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MANIFESTAZIONE NAZIONALE AUTORGANIZZATA DELLE DONNE

Publie le venerdì 21 novembre 2008 par Open-Publishing

MANIFESTAZIONE NAZIONALE AUTORGANIZZATA DELLE DONNE

ROMA, 22 NOVEMBRE 2008
P.zza della Repubblica, ore 14

In occasione della Giornata mondiale

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

La violenza maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente delle donne in Italia come nel resto del mondo. La violenza fa parte delle nostre vite quotidiane e si esprime attraverso la negazione dei nostri diritti, la violazione dei nostri corpi, il silenzio.

Un anno fa siamo scese in piazza in 150.000 donne, femministe e lesbiche per dire NO alla VIOLENZA MASCHILE e ai tentativi di strumentalizzare la violenza sulle donne da parte di governi e partiti, per legittimare politiche securitarie e repressive. Torneremo in piazza anche quest’anno perché i governi cambiano ma le politiche restano uguali e, al giorno d’oggi, peggiorano.

In un anno gli attacchi alla nostra libertà e autodeterminazione sono aumentati esponenzialmente, mettendo in luce la deriva autoritaria, sessista, e razzista del nostro paese.

Ricordiamo il blitz della polizia al policlinico di Napoli per il presunto aborto illegale, le aggressioni contro lesbiche, omosessuali e trans, contro immigrate/i e cittadine/i di seconda generazione.

Violenza legittimata e incoraggiata da governi e sindaci-sceriffi che vogliono imporre modelli di comportamento normalizzati in nome del "decoro" e della "dignità" impedendoci di scegliere liberamente come condurre le nostre vite.

La violenza maschile ha molte facce e una di queste è quella istituzionale: vorrebbero risolvere la crisi economica e culturale che stiamo vivendo smantellando lo stato sociale.

Per salvare le banche, rifinanziare le missioni militari all’estero e militarizzare le nostre città, tagliano i fondi ai centri antiviolenza, ai consultori e a tutti i servizi che garantiscono alle donne libertà, salute e indipendenza.

Con la legge 133 tagliano i fondi alla scuola e all’università pubblica per consegnare l’istruzione nelle mani dei privati, determinando la fine del diritto ad una istruzione gratuita e libera per tutte/i.

Con il decreto Gelmini, migliaia di insegnanti - di maestre precarie - perdono il posto di lavoro, e viene meno un sistema educativo - il tempo pieno - che sostiene le donne, consentendo loro una maggiore libertà di movimento e autonomia.

L’obiettivo delle riforme del lavoro, della sanità, della scuola e dell’università è di renderci sempre più precarie e meno garantite: mogli e madri "rispettabili" rinchiuse nelle case, economicamente dipendenti da un uomo, che lavorano gratuitamente per badare ad anziani e bambini. Non pagheremo noi la vostra crisi!

Vogliamo reagire alla violenza fisica, psicologica, economica, normativa, sociale e religiosa agita verso di noi, in famiglia e fuori, "solo" perché siamo donne. Vogliamo dire basta al femminicidio.

SABATO 22 NOVEMBRE
SAREMO DI NUOVO IN PIAZZA PER RIBADIRE

con la stessa forza, radicalità e autonomia che la VIOLENZA MASCHILE non ha classe né confini, NASCE IN FAMIGLIA, all’interno delle mura domestiche, e NON È UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO, MA E’ UN PROBLEMA CULTURALE E POLITICO!

che il disegno di legge Carfagna che configura ancora una volta come sempre nella storia il ruolo della donna dentro il clichè della santa o della puttana, NON PASSERA’ PERCHE’ NOI SIAMO DONNE E SIAMO LIBERE

che contrasteremo il decreto Gelmini che ancora una volta pretende dalle donne , con il maestor unico da una parte e il taglio del tempo pieno dall’altra, il doppio lavoro senza nessun sostegno e nessun riconoscimento, FINCHE’ NON VERRA’ RITIRATO

che i pacchetti sicurezza e le norme xenofobe che ci vogliono distinguere in cittadine/i con e senza diritti non fermeranno il futuro, dove NON CI SARANNO LIMITI E CONFINI PER I POPOLI LIBERI

PER SOSTENERE LA MANIFESTAZIONE

Associazione Donne in Genere Onlus CARIRI Ag. 4 ROMA

IBAN: IT97H0628003205000003010136

causale: MANIFESTAZIONE

www.forumdonne.org