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Liberazione: un foglio di mozione?

Publie le lunedì 15 dicembre 2008 par Open-Publishing

Liberazione: un foglio di mozione?

di Stefano Spinelli, Responsabile Scuola Federazione di Pisa, Direzione Regionale Toscana

Sono ormai mesi che la "Questione Liberazione" tiene banco nel nostro Partito e non credo di dover aggiungere molto alle polemiche già in corso, però, come dirigente territoriale, non posso esimermi da far presenti al giornale alcune questioni che proprio in questi giorni si sono susseguite.

Si è svolta a Pisa, con una partecipazione ampissima di ragazzi e ragazze da tutta Italia, la prima Assemblea Nazionale degli Studenti Medi, una tappa importantissima per il Movimento che è per la prima volta riuscito nel tentativo di riunire e dare una sintesi alla protesta dilagata nelle scuole superiori. Il nostro Partito non solo è stato estremamente presente con la partecipazione di tanti giovani compagni "sciolti" nel Movimento, ma ha anche dato un forte aiuto logistico per organizzare l’evento, curando, tra l’altro, per buona parte i rapporti con la stampa.

In tutto questo Liberazione è rimasta completamente assente, sia nell’annunciare l’iniziativa che nel diffonderne i fondamentali risultati politici; a nulla sono valsi gli sforzi del Dipartimento Scuola, pure l’articolo scritto da me e Riccardo Gusti, "Giovane d’Onda" come si usa dire ora, è stato rifiutato senza risposte e mai ha visto la pubblicazione, distruggendo così nel silenzio l’ultimo tentativo di non far passare inosservata quest’assemblea ed il lavoro di tanti compagni.

Nella speranza di veder apparire anche una sola riga sulla questione abbiamo continuato diligentemente a perlustrare le venti pagine ogni mattina fino a quando non ci siamo imbattuti, finalmente, nello speciale "In Onda".

Niente, degli studenti medi neanche la traccia, mentre non ha mancato di apparire dal nulla un lungo pezzo su "l’Onda Pisana" a firma del Network Giovani di Pisa. Ovviamente nessuno era stato informato della cosa e non è colpa nostra se nella Federazione pisana è da tempo che anche un Dipartimento Scuola ed Università sta lavorando alacremente e positivamente per ricostruire quel "partito di movimento" che tanto viene decantato.

Ciliegina sulla torta, grave attentato incendiario al portone della Federazione di Pisa, la cui matrice neofascista è di facile intuizione, ennesimo segno di un clima rovente in città: non solo per Liberazione la federazione diventa quella di Bologna, ma la notizia viene relegata fra le lettere a pagina 17!

Uniamo poi a tutto questo le quotidiane lamentele dei compagni che vedono le proprie lettere, magari di protesta, scomparire nel nulla.
Pur coscienti delle difficoltà che comporta la gestione di una testata nazionale e comprendendo quindi i naturali errori che si possono creare, la questione è essenzialmente politica.

Liberazione è il giornale del Partito della Rifondazione Comunista che ne è l’unico proprietario ed il giornale è un patrimonio inalienabile di tutta la sua collettività politica. Nessuno vuole o ha mai voluto un "foglio di partito", ma è necessario poter trovare in Liberazione un punto di riferimento in una società in cui l’informazione libera non esiste più.

E’ normale che si tralasci un appuntamento politicamente così importante come l’Assemblea Nazionale degli Studenti Medi?

E’ normale che non si considerino coloro che operano, nel territorio, per conto del Partito su una determinata tematica? Non dovrebbero essere come minimo "interlocutori preferenziali"?

E’ ammissibile che un attentato fascista alla sede provinciale del Partito venga liquidato tra le lettere a fine giornale?

Forse è il momento per un chiarimento, il Congresso è finito ad agosto e Liberazione non è il giornale di "Rifondazione Per la Sinistra", ma dove essere un bel giornale, il giornale di Rifondazione.