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Venerdì 11 febbraio alle 18 avrà luogo presso l’Arci un’assemblea in vista dellìappuntamento del 1 marzo. Visto che in quella sede verrà discusso il documento-piattaforma invitiamo tutti alla piu’ larga partecipazione di associazioni, partiti e movimenti, oltre naturalmente, agli studenti medi e universitari, professori e sindacati della scuola.
Una prima bozza del documento...
Il 1° Marzo il Ministro Moratti sarà a Lucca per inaugurare la Scuola di Alti Studi, presso cui sarà possibile per un numero ristretto di studenti ad altissimi prezzi di mercato frequentare dei corsi post universitari: è, quindi, un’ istituzione perfettamente in linea con la sua Riforma della scuola, contro cui dall’anno scorso si sono mobilitati in tutta Italia e anche nella provincia di Lucca genitori, insegnanti e studenti:lo sciopero generale della scuola del 15.11.04, che è stato un vero e proprio referendum sull’abrogazione della Riforma, ha visto l’adesione del 57% dei lavoratori della scuola della Provincia.
Il decreto sul primo ciclo riduce il tempo scuola, cancella il tempo pieno e il tempo prolungato, trasforma la scuola in un servizio a domanda (in cui le famiglie possono decidere tra percorsi precocemente differenziati e, mediante l’anticipo, anche sull’età a cui iscrivere i bambini), gerarchizza con la figura del tutor il lavoro dei docenti, distruggendone il carattere cooperativo e collegiale. Ma nelle scuole la tenace resistenza dei docenti e dei genitori ha determinato un’ampia disapplicazione della Riforma.
Il decreto sul secondo ciclo prevede una separazione classista tra i Licei (che durano 5 anni e sono statali) e l’istruzione e la formazione professionale, che saranno regionali, con una durata di 3 o 4 anni e fortemente caratterizzati dall’avviamento al lavoro. L’istruzione professionale sarà così frantumata in 20 diversi sistemi regionali. La sperimentazione dei percorsi integrati, avviati anche nella Regione Toscana e in provincia di Lucca (progetti Mirò), costituisce un’anticipazione della Riforma, con la deportazione di studenti selezionati precocemente verso la FP, l’aumento della dispersione perché ben 180 ore vengono sottratte all’orario curricolare, la privatizzazione della scuola perché la maggior parte delle 180 ore sono affidate ad agenzie private, alle quali è prevalentemente appaltata la stessa .formazione professionale regionale.
La riduzione del tempo scuola va dalle 3 alle 7-10 ore settimanali per i vari Licei a seconda degli indirizzi, alle 14 -18 ore per gli Istituti professionali. Al tempo stesso vengono aumentate il numero della materie, per cui avremo molte materie con poche ore ciascuna: i saperi verranno così frantumati con la convinzione che possano essere scomposti e ricomposti come un puzzle (in questo senso opera anche il sistema dei crediti e debiti). La scuola, invece, deve essere caratterizzata da una didattica dai tempi distesi, attenta alla diversità dei tempi di apprendimento e che, soprattutto, ponga al centro la comprensione dei nessi logici, la visione d’insieme, lo sviluppo delle capacità critiche.
L’alternanza scuola - lavoro, anch’essa sperimentata questo anno in tre scuole della provincia di Lucca, è prevista per tutti gli studenti sia dei Licei che dell’istruzione e FP e determina, oltre ad un ulteriore riduzione del tempo scuola, la subordinazione della scuola all’ideologia dell’impresa.
La gerarchizzazione dei docenti è confermata con la figura del tutor anche alle Superiori, dal tutor per l’alternanza scuola lavoro, dai docenti eccellenti e i docenti funzionari previsti dall’art. 5 della L.53, dalla divisione dei docenti in 4 livelli prevista dal ddl sullo Stato giuridico degli insegnanti. La gerarchizzazione implica una drastica riduzione del pluralismo e della democrazia, perché il docente che vuol “far carriera” dovrà adeguarsi alle idee sui metodi e sui contenuti di chi dovrà valutarlo (DS, ispettori e colleghi). Ma anche il sistema nazionale di valutazione, con i test a cui dovranno sottoporsi tutte le scuole, determina una standardizzazione dell’insegnamento: i docenti non potranno più tener conto dei diversi tempi di apprendimento, non potranno fare scelte didattiche, ma dovranno adeguarsi ai test. In Gran Bretagna stipendi dei docenti e finanziamenti alle scuole dipendono dai risultati ai test, con l’effetto di produrre sia un impoverimento culturale che un’ansia di prestazione nei bambini dai 7 anni in su!
La filosofia complessiva della Riforma tende alla dequalificazione della scuola, alla sua aziendalizzazione con l’assunzione dei modelli organizzativi tipici delle imprese, alla privatizzazione con il potenziamento del mercato dell’istruzione. Per tutti questi motivi la Riforma non è emendabile! Chiediamo pertanto l’abrogazione della Riforma e il ritiro di tutti i decreti.
Il 26 febbraio ore 16 Assemblea cittadina presso l’Auditorium “San Nicolao” a Lucca
IL 1° MARZO MANIFESTAZIONE di studenti, insegnanti, genitori e cittadini democratici CON CONCENTRAMENTO IN PIAZZA ..... ALLE ORE ...
Prime adesioni: Movimento studentesco lucchese, Assemblea spazi autogestiti, Ambiente e futuro, Cobas scuola, Confederazione Cobas, Giovani Comunisti, Mercatino dei libri usati (?), Rifondazione Comunista,




