd. Che pensassero che queste scuse del pd suonino strane e truffaldine, visto che nessun comunicato ufficiale del pd è stato mai rilasciato in tal senso. Certo che qualcuno abbia avuto difficoltà di fronte a sensi di autocritica della Binetti, di Rutelli o anche del solo Franceschini, ben poco credibili. Il dato comunque è che per tutto l’intervento sono risuonate contestazioni e sonori fischi. Come dire? Noi non ci caschiamo più ! La stessa onorevole se la è presa con una certa politica disattenta ai diritti civili, peccato per lei però che la piazza la inquadrasse interna a questa politica e a dir poco, non la apprezzasse affatto. Una notizia che grazie alla stampa asservita è diventata una non-notizia. Le grandi agenzie stampa decidevano come un sol uomo che la contestazione non fosse degna di essere presa in considerazione. Tutto ciò che non è conforme per loro è meglio oscurarlo, non farlo sapere, cancellarlo con un gesto che definirlo censoreo, è veramente poca cosa. La nuova informazione della stampa-tipo di cui Berlusconi è un esempio ed il pd un altro esempio. Gli inviti all’onorevole Paola Concia a cambiare partito non devono essere veicolati, potrebbero provocare danni a insulse carriere giornalistiche, alla facciaccia della tanto osannata democrazia. Meglio censurare ciò che non fa comodo. Questo è quello che "la grande stampa" è diventata ancora con più evidenza. Questo il punto fondamentale di un sistema politico che ha bisogno di censurare internet, o che cerca con tutti i mezzi possibili di colpire l’opposizione sociale e la ricerca di prassi autorganizzate. Le contestazioni emergenti ,al contrario di quello che diceva tra i fischi l’onorevole Concia, fanno sempre più paura. Rispondiamo loro veicolando il più possibile le notizie oscurate ad arte, smascheriamoli, sarà per loro un boomerang. Alla grande informazione asservita ai poteri forti si addice una sola parola: VER-GO-GNA. ps: per chi voglia sincerarsi della veridicità dei fatti riportati www.youtube e ricercare-2009 06 13 gaypride paola concia chiede scusa.