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Licenzia i dipendenti, il sindacato lo radia ma i Comunisti lo schierano alle Eu

Publie le domenica 19 aprile 2009 par Open-Publishing
13 commenti

Licenzia i dipendenti, il sindacato lo radia ma i Comunisti lo schierano alle Europee

di Francesco Cramer

Roma Ma come? I paladini dei precari, degli sfruttati, degli ultimi, della gauche dura e pura mica quella al cachemire, candidano un radiato dal sindacato dei giornalisti per atteggiamento antisindacale? Il volto della sinistra patacca è quella di Bruno De Vita, capo dei Consumatori uniti e ora a braccetto con Oliviero Diliberto (Pdci), Paolo Ferrero (Prc) e Cesare Salvi (Socialismo 2000) nella corsa a un seggio a Strasburgo.

«Evviva il comunismo per la li-ber-tà!», urlano in coro a piazza Navona i tre big della falce e martello, insieme per contare di più e per mandare qualche uomo in Europa. «Uni-ti, uni-ti, uni-ti», implorano i pochi intimi in piazza stanchi di tranvate elettorali. C’è il 4% da raggiungere, meglio sposarsi, no? E dalle nozze partorisce la nuova lista «comunista e anticapitalista», simbolo rosso che più rosso non si può. L’ideale poi sarebbe imbarcare pure un quarto. Ed eccolo lì il quarto: il dottor Bruno De Vita, leader dell’ex Unione democratica per i consumatori ora Consumatori uniti, vecchia creatura di Willer Bordon e Roberto Manzione. «Tutela i tuoi diritti!», ordina il suo sito. Peccato che il loro capo, sorta di Che Guevara dei consumatori, non tuteli quelli dei suoi dipendenti. Si dà il caso infatti che il nuovo pilastro della lista anticapitalista sia in realtà un capitalista vero. E fin qui, nulla di male. Il problema è che De Vita, ex amministratore unico ed editore di Teleambiente e della collegata Teleagenzia 1 abbia licenziato in tronco i suoi giornalisti. Risultato: radiazione dall’Associazione stampa romana, sindacato unitario dei giornalisti del Lazio di cui De Vita, pubblicista, era associato.

Il caso scoppia a fine 2006 quando cinque dei suoi redattori aderiscono allo sciopero del 18 e 19 dicembre, indetto per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti. Il protettore dei diritti dei lavoratori va su tutte le furie e fa trovare ai suoi dipendenti una bella lettera: fuori dai piedi. Sostituisce le serrature alle porte della redazione e piazza gli effetti personali dei suoi (ormai ex) dipendenti sul pianerottolo. Il brutale calcio nel sedere brucia assai e i cinque giornalisti suonano il campanello del sindacato che inizia a indagare. Si avvia l’istruttoria e dopo mesi di lavoro e di audizioni ne vengono fuori di cotte e di crude. I redattori denunciano abusi su abusi. Una ragazza accusa: «De Vita spingeva le redattrici, anche con il turpiloquio, a pulire i servizi igienici della redazione». E ancora: «Gli orari contrattuali non venivano rispettati; gli straordinari non ci venivano pagati; le ferie non fatte godere; le retribuzioni del tutto inadeguate».
Peggio: un giornalista accusa che ogni mese nel ricevere lo stipendio (minimo sindacale, s’intende) di 1.200 euro per assegno, era obbligato a girare l’assegno allo stesso De Vita; il quale poi gli versava dei contanti ma solo per 600 euro. All’Associazione della stampa strabuzzano gli occhi e investono della questione il collegio dei probiviri. Risultato: radiazione, la sanzione più pesante. De Vita però fa ricorso alla Federazione nazionale della stampa, difendendosi così: «Macché licenziamenti, la cooperativa ha soltanto deciso di far lavorare soltanto i soci e siccome quei cinque non sono soci...». La difesa fa acqua e anche la Federazione nazionale della stampa conferma all’unanimità la condanna.

Poi accade che uno dei probiviri, che ha vergato la sanzione della radiazione, accenda la tv e veda a Porta a Porta proprio De Vita: candidato premier alle elezioni politiche del 2008. «Ma come - scrive subito all’Unità il sindacalista - nessuno gli ha chiesto di rendere conto di quei licenziamenti?». L’Unità pubblica la lettera e De Vita si imbufalisce: parte una denuncia per diffamazione sebbene, di quei licenziamenti, ne abbia parlato perfino Liberazione il 21 dicembre 2006. Titolo: «A Roma licenziata in tronco la redazione di Teleagenzia 1». Il capitolo finale il 29 maggio prossimo, data della prossima udienza.

