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Lo svelamento di Daniela Santanchè

Publie le domenica 20 settembre 2009 par Open-Publishing
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Nel suo La battaglia del velo, Chiara Bonfiglioli ricorda come nell’Algeria coloniale la retorica sulla condizione della "donna musulmana" era funzionale alla produzione di un apparato discorsivo volto a decretare l’inammissibilità delle popolazioni colonizzate. Nella logica dei colonizzatori il corpo della donna velata diveniva metonimia per l’intero territorio da conquistare e "strappare" il velo alle donne era anche un modo per affermare la propria superiorità, umiliare i colonizzati e distogliere l’attenzione dai massacri e dalle torture che caratterizzavano violentemente la guerra d’Algeria. Allo scopo si inscenarono anche delle vere e proprie "cerimonie di svelamento", durante le quali si strappava il velo ad alcune donne algerine al grido di "Viva l’Algeria francese". In queste cerimonie non trascurabile fu l’apporto/appoggio di una certa Madam Salam, moglie del comandante delle truppe francesi in Algeria e fondatrice del Movimento di solidarietà femminile.
So bene che i tempi e il contesto sono diversi, ma come non notare la sorprendente ( e inquietante) similitudine di queste cerimonie di svelamento coloniali con la "manifestazione contro il burqa" inscenata oggi a Milano da Daniela Santanchè? Come già annunciato a poche ore dalla morte di Sanaa Dafani, stamani Madam Santanchè, accompagnata da un manipolo di suoi accoliti, ha tentato infatti di impedire l’entrata alla Fabbrica del Vapore ad alcune donne che andavano a festeggiare la fine del Ramadan, aggredendole e tentando di strappare loro i veli (chiamati impropriamente da Santanchè&Co burqa, ma il perché è facilmente intuibile). Sembra che sia stata aggredita a sua volta, ma crediamo che questo rientri nel copione previsto e sperato. Mentre attendiamo l’inevitabile ridda di dichiarazioni di solidarietà verso Santanchè (e indignazione verso i/le fondamentalisti/e intolleranti) ci chiediamo cosa abbia gridato la leader del Movimento per l’Italia prima di gettarsi addosso alle donne velate da svelare ...

Violenza sulle donne e razzismo: Daniela Santanchè e le nuove "cerimonie di svelamento", articolo di Vincenza Perilli, dal blog Marginalia

Messaggi

  • Stranamente la Santachè vuole liberare le donne musulmane perchè, dice lei, "pensa alla situazione delle donne costrette a vestirsi" ma non dice niente delle signore svestite frequentate dal suo capo Eppure una volta voleva liberare le strade dalle puttane.Evidentemente ha liberato le strade mandandole tutte a palazzo Grazioli.Va ad una manifestazione religiosa ed insulta uomini e donne, cerca di strappare il nikab che non ha niente a che fare col burqua che, peraltro, è poco usato persino nei paesi musulmani più rigidi (solo in Afghanistan è usato diffusamente) e pretende pure di avere ragione! Michele