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Lo zio Pippo presenta al popolo, il premio Tripod per il Socialismo

Publie le domenica 2 gennaio 2005 par Open-Publishing
7 commenti

"Lo zio Pippo presenta al popolo, che riconoscente manifesta la propria spontanea esultanza, il plakat col simbolo del premio Tripod per il Socialismo, di recente istituzione".

VIVIANA

Messaggi

  • Notizia Ansa: "Un giovane turista di Mantova, Roberto Dal Bosco di 28 anni, in Piazza Navona ha lanciato in direzione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che passeggiava nella piazza, il treppiede della macchina fotografica.

    Il 28enne, che fa il muratore e stava trascorrendo a Roma una vacanza, é stato prontamente bloccato dalla scorta del presidente e consegnato alle forze dell’ordine. Berlusconi ha subito una leggera contusione tra l’orecchio destro ed il collo che gli ha provocato un piccolo
    ematoma.

    Il premier è rientrato a Palazzo Grazioli dove è stato visitato, a scopo precauzionale, dal medico di Palazzo Chigi."

    Mentre i capi politici ipocritamente trepidavano e portavano pseudo messaggi fintamente solidali al ’collo-ferito’, il non inquadrato popolo degli internauti esultava e si sbracava all’unica buona notizia di questo sciagurato anno, al grido unanime: "E’ stato disinfettato il
    treppiede?", e cataloghi di treppiedi di varie misure e dimensioni passavano di video in video, al peana di battaglia: "Roberto, sei tutti noi!"

    Gente che non aveva fatto una foto nemmeno per la comunione del figlio primogenito o il giorno in cui ebbe un lavoro a tempo indeterminato, giura che comprerà il due gennaio una macchinetta giapponese di carta da 5 euro con un treppiede monumentale da 47 chili in ghisa, piombo e catene chiodate. Nelle
    sedi delle superstiti cellule comuniste, la foto di D’Alema è stata vigorosamente sostituita da poster con cavalletti giganti.

    Occhio d’ora in poi nelle istituzionali piazze romane a finte monache barbute coi polsi da metalmeccanico, finte irachene in burka con scarpe n° 47, solide statue di giapponesine dorate alte due metri con occhi da precariato, forestali della Basilicata travestiti da alberi di Natale e finti punkabestia
    statali con 4 cani pastori, tutti dotato di treppiedi giganti, pure i cani.

    V. scrive: "Roberto! Sei tutti noi! Ci dispiace soltanto che invece di fare fotografie non stavi trivellando la piazza. ..siamo preoccupati per il lifting, se hai beccato proprio il punto di sutura, al prossimo discorso gli casca la faccia.

    "E Gigi prontissimo: "...propongo l’immediata fondazione dei Gruppi di Azione Fotografica "Roberto Del Bosco" (GAF-RDB). E’ già pronto l’inno (note dell’internazionale):

    Su, lottiam! i treppiedi
    dritti in testa lanciam
    e i premier mafiosi
    mai piu’ ci opprimeran...
    Su, colpiamoli in fronte
    e facciamogli mal:
    la preterintenzionale
    nuova plastica faccial"

  • Su it.fan.startrek è in corso una discussione nata dal lancio del treppiede
    a Berlusca, e siccome più di uno ha ironizzato sull’avvenimento, una
    persona ha mandato una lettera di attacco ai risolini. Finchè un altro ha
    scritto questa frase, che io condivido:

    "Quand’è che capirete che la polemica politica è il risultato di un
    processo virtuoso di sublimazione della violenza? Che abbassare in
    modo coatto i toni naturali della polemica politica significa
    soltanto costringere la propria animalità ad aprirsi strade nuove e
    imprevedibili? Che la violenza (di ritorno) è sempre frutto di una
    limitazione della possibilità di esprimersi liberamente e
    compiutamente attraverso la parola? Proprio non ci arrivate a capire
    che la libera e incondizionata espressione del dissenso è una
    necessità in primis del potere stesso?"

    Jolan Tru

  • Primi canti anarchici di Marmirolo

    Un cavalletto è pronto anche per loro
    per vendicare i torti e le torture
    avanti, popolo, uniamoci in un coro
    ficchiamoglielo in tutte le aperture

  • EMATOMA A ROMA

    Mamma ti ricordi quando ero piccoletto
    Che mi ci voleva la scaletta accanto al letto
    Come son cresciuto mamma mia ti pare niente
    Figurati che faccio il presidente.

    Dicono che di crescere non mi dovrò fermare
    Dicono che posso ancor più alto diventare
    E mi danno l’acqua come fossi quercia sai
    Peccato che son rimasto un bonsai!

    Quando coi ministri devo fare una foto
    Tutte le astuzie il mio cervello mette in moto
    E per le misure oh mamma sai che c’ho occhio
    Così mi metto in piedi e tutti loro in ginocchio!

    Quando vo’ per la città
    Tutti esclaman "guarda là
    Del presidente se ne vede la metà".

    Ero assai contento che il triciclo ha fallito
    ma quel ragazzo col treppiede m’ha colpito
    e m’ha fatto pure un singolare ematoma
    o mamma che fatica stare a Roma.

    Ora è sotto torchio non temere o mamma cara
    che per questa volta non mi serve una bara
    epperò se faccio qualche altra figuraccia
    mi sa che non ci rimetto sol la faccia.

  • Il Durruti di Marmirolo

    A te Del Bosco ardea ne la pupilla
    de le vendette umane la scintilla
    e per la plebe che lavora e suda
    gettasti il tuo treppiede a mano ignuda.

    Tra mille e mille strame d’intelletto
    Tra mille ed una facce scheletrite
    urla col suo schianto redentore
    Il Cavalletto

    Siam pronti: sul selciato d’ogni via
    spettri macabri del momento scemo
    col santo cavalletto in mano e via,
    lo lanceremo

    Per le vittime tutte invendicate
    con gran fragor quell’epico treppiede
    lo getteremo dalle barricate
    in testa a Fede

    E se cadremo in un fulgor di gloria
    spaccandogli la crapa e così sia
    dal sangue spunterà la nuova istoria
    de l’Anarchia.

    Ce ne è già anche una nuova versione, che cantano nei call-center di
    Mantova i precari del COBAS:

    Nel fosco fin del Capodàn morente
    su l’orizzonte cupo e un po’ negletto
    già spunta in mano minacciosamente
    il cavalletto.

    Urlan l’odio la fame ed il dolore
    da mille e mille mani e pure un piede
    ed urla col suo schianto redentore
    questo treppiede.

    Siam pronti: sul selciato d’ogni via
    spettri macabri del momento scemo
    il santo cavalletto in mano e via,
    lo lanceremo

    Per le vittime tutte invendicate,
    con gran fragor quell’epico treppiede
    lo getteremo dalle barricate
    in testa a Fede

    E se cadrem in un fulgor di gloria
    spaccandogli la crapa (per stavolta)
    dal sangue spunterà la nuova istoria
    della rivolta.

  • Silvio voleva le 3 punte (al Milan) e Babbo Natale lo ha accontentato con il 3 piedi...

    Morale:
    Per regalarti un sogno, non serve una cinepresa, o una telecamera, a volte basta un suo cavalletto

    Hasta siempre e buon inizio d’anno!!!

    Fan Club Roberto Dal Bosco

    Fabrizio