Messaggi

  • Bruno De Vita è un vecchio arnese stalinista proveniente dal Pci ed uomo di Cossutta nella primissima transizione a Rifondazione Comunista ... filosovietico brezneviano al limite della follia e del ridicolo riciclatosi poi come imbrobabile "ambientalista" ( in verità soprattutto "animalista" nel senso della tutela dei cani abbandonati, credo sia stato l’ultmo "comunista" favorevole al nucleare civile e persino alla caccia ) e poi come "consumatore" ... ma soprattutto come altrettanto improbabile "imprenditore dell’informazione" attraverso la creazione della televisione locale "Tele Ambiente" ancora esistente ed anche una radio ed un sito web poi chiusi ....

    E probabilmente è proprio l’esistenza di quella televisione locale, abbastanza seguita a Roma, a spiegare la candidatura di De Vita alle europee, tenendo conto dell’assoluta mancanza di mezzi informativi e della totale discriminazione subita dai media meanstreem dalla lista dei "Comunisti Uniti" ...

    Personaggio senz’altro pessimo ... che ricorda, sia pure in "sedicesimo", certi presunti "imprenditori comunisti" del passato come la famiglia dei palazzinari Marchini o dei medici privati Spallone, ai quali peraltro De Vita è strettamente legato .... "comunisti" ma non meno sfruttatori e speculatori ( nel caso degli Spallone anche con notevoli disavventure giudiziarie) degli altri "imprenditori" ...

    Candidatura quindi senz’altro inopportuna ... ma dubito che a parlare di questo possano essere i "vendoliani" che stanno montando forsennatamente questa storia ... loro sono alleati nientemeno che con Bobo Craxi .... e solo qualche giorno fa hanno approvato alla Regione Lazio insieme al PD ed al PDL una legge allucinante che anticipa, permettendo di ampliare i "sottotetti" delle abitazioni, i temi del famigerato "piano casa" di Berlusconi, oggi cosa tanto più grave dopo la vicenda del terremoto abruzzese ...

    Senza contare che i principali esponenti dei "vendoliani" romani, Nieri, Pomponi, Salerni e Smeriglio, sono stati spesso ospiti graditi, negli scorsi anni, della televisione di De Vita .... del resto, soprattutto i primi due, quanto a stalinismo beceramente filosovietico misto a grande "realismo"nella comprensione di certi interessi padronali ( soprattutto di tipo falsamente "cooperativo e sociale" ma non solo) storicamente a Roma non li batte nessuno ....

    K.

    • Ma voi state perdendo tempo.

      Se c’e’ una base allora dovete mandarli a calci nel culo via dalle poltrone ed indicare uomini di vostra preferenza. Siete voi che continuate a parlare di questo e di quello e poi a dire e ridire sempre sugli stessi. Allora, perche’ non formate coalizioni che indicano nuovi elementi?

      Ai congressi, fate nomi nuovi, alzate la voce e dite le cose come stanno. Fate il nome (ad alta voce) di coloro che fanno davvero l’interesse delle classi subalterne.

      Non aspettate sempre il solito discorso del partire dal basso e che quindi bisogna aspettare il nuovo messia che una volta salito su in cima, diriga tutto il carrozzone di sinistra.

      Sino ad ora ho sentito solo critiche, ma mai nessuno dire: allora mettiamo quel tizio e quell’altro tizio a parlare e dirci quattro cose nuove, perche’ ci piacciono e dicono pane al pane, vino al vino.

      Quindi buon appetito! Prendeteli, trasformateli, digeriteli e poi .......

      FATE NOMI NUOVI. VOI LI DOVETE FARE !!!!!!!!!!!!!!!

      PER QUELLO CHE RIGUARDA L’ UNIVERSITA’ IO CONTINUERO’ CON LA MIA CRITICA AL SISTEMA MA RESTA AD ALTRI ESPRIMERE UN PROPRIO GIUDIZIO DISINTERESSATO E DARE SPAZIO.

      Sal.

    • Io non sto perdendo alcun tempo.

      Ho fatto, appoggiando la mozione Ferrero che ha poi vinto, la battaglia congressuale all’interno di Rifondazione, partecipando come delegato al congresso romano.

      Ma ho poi lasciato Rifondazone nello scorso ottobre rendendomi conto - al di là di vicende locali del circolo romano di cui ero membro della segreteria che certo hanno contribuito ai tempi rapidi di questa scelta - che anche dopo il congresso non cambiava granchè .... in particolare rispetto alle alleanze a livello amministrativo col PD che anche la gestione Ferrero continuava a ricercare e che hanno portato alle clamorose sconfitte in Abruzzo e poi in Sardegna .... ma anche rispetto all’oggettivo appiattimento della linea economico/sociale del Prc su quella della Cgil che certo porta non poche responsabilità sulla situazione in cui si trovano in Italia i lavoratori/dipendenti ed i pensionati ....

