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MARIO SALVI VIVE - Presidio sabato 7 ore 11 a Primavalle (Roma Nord)
Publie le mercoledì 4 aprile 2007 par Open-Publishing1 commento
MARIO SALVI VIVE
Il 7 Aprile 1976 il compagno Mario Salvi di Primavalle viene ucciso da un colpo di pistola alla nuca, dopo un’azione di protesta contro il Ministero di Grazia e Giustizia, la protesta era dovuta al fatto che il tribunale di Salerno aveva condannato a 9 anni di carcere il compagno anarchico Giovanni Marini reo di essersi difeso da un’aggressione di fascisti armati di coltello, Marini seppur ferito riusciva a togliere un coltello e colpiva il fascista Falvella il quale in seguito alla ferita moriva. Giovanni Marini è morto alla fine del 2001 per le malattie sopraggiunte alla ferita ed ai duri anni di carcere ai quali ha dovuto sottostare.
L’otto Aprile 1976 i Comitati Autonomi Operai, nel corso di una manifestazione di protesta, diffondono un documento sulla morte di Mario Salvi in cui, tra l’altro, si legge: "L’agente Domenico Velluto con la pistola in pugno ha percorso centinaia di metri lungo le strade che portano a Campo de Fiori,alla ricerca di una vittima a cui sparare a freddo con tutta calma. Infatti quando Velluto ha sparato, nessuno stava scappando: il nostro compagno è stato freddato mentre camminava…”
Il 15 Aprile l’agente Velluto viene arrestato per omicidio preterintenzionale.
Il 7 Luglio il tribunale lo assolve “per aver fatto uso legittimo delle armi”.
In via degli Specchi nel quartiere di Campo de Fiori, all’altezza del numero civico 25 è affissa una lapide di commemorazione “ qui è caduto Mario Salvi comunista rivoluzionario di 21 anni ucciso dal piombo di stato mentre manifestava il suo odio di classe contro la giustizia borghese. Il suo ricordo vive nelle lotte degli sfruttati. /settembre 1977.
Mario era un giovane che, come altre migliaia di giovani e meno giovani, in quegli anni aveva fatto della militanza politica e dell’ impegno sociale una scelta di vita. Militanza ed impegno che fondamentalmente significavano solidarietà ( in quegli anni veniva definita solidarietà di classe) con gli sfruttati e con i più deboli. Il movimento di lotta di classe sviluppatosi in Italia spesso prendeva come punto di riferimento i movimenti di liberazione che si erano sviluppati dall’Africa al sud est asiatico all’America latina che si opponevano alle colonizzazioni dell’occidente che come obbiettivo primario avevano il controllo e lo sfruttamento delle risorse del sud del mondo. In questa fase strorico politica la globalizzazione ha ulteriormente intensificato la capacità delle potenze occidentali con gli USA in testa di espropriare e saccheggiare i paesi dalle loro risorse. Oggi assistiamo a prese di posizione da parte di ampi strati sociali contro la guerra e la globalizzazione capitalista come unico modello di società, siamo fortemente convinti che la solidarietà di classe e l’autoorganizzazione siano oggi elementi fondanti per rideterminare possibilità di costruire un modello di società che abbia come valori primari il rispetto dell’uomo sull’uomo contro ogni forma di sfruttamento.
Ricordare Mario Salvi serve a mantenere vivo il filo della memoria soprattutto oggi dove assistiamo ad una riscrittura di stampo revisionista di passaggi storici fondamentali, e deve servire a rilanciare percorsi di lotta e organizzazione che abbiano al primo punto la necessità di ribaltare questo modello di società liberista.
Sabato 7 Aprile ore 11.00 presidio in Piazza Mario Salvi ( ex Piazza Clemente XI)
Spazio Sociale ex 51 (Via Bacciarini 12 V.Aurelia)
Compagne-i di Primavalle
Messaggi
1. MARIO SALVI VIVE - Presidio sabato 7 ore 11 a Primavalle (Roma Nord), 5 aprile 2007, 17:12
7 APRILE 2007 RICORDIAMO MARIO SALVI
inviato da: CONFEDERAZIONE COBAS · il 5/4/2007 · alle: 17:10 · email: v.miliucci@libero.it
Incontro in P.za Mario Salvi a Primavalle, sabato 7 aprile ore 11
Il 7 aprile 1976 il giovane compagno Mario Salvi veniva ucciso a Roma, nei dintorni del Ministero di Giustizia, colpito a morte alle spalle dall’agente carcerario Velluto in Via degli Specchi( in quel luogo una targa denuncia il sacrificio di Mario), mentre manifestava lo sdegno nei confronti della feroce sentenza con cui la Cassazione condannava definitivamente l’anarchico Giovanni Marini( 9 anni di torture e maltrattamenti in carcere, poi una volta libero la malattia e la prematura morte ), reo di essersi difeso dalle ripetute aggressioni da parte della canaglia fascista a Salerno dove trovava la morte lo squadrista Falvella, nel 1972 i caporioni di Almirante tentarono di sollevare Salerno al grido "Reggio,Salerno sarà peggio !".
Il compagno Mario Salvi svolgeva con passione l’attività politica nel quartiere di Primavalle, partecipe del dibattito e delle esperienze dell’autonomia operaia dei Comitati Autonomi Operai di Via dei Volsci.
Mario Salvi resta nella memoria popolare la figura del giovane antifascista che si fa carico dei problemi dei suoi coetanei e del quartiere, che si impegna per il cambiamento profondo della società che continua a negare diritti e bisogni ai proletari e il futuro ai giovani.
Sono trascorsi 31 anni da quel omicidio di Stato, senza che Mario e la sua famiglia abbiano ottenuto giustizia e il risarcimento morale e materiale da tributare a chi ha sacrificato la sua giovane vita per ideali di equità e dignità sociale .
Il 7 APRILE 2007 dalle ore 11 in P.za MARIO SALVI a Primavalle
SI RICORDERA’ LA SUA OPERA NEL QUARTIERE E A ROMA
Roma,5 aprile 2007 CONFEDERAZIONE COBAS
v.miliucci@libero.it
www.cobas.it