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Lucca : Città blindata per il corteo contro la Moratti
Publie le giovedì 10 marzo 2005 par Open-PublishingUna zona rossa invalicabile intorno all’auditorium di San Romano
di Giulio Sensi
LUCCA. Sarà un corteo blindato in una città blindata quello che si svolgerà giovedì 10 in occasione della visita a Lucca del ministro dell’istruzione Letizia Moratti per inaugurare i corsi dell’Imt, la scuola di alti studi universitari. La questura ha comunicato agli organizzatori della manifestazione che disporrà la chiusura delle vie adiacenti all’auditorium di San Romano, nella piazza omonima, sbarrandole con transenne. Una sorta di zona rossa invalicabile che ha portato a modificare il tracciato del corteo. Dopo il ritrovo alle ore 10 in piazzale Verdi, anzichè piazza Napoleone, il corteo attraverserà S. Paolino, S. Michele, via Fillungo e S. Frediano per poi tornare in piazza San Michele per gli interventi finali.
Sono decine ormai le sigle cittadine e di tutta la Toscana - arriveranno certamente da Siena, Pisa e Arezzo - che hanno aderito alla piattaforma e che parteciperanno alla protesta.
Ieri mattina, in una conferenza stampa, i rappresentanti delle organizzazioni che stanno preparando la manifestazione hanno fatto il punto dopo le polemiche sull’intervento del sindaco di Lucca che aveva espresso dispiacere e preoccupazione per le mobilitazioni in cantiere. Lo hanno fatto rendendo nota una lettera aperta inviata a Fazzi e dichiarando la volontà di una manifestazione pacifica e allegra. Le ragioni della protesta sono state illustrate dal coordinatore dei Cobas scuola Rino Capasso che ha ricordato i tanti elementi di preoccupazione per la riforma della scuola come quelli legati ai decreti sul primo e secondo ciclo, alla riduzione del tempo scuola, all’alternanza scuola-lavoro, alla gerarchizzazione dei docenti e ai contratti di apprendistato.
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Presente anche la Cgil che domani pomeriggio deciderà se aderire o meno al corteo.
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Alla conferenza stampa ha partecipato anche un nutrito gruppo di studenti del Movimento studentesco lucchese.
< L'Imt non rappresenta alcun tassello nel cammino verso l'eccellenza della nostra città, ma solo una scintillante accademia privata. Per questo invitiamo la città a non dare ascolto alla campagna di screditamento dei giovani anti-Moratti e ad intervenire alla manifestazione>>. LETTERA AL SINDACO Gli organizzatori: < LUCCA. < Vorremmo ricordarle che il 15 novembre per l'abrogazione della riforma hanno scioperato anche nella provincia di Lucca il 60% dei lavoratori della scuola, che hanno così espresso la propria critica radicale alla riforma: sono tutti estremisti, minoritari e incivili? Ci rendiamo conto che lei sia preoccupato del fatto che la libera manifestazione del dissenso le rovini la festa dell'inaugurazione di una scuola di Alta formazione, che si inserisce in un generale drenaggio di risorse dalle università pubbliche a pochi centri di eccellenza, ma la democrazia è caratterizzata dal confronto tra idee diverse, che costituisce una ricchezza e non un "danno" per una città. La città di Lucca non ha bisogno che il suo sindaco contribuisca a creare un clima di paura intorno ad una libera manifestazione di dissenso! E', al contrario, nostra ferma intenzione manifestare per chiedere l'abrogazione della riforma Moratti in modo pacifico e allegro>>. Domenica 6 Marzo 2005 - LA NAZIONE Pagina 8 della Cronaca di Lucca Lettera aperta al sindaco Fazzi dai promotori dell’iniziativa contro il ministro Letizia Moratti Nel mirino il suo intervento nel quale ha invitato a non scendere in piazza per protestare. < LUCCA - L’intervento del sindaco Pietro Fazzi non è proprio piaciuto ai promotori della manifestazione cittadina < < Intanto, come ribadisce Capasso, < Ma nelle scuole la tenace resistenza dei docenti e dei genitori ha determinato un'ampia disapplicazione della Riforma>>. Alla conferenza stampa erano presenti anche Virginio Bertini e Marcello Massei, della segreteria della Cgil, i quali hanno dichiarato come il loro sindacato sia <
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di Emanuela Benvenuti
Nel corso della conferenza stampa sono state infine ribadite le motivazioni della manifestazione. <




