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Lucca: NO ALLE OPERE INUTILI, NO ALLA POLITICA DEI 2 TEMPI!!!

Publie le lunedì 20 giugno 2005 par Open-Publishing

Garantire MOBILITA’ per persone e merci o realizzare grande viabilità di scorrimento?

de Tommaso Panigada Federazione di Lucca del PRC

In questi mesi , anche grazie alle sconclusionate iniziative del centro destra sulla Lucca Modena e/o lotto zero è riemerso con chiarezza un’approcccio ai problemi dei nostri territori che non è accettato dalla maggioranza dei cittadini e cioè la realizzazione di grandi assi viari di attraversamento nella piana “accessoriati” di strade complanari per il traffico locale: siamo fermamente contrari a questo tipo di approccio perché SBAGLIATO ED INUTILE.

La risposta alle congestioni autoveicolari in cui tutti noi siamo immersi non può essere credibile e sostenibile nel tempo senza spostare consistenti quote di merci da mezzi su gomma verso TRASPORTO SU ROTAIE e al tempo stesso guardare in profondità nelle ragioni degli spostamenti delle persone , alle loro direttrici che rimangono quelle di avvicinamento alla cerchia muraria e verso i luoghi di erogazione dei servizi di interesse pubblico o di divertimento.

Se guardiamo i numeri con serietà scopriamo che la sola industria cartaria occupa ben il 48% del volume di traffico merci su gomma in attraversamento della piana e che poco meno del 20% delle merci prodotte sono già avviate ai mercati via ferrovia. Alla luce di tutto ciò contestare la principale argomentazione di chi intenderebbe costruire una nuova grande circonvallazione con tre direttrici di flusso è il minimo che si possa fare.

Senza contare che i volumi di traffico del settore cartario non potranno certamente aumentare, per il semplice fatto che motivi strutturali rendono il sistema al limite del collasso, materia prima in ingresso dai porti via camion con volume 1 a fronte di prodotti trasformati che escono dal distretto sempre via camion ( con un’eccezione del 18/20%) con volume 100 ,enorme fabbisogno energetico e consumo di acqua “spoporzionato” rispetto alle risorse disponibili e rinnovabili.
Lo sviluppo ,questo sviluppo basato sulle quantità di prodotto è arrivato al limite anche nei nostri territori , il problema di fondo è mantenere la competitività del distretto sui mercati e l’unico modo possibile è attraverso l’innovazione,la certificazione sociale ed ambientale.

LA COSTRUZIONE DI UN PROGRAMMA DI GOVERNO IN GRADO DI METTERE RIMEDIO A PROBLEMI STRUTTURALI DI QUESTA PORTATA NON PUO’ NON PARTIRE DA UNA “DISCONTINUAITA’” NETTA CON LE POLITICHE DEL PASSATO , POLITICHE CHE NEI NOSTRI TERRITORI, HANNO CARATTERIZZATO PER CERTI TRATTI NON SOLO LO SCHIERAMENTO DEL CENTRO DESTRA.

Lo spostamento dei volumi di traffico merci da gomma a rotaia è un concreto strumento di aiuto a questo pezzo di società così importante per la lucchesia e fa sorridere vedere settori sociali,economici e politici prevalentemente di centro destra così miopi e arretrati da proporre risposte vecchie di 2 secoli, ma al tempo stesso,in materia preoccupa e non poco il “ritardo” di alcuni ambienti del centro sinistra Lucchese, che stravolgendo precisi patti elettorali,danno per scontata una politica dei 2 tempi all’insegna del :PRIMA RISOLVIAMO IL PROBLEMA DEL TRAFFICO (ASSI VIARI..) POI FAREMO IL RESTO.

Riteniamo molto utile una discussione aperta e pubblica su questi temi perché fare chiarezza in materia è fondamentale per la costruzione di un’alleanza piu’ ampia , il processo di costruzione dell’unione passerà attraverso “primarie di programma “ a livello nazionale, sul terreno locale non potrà non esserlo di più.

La “circonvallazione” è una risposta vecchia,ancorchè si parli di una nuova e periferica per scaricare lo stress di quella esistente intorno alle mura.
Giova ricordare come la distruzione delle mura di lucca non sia avvenuta dopo il secondo dopo guerra del 900 come qualcuno paventava a differenza di quello che è accaduto a firenze nell’800 per la costruzione di viali di circonvallazzione attualmente congestionati, dobbiamo ringraziare l’intelligenza dei Lucchesi di allora (o la tirchieria se è vero che non fu fatto perché costava troppo) e lottare perché nei nostri giorni non si porti in periferia e nei territori di Capannori una politica che se è sbagliata lo è nei confronti di tutti i cittadini.

Abitanti delle colline Lucchesi o delle corti della piana, cittadini dei quartieri urbanizzati come San Concordio o delle aree incontaminate dell’oltre serchio di pianura sono tutti titolari degli stessi diritti ed allo stesso tempo interessati al bene comune.

Occorre una politica che rilanci e valorizzi il trasporto pubblico per le persone ,doti il territorio di parcheggi scambiatori periferici e chiuda al traffico veicolare inutile i centri storici e i luoghi identitari (da costruire se non esistono) nei quartieri cittadini .

Per queste buone ragioni è fondamentale questo momento di “scelte” strategiche, nel metodo e nel merito c’è da rallegrarsi per le diffuse contrarietà a processi decisionali nati in luoghi “ristretti ed interessati” come pure alle logiche dei 2 tempi in cui si continua a voler fare nuova viabilità promettendo futuri interventi per raddoppi ferroviari e tronchetti di allaccio alle aziende.

La Regione Toscana , la Provincia ed i Comuni della piana devono assumersi le proprie responsabilità e assieme ad una opposizione ferma al lotto zero modificare sostanzialmente posizioni annunciate ed atti di governo in itinere.
Benedette saranno le azioni di contrastasto ad irresponsabili soluzioni quali il lotto zero ma anche verso fotocopie di vecchi progetti ( vedi Salt 1 e 2 )denominati ASSE NORD e certamente le prospettive di alternativa alle destre nei nostri territori nasceranno anche dalla soluzione di questi problemi o non saranno credibili ne vincenti.