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MICHELE L’ANARCHICO E IL SUO AMICO ANDREA

Publie le mercoledì 2 gennaio 2008 par Open-Publishing
2 commenti

Da Aurelio Fabiani

Oggi 1° gennaio 2008, per non dimenticare Michele e Andrea al 70° giorno di
prigione.
Non sono versi, non è prosa, sono sassi. Sassi scagliati contro il muro che
separa i corpi e le anime dalla libertà, contro il muro del tempo che separa
il ricordo dalle emozioni, contro il muro delle menzogne che cancella la
verità con la propaganda, contro il muro di leggi inique che circondano i
palazzi del potere e che a difesa di carriere e ricchezze trasformano le
scritte sui muri, le idee e la rabbia dei giovani, in terrorismo
internazionale.
Solo questo oggi posso darvi, insieme all’impegno che la nostra lotta non
avrà mai tregua ne fine.

MICHELE L’ANARCHICO E IL SUO AMICO ANDREA

Michele è un ragazzino ma è già uomo d’altri tempi, scrive il suo giornale,
il Rivoluzionario,
Filosofo precoce, Razionale e Assurdo, t’ hanno messo in croce.
Una croce di cemento, quattro strette mura, 10 metri quadri di moderna
tortura.

Andrea tuo compagno di sventura l’ hanno messo nella stessa strettura.

La buia notte del 23 ottobre è stata illuminata dai fari del potere.
Sono scesi in più di cento, hanno volato sopra i tetti, buttando giù dal
letto, bambini e vecchietti.
Nelle case sono entrati, armati e incappucciati, portando via 5 ragazzi
disarmati.

Spoleto allibita non crede a quel che vede ha paura dell’esercito che nella
città è sbarcato,
teme ognuno d’essere arrestato.
Ma la città che di se conosce ogni cosa intimamente ha giudicato lo
spettacolo indecente.

Come in ogni grande avvenimento c’è rabbia e sgomento,
e un clima di paura e di indignazione attraversa la popolazione
Abbassano la voce al supermercato, non alzano il telefono può esser
controllato.

Gli articoli sono pronti già dal giorno prima,
mancano le immagini dei ragazzi ammanettati, per questo i giornalisti sono
stati convocati,
il prodotto non si vende bene se in prima pagina non c’è il giovane in
catene.

Ragazzi terroristi spara Il Messaggero, lo spara a più riprese, vuol far
sembrare sia vero.
E la Nazione conosce ancor prima degli avvocati, l’ordinanza d’arresto con
tutti gli allegati.
La notizia è forte, anche se è un gran cazzata:‘Organizzava una rapina
questa banda armata.’

Ganzer è sorridente, la Lorenzetti non è da meno, si congratulano a vicenda,
hanno fatto il pieno.
Dopo le tempeste di Perugia e di Milano la governante e il militare si danno
la mano,
dopo tante nuvole uno sprazzo di sereno.

Da quel 23 ottobre sono passati mesi in totale isolamento,
Quanto dovrà durare ancora questo tormento, per il magistrato dipende dall’atteggiamento.
“Nessuna confessione restino in prigione, nessun pentimento stiano in
isolamento.”

Accuse senza fondamento non danno confessione, i ragazzi non danno
collaborazione,
ma per giustificare questa avventura occorre almeno un’abiura,
da Michele non avran mai quello, restano chiuse le porte del cancello.

Michele i tuoi vent’anni son duri come sassi, li possono spezzare ma si
debbon rassegnare,
i sassi non si possono piegare.
Andrea è come te, vent’anni e uomo vero.

Hai guardato in faccia gli occhi del potere, con il coraggio antico di chi
ha fede.
Fede nelle idee di libertà e uguaglianza, di chi dall’alto guarda la
proterva ignoranza,
dell’arrivista che ad occhi bassi avanza.

Ostaggi di un teorema di questi nostri tempi che utilizza leggi degli anni
venti
e così Michele e Andrea sono stati condannati a essere terroristi prima di
esser processati.
Delle accuse non c’è prova, non esiste l’associazione, è stata inventata per
tenervi in prigione.

Il Generale molto esperto che sa di tutto questo, ha già dichiarato li
abbiam fermati prima degli attentati.

Vogliono l’abiura, vogliono la confessione solo per questo vi tengono in
prigione.

AURELIO FABIANI COMUNISTA, PADRE DI MICHELE L’ANARCHICO

Messaggi

  • tutta la mia solidarietà per questa storia terribile
    sono un’italiana che vive in francia
    si puo fare qualcosa per tuo figlio?
    c’é un comitato di sostegno?
    Granzer non é il carabiniere che dovrebbe essere in prigione per fatti gravi come traffico d’armi e droga?
    viva l’italia cha va sempre peggio con i banditi al potere e le brave persone in prigione
    ma questa é l’italia senza sorprese che ho lasciato tanti anni fa
    non cambia niente e la situazione peggiora
    e il peggio é che l’europa segue....
    quale futuro per i semplici cittadini che siamo?
    obbedire, credere e combattere?
    oggi possiamo aggiungere: lavorare, produrre, consumare

    non ti proccupare: ci andremo tutti in prigione fino a quando ci sara posto
    ma potranno metterci tutti?

    bon fai sapere se un’azione di solidarietà é possibile...
    devi.phoolan@laposte.net

    • Si conferma l’accanimento ingiustificabile che finora ha guidato i magistrati alla ricerca di riscontri al loro teorema accusatorio ancora privo di prove.

      L’ istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati di Michele Fabiani, Parente e Trupiano è stata respinta, così come era stata respinta pochi giorni fa quella presentata dalla difesa di Andrea Di Nucci, confermando l’accanimento ingiustificabile che finora ha guidato i magistrati alla ricerca di riscontri al loro teorema accusatorio ancora privo di prove.
      Questo configura ancora una volta una scelta dei magistrati di natura politica e non giuridica. Politica perché in mancanza di prove la scarcerazione è un fatto doveroso.

      La linea della presunzione della colpevolezza e l’utilizzo della carcerazione come forma di pressione per ottenere una confessione impossibile continua ad essere esercitata su due ragazzi di venti anni, colpevoli di essere anarchico l’uno e amico di un anarchico l’altro. Questo uso all’inverso della legge sta già minando nel fisico e nella psiche i due giovani prigionieri e noi non siamo disposti a farli spegnere come larve.

      L’abbiamo scritto nel nostro ultimo comunicato stampa, in troppi sono interessati a fare dei giovani spoletini il capro espiatorio di una situazione ormai per loro insopportabile. Ci sono responsabilità enormi se siamo a questo punto e a partire dalle dichiarazioni incaute, frettolose e prevenute della Lorenzetti al momento degli arresti, i condizionamenti ambientali che hanno sbarrato le porte delle celle a Michele e Andrea sono stati potenti.

      Contro questo sistema di fare giustizia che imprigiona due ventenni senza una prova si levino le voci degli uomini che credono nella libertà. Ognuno si prenda le sue responsabilità e prima che sia tardi faccia la sua parte."

      COMITATO 23 OTTOBRE