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Ilaria Alpi: quando il coraggio di far bene il proprio lavoro lo si paga con la morte.
Il 20 marzo 1994, la giornalista di rai3 Ilaria Alpi e il suo operatore vennero uccisi a colpi di pistola a Mogadiscio.
Erano in Somalia al seguito dell’operazione militare multinazionale, sotto egida ONU, Restor Hope, fortemente voluta dagli americani, e stavano indagando su oscuri traffici di armi e rifiuti tossici, in cui erano implicati alti apparati politici e militari dello Stato italiano (con compromissioni di Gladio, torture di militari italiani a civili somali e altri orrori).
Da undici anni nessuna luce e’ stata gettata su questo duplice omicido di carattere chiaramente politico e i genitori di Ilaria aspettano inutilmente che sia fatta giustizia, ma i politici attraverso i servizi segreti hanno fatto di tutto perche’ non trapelasse lo scandalo politico che i due omicidi tentavano di nascondere.
Gia’ su Craxi erano state gettate accuse di traffici di armi e scorie tossiche con paesi africani, ma la beatificazione che il governo Berlusconi ha fatto dei socialisti craxiani ha impedito in modo ferreo che la memoria di Craxi fosse sporcata ulteriormente.
Berlusconi mise a capo della commisione parlamentare costituita per cercare la verita’ sulla morte di Ilaria Alpi un personaggio piuttosto ambiguo: l’avvocato Taormina, uno dei personaggi piu’ equivoci dell’Italia berlusconiana, lo stesso che gonfio’ lo scandalo Telecom con l’intento di screditare i DS con testimoni poco raccomandabili e menzogne precostituite.
In preda ad avidita’ di successo Taormina ha voluto la difesa di Maria Franzoni, inquinando le indagini sulla casa di Cogne con prove false, poi ha ottenuto non si sa come la difesa di Saddham (no comment).
Come presidente della commissione per Ilaria Alpi, il Taormina si e’ comportato in modo alquanto bizzarro al punto da inquinare anche questo processo, ostacolando il raggiungimento della verita’ e cercando di dirottarlo a ipotesi di pura fantasia come una fantomatica pista islamica, cosi’ da paralizzare ogni risultato.
Come se cio’ non bastasse, il Taormina se ne e’ spesso uscito con esternazioni alla stampa poco idonee alla serieta’ del suo ruolo. Per questo i genitori di Ilaria hanno inviato una lettera al Presidente della Camera Casini perche’ richiamasse Taormina a un maggior riserbo. Risultato: Taormina li ha querelati per diffamazione.
C’e’ stata una forte reazione popolare a questa querela, e sono state raccolte moltissime firme a sostegno dei genitori di Ilaria
http://unafirmaperilaria.blogspot.com
qui potrete aggiungere la vostra firma per reagire a una querela che ci sembra veramente indegna.
Non basta che si siano fatte vittime per coprire scandali di apparati militari e politici, non basta che dopo undici anni ancora la verita’ non sia venuta a galla, dobbiamo anche assistere alla vergogna che i genitori della vittima siano querelati da chi impedisce loro di avere giustizia.
Messaggi
1. > Lo scandalo di Taormina, 10 ottobre 2005, 17:23
Giustamente mi e’ stato fatto notare che ’il fatto che Taormina stia difendendo Saddam’ e’ un errore.
La notizia di Taormina che faceva parte della difesa di Saddam era stata data da un articolo di Panorama, addirittura da Al Jazeera e naturalmente da Taormina stesso, che aveva detto: "partecipero’ alla difesa di Saddam" "Sono stato richiesto dalla sorella", per cui e’ girata su internet e sulla stampa, ma sembra una bufala, che aumenta ancor piu’ il discredito sul personaggio in questione. Mai ripetere le parole di un bugiardo, si rischia di avallare le sue stesse bugie!
Ho cercato su google e spero che questo sia piu’ attendibile:
Rinascita, 30 Luglio 2004
“Nessun invito è stato rivolto all’on. Taormina perché questi partecipi al collegio internazionale di difesa del presidente e dei governanti iracheni ostaggio degli invasori angloamericani dell’Iraq”.
Ziad Njdani, stretto collaboratore di Mohammed Rashdan, il legale che guida il collegio difensivo, ha smentito recisamnete, a “Rinascita”, la dichiarazione da “giustizia-spettacolo” dell’onnipresente parlamentare di Forza Italia che, intervistato da Panorama, si era dichiarato “avvocato di Saddam su delega della sorella” del presidente iracheno.
La categorica smentita è stata rilasciata agli inviati di “Rinascita” dopo colloqui telefonici con la sorella di Saddam Hussein, residente a Damasco, e un incontro diretto con Mohammed Rashdan."
Non e’ che con questo la posizione di Taormina migliori.
Taormina ha difeso tra gli altri:
– gli ufficiali e i sottufficiali accusati depistaggio per la tragedia di Ustica (81 morti)
– l’SS Erich Priebke (353 fucilati alle Ardeatine)
– l’estremista di destra Carlo Maria Maggi, condannato per la strage di Piazza Fontana (16 morti e 88 feriti)
– il fondatore del Fronte Nazionale, il neonazista Franco Freda
– gli imputati al processo per l’omicidio di Marta Russo
– mezza Tangentopoli: Craxi, Andreotti, Vitalone, Leccisi, Gava, Forlani..
– vari boss della camorra e della mafia (e poi gli hanno anche affidato le deleghe per il racket!)
– Claudio Vitalone (omicidio Pecorelli, culo e camicia con la banda della Magliana e braccio destro di Andreotti)
Ma quando finira’ questa piaga che dovrebbero difendere lo stato le stesse forze che l’antistato usa per scagionarsi?
Non e’ gia’ questo uno spaventoso conflitto di interessi?
Non si puo’ fare una legge per cui chiunque faccia parte, in qualita’ di avvocato o altro, della magistratura, se riveste una carica pubblica di altro tipo (governo o parlamento) deve IMMEDIATAMENTE lasciare il lavoro che faceva prima?!
Ma come si fa a difendere la mafia contro lo stato e lo stato contro la mafia? Nemmeno uno schizofrenico....
viviana