Home > Liberalismo e neoliberismo
Liberalismo e neoliberismo sono concetti opposti.
Il liberalismo e’ una concezione etico-politica nata nel 1700 in Francia e Inghilterra con filosofi come Locke, Voltaire, Hume.., che pongono al centro dello stato l’UOMO, nella convinzione che egli abbia dei diritti universali, fondamentali e inviolabili, per cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, la sovranita’ appartiene al popolo, i suoi delegati devono amministrare lo stato per il suo bene.
Da questi principi nascono le moderne Costituzioni degli stati democratici, in cui il potere legislativo, esecutivo e amministrativo sono gestiti da 3 organi diversi che si bilanciano e si controllano, il lavoro e’ tutelato, lo stato provvede che le parti piu’ deboli siano curate e possano evolversi (stato sociale). In tali costituzioni si precisa con molta concretezza quali sono le liberta’ da... e di...Lo scopo da perseguire e’ l’evoluzione dell’uomo.
Il neoliberismo è una concezione economica capitalista teorizzata da Reagan o la Tachter, basata sulla massimizzazione del PROFITTO.
L’impianto teorico è rimasto sulla carta: libero mercato senza interventi dello stato, concorrenza che porta alla selezione dei migliori, abbassamento dei costi con vantaggio del consumatore, razionalizzazione della produzione e infine benessere per tutti... Questi principi sono stati immediatamente contraddetti dai fatti che hanno dimostrato una situazione opposta: i governi dominati da potenze economiche (vedi multinazionali di armi o idrocarburi), la concorrenza distrutta da monopoli o cartelli, dazi e sussidi per bloccare l’import-export e favorire i paesi più ricchi, vendite in dumping cioè sotto costo, arricchimento di pochi e immiserimento di tutti gli altri..., per cui non è possibile considerare la teoria ma si deve badare alla pratica.
L’unico scopo che il neoliberismo ha voluto conseguire non è mai stato la libera concorrenza ma il conseguimento di un maggiore potere finanziario da parte dei più furbi attraverso ogni mezzo possibile, anche illecito, distruttivo e disumano, nella totale assenza di valutazioni etiche su mezzi, risultati e danni e nel totale disinteresse di uno stato e del mondo.
Chi realizza maggiori capitali governa, facendo: leggi a proprio favore, guerre per la sua ricchezza e manipolazioni dell’informazione per ottenere il consenso. Egli pone la sua fazione sopra la legge, usa i cittadini in modo strumentale, limita i loro diritti, accentra il proprio potere e asservisce il lavoro, distruggendone gradatamente ogni tutela, infine è pronto a mercificare tutto ciò che esiste nello stato, considerandolo oggetto di sua proprietà: il lavoro, il territorio, l’acqua, le strade, le specie, la salute e perfino il genoma..
Nel neoliberismo il pianeta diventa il campo di battaglia dei poteri più forti, che agiscono in totale egoismo, trattando l’umanità come mezzo e non come fine, usando la guerra come strumento economico e considerando l’essere umano come merce o come consumatore.
Frutti del neoliberismo sono WTO, BM, FMI, GATS, neocolonialismo, guerre infinite, inquinamento del pianeta, distruzione delle specie, monopolizzazione del genoma, precariato, estinzione dello stato sociale, liberalizzazione dei servizi, mercificazione dei beni primari, annichilimento del libero mercato in monopoli o cartelli guidati da ricchi sempre più ricchi mentre si allarga il gap coi poveri, immiserimento delle masse, crollo degli stati nazionali che dipendono dai grandi organismi economici, dominio delle multinazionali..
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Con tutto rispetto, se devo scegliere tra l’intera umanita’ e l’arricchimento di pochi, tra l’UOMO e il PROFITTO, scelgo l’UOMO.
Messaggi
1. > Liberalismo e neoliberismo, 9 giugno 2006, 09:19
"Cara Viviana, continuare a definire il sistema che Tu ben descrivi come " neoliberismo " significa aggiungere inganno all’inganno !!! Un sistema che ha il proprio dogma nel mantenimento del dominio dell’uomo sull’uomo e sull’asservimento assoluto e schiavistico dei nove decimi dell’umanità a vantaggio di sempre più ristrette elite di satrapi, va definito per quello che realmente è : FASCISMO !!! Usare altri termini od eufemistiche circonlocuzioni rischia di essere fuorviante e di prestarsi al meschino gioco di vuol mascherare i propri sporchi interessi mistificandoli con il ricorso ad ormai vuoti concetti descritti da consunte parole come "democrazia", "libero mercato, "libera concorrenza", "diritti civili ", "libero pensiero" etcc.."
MaxVinella
1. > Liberalismo e neoliberismo, 9 giugno 2006, 10:24
Sono sempre con te Max.
Le parole sono il primo luogo di inganno.
viviana