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Lorenzo Sturiale ai domiciliari - Caduta l’assurda accusa di "terrorismo"
Publie le martedì 4 dicembre 2007 par Open-Publishing2 commenti

CIAO A TUTTI/E. Finalmente le "buone" notizie non riguardano più solo Lorenzo. Oggi è caduta la fantascientifica accusa di "terrorismo" anche per gli altri ragazzi arrestati l’11 novembre. Da subito ci era sembrata una forzatura assurda, esclusivamente “politica” che per fortuna non ha trovato sponda nella magistratura. L’utilizzo politico e mediatico di questa farsa è evidente, anche se nessuno ovviamente renderà conto di aver avallato in quei giorni certe "tesi", con finalità che ciascuno di voi potrà interpretare.
Nel frattempo questa mattina è stata notificata a Lorenzo una misura restrittiva della libertà personale della durata di 5 anni, con tripla firma in questura durante le partite di Roma e Lazio. Da Roma un abbraccio a Giusi che sta pagando con la salute l’impegno (da pendolare) per stare vicina al fratello nel periodo di detenzione. Con l’occasione ricordiamo a tutti gli amici che questo blog è una iniziativa della sua famiglia e non ha pertanto pretese di "rappresentare" Lorenzo, ma solo di raccontarne alcuni impegni. Lui stesso tornerà a "rappresentarsi" da solo, come sempre, appena potrà farlo. In ultimo ci associamo ad Adamo e Alessandra nel ricordo di Gabriele Sandri, la cui famiglia Lorenzo vorrebbe andare a trovare appena gli sarà consentito muoversi. (Gabriele).
SANDRI; RIESAME, CADE AGGRAVANTE TERRORISMO PER ULTRA’ ARRESTATI
Concessi arresti domiciliari a due dei giovani fermati
Roma, 4 dic. (Apcom) - Il tribunale della libertà di Roma ha mantenuto la custodia cautelare in carcere per Claudio Gugliotti e Saverio Candamno, due degli ultrà fermati l’11 novembre scorso, dopo la morte di Gabriele Sandri. Al tempo stesso i giudici del riesame hanno escluso la sussistenza dell’aggravante della finalità di terrorismo per i due giovani, presi nei pressi della caserma della polizia di via Guido Reni. Ad un altro dei ragazzi, Valerio Minotti, sono stati concessi gli arresti domiciliari.
"E’ un passo importante per la difesa, adesso bisogna lavorare per chiarire i termini della effettiva partecipazione o meno del Gugliotti ai fatti per i quali è indagato e, per chiarire, in quale occasione abbia subito i traumi per i quali è stato ricoverato dopo l’arresto". Così afferma in una nota l’avvocato Francesco Romeo, difensore di uno degli ultrà fermati l’11 novembre scorso. Anche per Lorenzo Sturiale, preso nel giorno della morte di Sandri, nel corso degli incidenti avvenuti nei pressi dell’Olimpico, il gip Enrico Imprudente ha disposto gli arresti domiciliari, accogliendo una istanza degli avvocati Lorenzo Contucci e Fabrizio Siggìa.
Romeo, nel comunicato, ribadisce che rispetto alle condizioni di salute di Gugliotti "la Procura è già stata informata ufficialmente prima dal carcere di Regina Coeli, poi dall’ospedale Santo Spirito ed infine alla consulenza medica della difesa depositata nei giorni scorsi. L’esclusione dell’aggravante della finalità di terrorismo ed eversione riduce parzialmente la gravità delle accuse, per episodi gravi, ma irripetibili, frutto di una reazione dissennata dovuta ad un corto circuito emotivo collettivo".
A questa "reazione rabbiosa, scomposta ed irrazionale, la Procura ha risposto con altrettanta emotività contestando reati gravissimi ed aggravati dalla finalità di terrorismo. Così non si risolve il problema e non si aiuta l’opinione pubblica a capire cosa è realmente accaduto, si è trattato di una risposta emergenziale, con la quale si è tentato, senza successo, di introdurre nell’immaginario sociale lo stereotipo di un ’nemico’ inesistente: l’ultrà-terrorista.
lunedì, 03 dicembre 2007
CERTI "PAVONI"...SANNO DAVVERO VOLARE!
Tempo fa Lorenzo, dopo una visita nella Repubblica della Garbatella (come la chiama lui), ci raccontò stupito di aver visto un pavone "in piume e ossa" sul tetto (molto alto) di una chiesa... Da quel momento realizzammo anche noi che, magari non tutti, ma certi pavoni sanno davvero volare! Uno di questi è senza dubbio quello che ha ispirato il nome all’Associazione grazie al cui impegno "l’ennesimo detenuto" ha trovato sostegno ed aiuto. Intendiamo ringraziare pubblicamente Fabio (buon sangue non mente!) consapevoli che così facendo ringraziamo uno per uno tutti gli amici di Fabio che egli può ben rappresentare e che Lorenzo ringrazierà appena possibile uno per uno e una per una.
Visto che sul progetto Belli come il sole si sa ormai tutto o quasi, abbiamo pensato di farvi sapere qualcosa di più sul progetto Municipio a porte aperte, ultima "fatica" di Fabio e del resto della ciurma. Tra questi citiamo Andrea Catarci (presidente del Municipio), persona profondamente stimata da Lorenzo, nonchè primo ad interessarsi immediatamente della sua vicenda. Avrebbe anche voluto fargli visita in quel di "Trastevere", per fortuna non ne ha avuto il tempo, ma noi lo ringraziamo lo stesso.
