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MACCHINISTI DEI TRENI MUOIONO A 64 ANNI?

Publie le giovedì 19 ottobre 2006 par Open-Publishing

MACCHINISTI: PERCHE’ SI MUORE A 64 ANNI ?

Quando, a fine degli anni 70, le F.S. diffusero i dati sulla mortalità dei ferrovieri (72 anni) emerse il dato preoccupante della precocità esistente per i macchinisti (64 anni).

Pensavamo che questo dato fosse in relazione al lavoro, ai disagi, allo stress e da queste analisi partirono alcune rivendicazioni e lotte autogestite dai vivaci consigli dei delegati all’epoca esistenti.

Queste lotte portarono ad un notevole balzo in avanti sulla qualità della vita e soprattutto sull’orario di lavoro con la conquista del DPR 374 che, se pur censurato successivamente della fase E, prevedeva il divieto delle due notti consecutive (rivendicazione avanzata già da Augusto Castrucci, fondatore di IN MARCIA, nel 1908 !!) rappresenta ancora oggi un punto di riferimento contro “la flessibilità” e le “deregolamentazioni” volute dalle F.S. e dai confederali.

Ma queste nostre analisi erano solo parziali, non perché il lavoro ed i disagi non incidano sulla qualità della vita, ma perché la scienza non ci aveva ancora portato a conoscenza dell’ambiente inquinato delle cabine di guida dei locomotori che come vedremo sono fonte certa di malattie e perfino causa di morte.

D’altra parte l’innegabile miglioramento dell’orario di lavoro non ha portato allo sperato allungamento della vita, la cui durata ancora oggi risulta più bassa perfino che nel tribale e faticoso periodo del vapore.

Un altro dato che conferma i danni prodotti dall’inquinamento delle cabine di guida si rileva facilmente dal confronto con il personale viaggiante che pur, avendo una vita simile alla nostra, non è penalizzato con quella precocità di morte come lo siamo noi.

Le esperienze e soprattutto lo sviluppo della ricerca medica e scientifica ci danno la certezza di dover lavorare in questa direzione per eliminare quei danni alla salute che in relazione alla sensibilità del proprio fisico colpiscono più o meno tutti noi.

La moltitudine di “inidonei”, la presenza di una vostra gamma di malattie anche rare e una serie di morti, che avendo superato i cento casi (amianto) sono già definite dalla scienza medica “epidemie”, sono i risultati incontestabili di questa situazione.

L’argomento della salute, troppo trascurato dai sindacati e perfino dallo stesso CoMU, è di estrema attualità e presenta infinite sfumature e ricerche tali da costringerci in questo articolo solo ad esaminare in breve alcuni filoni principali.

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