      Ma qusto non mi impedisce di vedere l’assoluta "strumentalità" - ed anche la faccia tosta per non dire di peggio - dei "vendoliani" che si ergono in queso caso ad improbabili "paladini dei lavoratori" quando nella pratica sono invece del tutto allineati, nelle giunte locali, alle peggiori scelte "liberiste" del PD ed anche a precisi interessi padronali, spesso gestiti in prima persona attraverso le famigerate e false " cooperative sociali", sede del precariato più bieco ....

      Una volta chiarito questo, poi la scelta della candidatura di De Vita la giudico per quello che è ,,,, una "strunzata solenne" .....

      Ma da che pulpito ....

      K.

    • K,

      il mio "state perdendo tempo" lo sai bene che e’ un modo di dire... Non intendevo certo letteralmente. Infatti confermo quello che dici te, ossia che rifondazione non e’ cambiata... stesse persone, stesse idee, sempre e solamente a parlare dal vertice, troppa chiusura e sempre la solita retorica.

      Non capisco perche’ ti riferisci a me come stessi parlando ai "vendoliani". Non faccio prediche... mi manca uno scanno immagina te se mi permetto di parlare dal pulpito...

      il mio e’ un consiglio disinteressato.

      sal

    • Non pensavo minimamente che tu parlassi a nome dei "vendoliani" ...

      E’ che, al di là del fatto che l’argomento lo stanno utilizzando strumentalmente pure i fascisti ed il "Giornale" della famiglia Berluska, sono stati i "vendoliani" a sollevarlo scandalisticamente per primi già da alcune settimane ....

      De Vita fa schifo ... la scelta di candidarlo è appunto una grandissima cazzata segno di schifosissimi tempi e di una pessima subcultura che caratterizza pure il PdCi e Rifondazione .... ma che a fare i "puri" ci si mettano, oltre che i fascisti e Berluskoni, pure i "vendoliani" mi sembra - per i motivi già detti e per la frequentazione "storica" di alcuni di loro con lo stesso De Vita - del tutto inaccettabile ....

      K.

  • Ma non si puo cazzo passare la domenica mattina a cercare notizie sul giornale della famiglia sBerlucciconi e fare copia incolla dell’ articolo senza nemmeno citare l’ autore, e pure in questa maniera, sposarne l’ imprinting ideologico.
    per chi e’ interessato l’ articolo e’ questo.

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=344832

    per il posteratore di cazzate, invece si cerchi le notizie in rete, che ci sono, ad esempio questa:

    http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=12760&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27

    gia’ l’ informazione consentita da questo regime e’ al limite del sopportabile, se poi si deve riempire di stronzate e considerazioni nate da bocche aperte dal potere dittatoriale, e’ meglio andare in fabbrica a lavorare e starci.

    un anarchico.(perche se fossi comunista vi farei il culo, invece cosi sono assai rilassato.)

    • Non vedo francamente dove sarebbero le presunte "cazzate" ...

      I due link pubblicati nel commento precedente ( al di là di ogni considerazione sul "Giornale" della famiglia Berlusconi o sul vecchio arnese dello squadrismo fascista romano Fabio Rampelli, questo a proposito di "strumentalità" ... ) non fanno che confermare ampiamente quanto dicevo ....

      I De Vita sono due innegabili "cialtroni" del sottobosco imprenditoriale romano e del centro Italia .... che Rifondazione e il PdCi insieme ne candidino uno alle elezioni europee è l’ennesima dimostrazione del fatto che il "berlusconismo" ha fatto ampia breccia, come cultura degenerata, persino nella codiddetta ( per me assai cosiddetta) "sinistra radicale" ....

      Ma che a parlare scandalizzati di questo siano i "vendoliani" o il PD o la stampa della famiglia Berlusconi o l’ex picchiatore fascista Rampelli ... se permetti mi lascia un tantino perplesso ....

      Una volta detto questo, non ho problemi ad ammettere che - dopo pesanti esperienze fatte a vario titolo nel campo cosiddetto della "tradizione comunista" - anche io sto rivalutando le mie giovanili simpatie per l’anarchismo e più precisamente per il comunismo libertario ....

      Ma questo è tutto un altro discorso ...

      K.