Ecco qui di seguito l’articolo tratto dal sito del Municipio XI sulla presentazione dell’ultimo progetto portato avanti con abnegazione da Fabio, Andrea e tutti gli altri. L’ultima tappa del progetto si è svolta lo scorso 20 Settembre presso “Rebibbia Femminile”, appena possibile cercheremo di mettere on-line alcune delle riprese filmate fatte da Lorenzo in quella occasione. GRAZIE ancora. (Giusi e Gabriele).
Messaggi
1. Lorenzo Sturiale ai domiciliari - Caduta l’assurda accusa di "terrorismo", 4 dicembre 2007, 23:43
Il mondo alla rovescia
Un uomo, un poliziotto, uccide un altro uomo, e se ne sta a casa dicendo "lasciatemi in pace", quando qualcuno gli chiede spiegazioni. Altri uomini, e donne, per aver rotto e bruciato cose, sono in galera o ai domiciliari, e ci restano. E li si è accusati pure di essere terroristi. Tra questi Lorenzo Sturiale, un compagno di movimento, impegnato nel sociale e tifoso della Roma. Il mondo va alla rovescia, con i giornalisti che intervistano i leader della curva, ordinandogli "pacatezza", ma quando gli viene chiesto la stessa serverità per l’uomo delle forze dell’ordine la reazione è "e che dovevano fare, arrestarlo?!" E mentre i media non fanno altro che parlare della "violenza ultra’", nessuno si chiede come sia possibile che sempre più spesso i monopolisti della violenza in Italia, gli uomini in divisa, sparino alla gente per strada. Nessuno si interroga sul senso di impunità che, a ragione, li spinge ad agire in questo modo. Di casi come quello di Gabriele Sandri se ne contano decine senza dover ricorrere ai tanto ricordati anni ’70. Tanto per fare qualche esempio si potrebbe ricordare la storia di Luca Rossi, ucciso dalla pistola di un poliziotto della digos; o quella di Federico Aldrovandi, ucciso dai calci e le manganellate di quattro agenti di polizia; o quella di Aldo Bianzino arretato per qualche pianta di marijuana e ucciso in carcere ancora non si sa da chi; e, se volete, quella, piu’ nota, di Carlo Giuliani. In tutte queste vicende le costanti sono due: la violenza, impunita, delle forze dell’ordine e il ruolo dei media main stream in grado sempre di spostare l’attenzione di lettori e spettatori dal fatto piu’ grave: uomini in divisa uccidono senza motivo. Giornali e tv diventano cosi’ solo un puntello del potere politico, economico o militare che sia. Un tifoso della Lazio, è morto per mano di un poliziotto. Le notizie cominciano a trapelare confuse e contraddittorie. Il campionato non viene fermato (come invece era successo per la morte l’ispettore Filippo Raciti durante gli scontri allo stadio di Catania). Il messaggio che passa è chiaro: ci sono morti di serie A e morti di serie B. Morti per i quali lo show businness si puo’ fermare, e altri per i quali non ci si pensa nemmeno. Come non prevedere che questo porti gli ultras alla rabbia? Rabbia che naturalmente si riversa per le strade. Come poche altre volte, ultras di qualsiasi appartenenza si ritrovano insieme contro il nemico comune: la repressione dello stato. E mentre tutti continuano a parlare di curve violente, di strette di mano simboliche in campo, di bambini sugli spalti, nessuno dice piu’ niente su chi ha sparato o su chi potrebbe sparare domani.
IMC Toscana
1. Lorenzo Sturiale ai domiciliari - Caduta l’assurda accusa di "terrorismo", 22 dicembre 2007, 11:54
la vicenda di Lorenzo
Lorenzo Sturiale è in carcere da domenica 11 novembre per i disordini avvenuti allo Stadio Olimpico di Roma dopo l’uccisione di Gabriele Sandri...
Iniziava così il testo originale di questo "post" attraverso cui la famiglia di Lorenzo raccontò quanto accadutogli quella domenica. Ora che il "peggio" della sua personale vicenda è alle spalle, questo "post" sarà sostituito presto da un altro che racconterà quella giornata nella sua fatale interezza. L’unico elemento di quella prima ricostruzione che è utile ricordare era contenuto in questo passaggio:
Dopo una notte al Policlinico Gemelli viene portato a piazzale Clodio per il processo per direttissima, processo che però "stranamente" salta... Dopo due notti a Regina Coeli viene portato davanti al giudice il quale formula le contestazioni e mostra un verbale di sequestro di due sassi rinvenuti nelle sue tasche, verbale non firmato, e che quindi non può che essere un "errore"; tasche mai perquisite, dato che ancora contenevano, come mostrato da Lorenzo, una piccola bandiera della Roma che se trovata al momento della perquisizione sarebbe stata certamente sequestrata...
* * * * *
Insomma, in Italia uno o due sassi non si negano a nessuno. Che volino in cielo a deviare proiettili o che vengano rinvenuti nelle tasche di qualcuno (vivo o appena assassinato che sia). Per il resto, per raccontare quanto accaduto a Lorenzo, basta un numero:
E’ uscito di casa alle 17, ha collezionato 17 punti di sutura, è stato in carcere 17 giorni...
(Roma, 15/12/2007)