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Lita di Stato

Publie le giovedì 18 dicembre 2008 par Open-Publishing
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Lita di Stato

di Marco Sferini

Il ministro Sacconi lo chiama "atto di indirizzo generale", ma questo governo non avrebbe fatto nulla per i malati allo stato vegetativo se non si fosse presentata la volontà di un padre e di una madre di dare atto ad una più alta volontà, quella della loro figlia. Eluana Englaro non ha diritto di morire. Ha l’obbligo di vivere, secondo questo governo e secondo il dettame di Santa romana chiesa. Dunque rassegnatevi tutti: nessuno di noi è padrone di sé stesso. L’ultima parola spetta sempre e solo al potere, clericale o laico che sia; ad un potere che sovraordina ogni cosa e che pertanto si intromette anche nella nostra specifica volontà di esseri senzienti, determinata da una coscienza precisa, di scegliere se vivere o morire.

Vorrei spingermi un poco più in là e dire che questo diritto non lo si dovrebbe avere solamente quando si è gravemente malati o in stato di incoscienza permanente a causa di un incidente o di chissà quale altra disgrazia. Come può lo Stato regolare così invasivamente l’etica di ognuno di noi tanto da arrivare dentro le nostre emozioni e gestirle a colpi di "atti di indirizzi" o di leggi e decreti?

Il "contratto sociale", sacrosanto e necessario per poter far evolvere questa mala umanità, ha diritto di spingersi laddove la legge esce dal confine del bene pubblico ed entra nella sfera del privato? Perché un conto è provare a limitare i danni che gli esseri umani provocano ponendo dei limiti a beneficio di tutti, ed un conto è abbandonare la sfera sociale e farsi, essere e permanere come Stato, come potere, come ordine preciso e comandato nella vita veramente intima di ognuno di noi.

Ho sempre creduto che le parole di Max Stirner fossero vere a questo proposito: ciascuno è singolarmente proprietario di sé stesso e non deve e non può demandare ad altri scelte che lo riguardano in un ambito che è strettamente legato a sentimenti, gioie, dolori, estasi e depressioni. Qualunque perturbazione dell’umore, qualunque malanno deve poter essere vissuto dal cittadino e dallo Stato sino ad una soglia limite: è il caso delle cure. Se sono malato, è giusto che lo Stato - garante della vita e del (auspicabile) benessere comune - mi aiuti a curarmi con apposite strutture per guarire, per evitare epidemie, contagi e, più semplicemente, per il mio benessere fisico e psichico. Ma laddove io decida di non volere l’aiuto dello Stato, l’aiuto di un’etica superiore che stabilisce al mio posto cosa è bene e cosa è male per me medesimo, perchè mai questa mia volontà deve essere censurata, soffocata, repressa in nome della vita o di qualche altro riferimento cultural-antropologico?

La materia non sarebbe complessa e non sarebbe delicata se solo si lasciasse veramente agli esseri umani la libertà di decidere di loro medesimi in questi frangenti, in momenti in cui non vi è alcun pericolo per la comunità sociale, per cui non vi è alcun motivo per cui debba verificarsi un intervento di terzi atto a modificare l’eventuale "errore" del soggetto malato.

Eluana ha diritto di vivere e ha diritto di morire. Come tutti noi. E non ci può essere ministro o dio, presidente del Consiglio o pontefiche che abbia una sola ragione per appropriarsi di questo diritto, per mortificare la volontà umana, per decidere al posto di Eluana, al mio posto, al posto di voi tutti.

L’atto ministeriale di Sacconi è un insulto alla dignità umana e una ipocrisia che ha radici nella storia più recente come nei secoli dei secoli: si dice che nessuna struttura medica pubblica o privata può compiere un atto "illegale", cioè interrompere la nutrizione-idratazione di un individuo in stato vegetativo persistente. Se il ministro decide cosa è legale e cosa è illegale, allora tanto vale che il Parlamento chiuda i suoi alti portoni, visto che la funzione che esprime viene data direttamente dal governo. Se la Corte di Cassazione ha deciso che permettere l’interruzione della nutrizione e dell’idratazione ad Eluana è legale, allora ha torto il governo. Ma se passa il principio enunciato da Sacconi, allora dobbiamo pensare che neppure la Magistratura ha più voce in capitolo in questo disgraziato Paese.

E poi... Lo Stato-padrone degli individui, uno Stato che solo questa destra illiberale e ferocemente prevaricatrice dei diritti sociali e civili può creare nella sua forma più medieavale e oscurantista, ci presenta il conto di una morale di vita? La santifica come fa Ratzinger? La elegge a bene assoluto? E dove è la novità? Forse per noi atei, agnostici, laici non credenti o credenti dubbiosi e non praticanti la vita ha meno valore di quello che le viene attribuito dalle sacrissime scritture? Forse il primato della conservazione della vita spetta al Vaticano?

Non abbiamo accettato di regalare le nostre vite ai padroni, alla chiesa e non penso proprio che dovremmo regalare loro anche la nostra fine, la nostra morte.

I comunisti hanno fondato questa Repubblica, questo Stato nato dalla Resistenza, l’hanno difesa da mille attacchi nel corso di sessant’anni: quindi i comunisti sono i primi, e devono esserlo, a volerla come regolamento sociale della vita di tutti i cittadini. E proprio perchè l’hanno pensata come madre di un popolo, devono ora rifiutare un potere distorto e invasivo che ci nega persino il diritto, non di vivere, ma di morire senza l’ordine di un padrone.

Messaggi

  • MA ELUANA ENGLARO NON HA DECISO O R A DI RIFIUTARE L’ALIMENTAZIONE !!!

    QUINDI MANCA UNA LEGGE, COME HA DETTO ANCHE IL PRESIDENTE EX COMUNISTA) NAPOLITANO, E LE SENTENZE DEI TRIBUNALI NON SONO ESECUTIVE MA SOLO PERMISSIVE.

    IL GOVERNO HA L’AUTORITA’ DI DECIDERE DI NON APPLICARE UNA SENTENZA NON ESECUTIVA FINCHE’ NON C’E’ UNA LEGGE AD HOC.

    A PROPOSITO DEI COMUNISTI, VENGO A SAPEE SOLO ORA CHE HANNO FATTO LORO QUESTA REPUBBLICA! CIO’ SPIEGHEREBBE MOLTE COSE... MA A PARTE SCHERZI, SCHERZIAMO!!!??? VA BENE LA RESISTENZA (MA C’ERANO ANCHE LIBERALI E CATTOLICI), MA SENZA AMERICANI SAREMMO ANCORA AD ASPETTARE L’ARMATA ROSSA: O E’ QUELLO CHE LEI SI AUGUREREBBE?

    POI C’E’ STATO UN CERTO DE GASPERI E UNA CERTA DC, UNA CERTA RICOSTRUZIONE POST-BELLICA, ECC. ECC.: VUOI VEDERE CHE ERA TUTTA OPERA DEI COMUNISTI?

    P.S. : Si scrive "Lite di Stato", ma non c’è nessuna lite.