    • ciao e grazie K della risposta..
      tornato dalla passeggiata che mi imponevano i cani e rileggendo il tuo post, mi sono accorto di aver non poco peccato di pressapochismo..
      Ho lavorato di velocita’ tra i mugugnii dei cani che volevano uscire.. col sangue agli occhi quando ho visto riportato lo stesso titolo presente sul ilgiornale.it, sul tuo sito, quando stavo cercando informazioni sui De Vita...
      Ma Non sopporto vedere pubblicati a qualsiasi titolo, i titoli dei giornali di questo tipo,
      infami e cazzoni sempre senzazionalisti e pronti a sostituire pienamente un qualsiasi approfondimento reale all’ interno dell’ articolo o dell’ inchiesta...
      cmq con cazzate intendevo descrivere le parole e le consderazioni e il modo in cui e scritto il tutto sull’ articolo de - il Giornale - non sicuramente le tue, dove fai luce in maniera piu completa sulle vicende.
      Non intendo con "cazzate" giustificare in nessun modo la critica alla candidatura del personaggio.. in un clima in cui la Sinistra e’ stata pesantemente colpita dalle ultime elezioni; il popolo della sinistra non e’ assolutamente ne tonto ne dalla parte italiana colpita della disinformazione di governo.
      E’ quindi curioso vedere come invece, la classe politica di tutte le parti, continui a fregarsene dell’ elettorato e della vita dell’ italia.
      Candidando personaggi di quel calibro come il De Vita, censore della liberta’ di opinione, di sciopero e di diritti ( licenzio’ col fratello i dipendenti perche’ osarono scioperare per il rinnovo del contratto).
      Censori e squadristi dell’ informazione, l’ informazione di cui piu di ogni altro paese e periodo storico abbiamo bisogno!candidati per la sinistra.. alle euripee, ormai latrina di tutti i trombati di tutte le politiche( esclusi i candidati di Di Pietro...)
      Che dire.. io, assieme alla mia compagna e ai nostri cani abbiamo fatto bagagli e lasciato il paese, sbagliando, sicuramente, ma non sicuramente per aver gettato la spugna o aver perso la voglia di lottare, anzi! il distacco da nostro paese popolato da gente strana, ci sta riempiendo di ossigeno le parti del cervello che fino a prima erano intasate dalle feci.per non dire dalla merda.
      Buon Lavoro e auguri...
      A. P.

    • O.K. per il chiarimento.

      Su De Vita te ne racconto soltanto una, abbastanza paradigmatica ...

      Anni fa pubblicai sul suo sito, poi chiuso ( ambienteweb.org) un mio articolo su vicende del 1977, chiaramente scritto in una visione libertaria e movimentista coerente con la mia partecipazione a quella stagione di lotta ...

      E De Vita pensò bene di pubblicare una sua premessa basata sul discorso secondo cui il mio articolo ( ed il movimento del 1977) erano certamente caratterizzati da pericolossissimo "deviazionismo" rispetto ad una giusta ideologia comunista.

      Ma che in fondo non era colpa mia nè dei militanti di quel movimento ... bensì nientemeno del XX° Congresso del Pcus sovietico che, condannando lo stalinismo, aveva creato "confusione" tra i comunisti ....

      Noi del 1977 eravamo "deviazionisti" ( per colpa nientemeno che di Kruscev !) ... il Pci che aveva abbracciato nello stesso periodo la DC e la Confindustria nel "compromesso storico" ... e lui che fa il "padrone del vapore" licenziando lavoratori che esercitavano i loro diritti sindacali .... INVECE NO !

      Credo che aggiungere altro sia veramente superfluo .....

      K.

  • si candida coi Verdi tutto ok, con noi succede il pandemonio....
    Per altro era in dp De Vita

    • Si preannuncia, per settimane, una lista comunista e anticapitalista, per poi arrivare ad una alleanza con comunisti governisti, con l’aggiunta di tardoarcobaleni alla De Vita e socialisti alla Salvi. Altro che proteste, sinonimo di pandemonio. Forse è l’inizio di una presa di coscienza: sarebbe ora di non prestarsi più a progetti che dichiarano una cosa per poi praticarne un’altra. Elezioni,o non elezioni, la differenza non cambia.

    • In DP c’era il fratello, in ogni caso pure lui "radiato" dalla Federazione della Stampa per i licenziamenti politici fatti a Teleambiente.

      E non lui, stalinista tutto d’un pezzo.

      E comunque, quando si candidò per i Verdi ( oltre al fatto che i Verdi hanno certamente meno problemi di "coerenza di classe") era sempre uno stalinista della peggiore specie ma ancora non aveva fatto licenziamenti politici.

      Non si può difendere l’indifendibile come "militonti" incapaci di pensare con la propria testa, questo è un modo di ragionare dei berluscones, a meno che non siamo diventati uguali ai berluscones.

      Un conto è dire ai vendoliani che loro non possono parlare, che hanno fatto scelte ben peggiori e quanto a "coerenza" basta pensare come trattano i lavoratori precari nelle loro finte cooperative di riferimento.

      Un altro è nascondere l’immondizia nostra sotto il tappeto.

      Altrimenti quel gran casino culminato a Chianciano che l’abbiamo fatto a fare ?

      Raf