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Londra, tutti contro la British airways: «Fermiamo lo scempio di Heathrow»

Publie le mercoledì 15 agosto 2007 par Open-Publishing

Al via la settimana di azioni per denunciare la costruzione di una terza pista di atterraggio nello scalo internazionale
A rischio 4mila case. Attorno all’aeroporto, ambientalisti, deputati e gente comune, ma il governo li tratta da terroristi
Francesca Marretta
Londra

Un campeggio a dir poco alternativo ha aperto i battenti ieri presso il campo sportivo situato a nord del perimetro aeroportuale di Heathrow, dove invece della musica ogni 55 secondi si "ascolta" il rumore dei velivoli. Alcune migliaia di partecipanti al "Campo per il cambiamento climatico" sono arrivati dalla Gran Bretagna e dall’estero per tentare di opporsi alla costruzione della terza pista di atterraggio del principale aeroporto britannico. E per dare vita ad una settimana di dibattiti e seminari a cui hanno annunciato la partecipazione accademici, scienziati e politici. «Non si tratta solo di azioni contro i cambiamenti climatici, ma contro un’emergenza globale esacerbata da corporation come la British Airwais (Baa). Non sarà la fine del mondo se qualche turista dovrà restare nella sala d’attesa per un po’ se questo è quello che si deve fare per rendere il pubblico consapevole di quello che succede», ha dichiarato un attivista no-global che partecipa all’iniziativa.
Con l’ampliamento dell’aeroporto si passerà da 480mila a 800mila voli all’anno per permettere i quali dovranno essere abbattute le abitazioni delle zone a nord dell’aeroporto. Per questo si sono aggiunti alla protesta anche i residenti delle zone di Sipson e Harlington, l’esistenza delle cui comunità è minacciata dal progetto di potenziamento della struttura aeroportuale. «Se l’aeroporto sarà ampliato saranno distrutte 4mila abitazioni e occorrerà trovare casa a 10mila persone» ha dichiarato il deputato laburista della zona John McDonnel, che partecipa alle attività del "Campo per il cambiamento climatico". Iniziativa organizzata da gruppi ambientalisti riuniti sotto l’ombrello di AirportWatch, che ritiene l’aumento del traffico aereo responsabile dell’incremento delle di emissioni di gas che incidono negativamente sull’effetto serra e dagli gli attivisti di Hacan (Heathrow association for the Control of aircratft noise), associazione che si batte contro l’inquinamento acustico prodotto dai 1200 voli giornalieri che passano per il principale aeroporto della capitale britannica.
La maggior parte dei partecipanti al Campo sono giovani sotto i 35 anni. Che potranno discutere, ma non lavarsi. Non perché il sapone inquina l’ambiente. Un portavoce dei manifestanti, Alex Harvey ha spiegato che la polizia gli ha impedito l’accesso alle pompe dell’acqua. Agli attivisti arrivati lunedì, con un giorno di anticipo rispetto all’apertura ufficiale dell’iniziativa, sono stati invece sequestrati sandwich e bevande da agenti che hanno provveduto anche a controlli a tappeto delle tende e del materiale in possesso dei manifestanti, in base ai poteri speciali garantiti alle forze dell’ordine dal capitolo 44 della Legge Antiterrorismo. Il rafforzamento delle misure di sicurezza fuori e dentro l’aeroporto, fortemente voluto da Baa, è reso indispensabile, spiegano i portavoce dell’ente, per garantire la sicurezza dei 22mila passeggeri in transito per l’aeroporto e per la sicurezza stessa dei manifestanti, qualora avessero intenzione di dar vita ad eventuali "azioni dimostrative", tipo introdursi nell’aeroporto o bloccarne le strade di accesso. I manifestanti hanno tuttavia annunciato di voler procedere ad azioni "ispirate e creative", tipo la "tattica del vestito buono", per mescolarsi ai passeggeri e dare luogo ad azioni di sensibilizzazione a sorpresa. La faccenda è diventata in queste ore il cruccio principale dei responsabili della sicurezza di Baa.

Oltre all’imponente schieramento di polizia che sorveglierà lo svolgimento dei dibattiti sull’effetto serra e l’inquinamento acustico saranno attivi presso i terminali dell’aerostazione 2500 addetti alla sicurezza aggiuntivi e 600 agenti di polizia armati. Prevedendo la possibilità azioni dimostrative presso il tunnel d’accesso ai terminali dell’aeroporto da parte dei manifestanti il direttore logistico di Baa, Shaun Cowlan ha addirittura messo in guardia i manifestanti dal «mettere a repentaglio la loro vita e quella dei passeggeri». Gemma Davis, portavoce degli attivisti, ha risposto: «Non è nostra intenzione bloccare o disturbare i turisti. La nostra sarà una protesta pacifica e non vogliamo mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri. Non organizzeremo forme di protesta sulle piste di atterraggio. Il nostro bersaglio non saranno i turisti, ma la Baa». La presenza di "elementi pericolosi" è stata tra l’altro preventivamente vietata alla manifestazione. In previsione dell’iniziativa Baa ha ottenuto dall’Alta Corte di Londra l’emissione di un’ingiunzione per impedire ad alcuni gruppi ecologisti di prendere parte all’eco-campeggio. Si tratta di sigle "eversive" tipo Plane Stupid (stupido aereo). Sei attivisti del gruppo, colpiti dal provvedimento del tribunale, hanno protestato contro la decisione della Corte salendo su una chiatta adibita al trasporto dell’ala di un Airbus 380 (l’aereo passeggeri più grande del mondo), da una fabbrica del Galles a Tolosa (Francia). Protesta è durata un’ora, poi i "pericolosi manifestanti" sono stati allontanati dagli agenti della polizia gallese. "Con l’attuale minaccia terroristica, è irresponsabile e fuorilegge distrarre la nostra attenzione e quella della polizia dalla sicurezza del nostro aeroporto", ha dichiarato Mark Bullock, direttore manageriale di Heathrow, commentando sulla protesta organizzata dalle organizzazioni ambientaliste. "Messaggio educato per la polizia. Non preoccupatevi del "Campo per il cambiamento climatico", ma per le minacce terroristiche agli aeroporti" è scritto su un cartello portato al collo dal 54enne Alfredo Pereira, di professione cuoco, alla cui auto è stato bloccato l’accesso al campo. Del resto si tratta di ambientalisti, devono per coerenza andare a piedi. Per i partecipanti all’iniziativa la presenza massiccia delle forze dell’ordine rappresenta uno "show di forza" assolutamente inadeguato. Downing Street ha reso noto che ogni azione di disturbo alle attività aeroportuali sarà considerata «inaccettabile». Per ora oltre agli agenti, a contenere possibili azioni dei partecipanti al "Campo per il cambiamento climatico" sono le previsioni del tempo che per i prossimi giorni prevedono pioggia.

15/08/2007
Fonte:www.liberazione.it

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