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Ma i soldi dove sono?

Publie le giovedì 30 luglio 2009 par Open-Publishing
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L’8 aprile 2009 il Parlamento berlusconiano ha dato il via libera all’acquisto di 131 caccia bombardieri F-35 che ci costeranno ben 15 miliardi di euro. Il beneficiario e’ il governo americano e questa spesa assurda e’ un favore che B fa a Obama per averne l’appoggio. Da notare la fretta per acquistare aerei per bombe atomiche messi in vendita prim’ancora che i test di volo fossero pronti, tanto che la Corte dei Conti americana ha espresso pesanti perplessita’, mentre la nostra non puo’ dire nulla perche’ con un blitz della maggioranza B le ha tolto il suo potere fondamentale che e’ di valutare se le spese previste dal Governo sono sostenibili e se le leggi hanno copertura finanziaria.

Dunque siamo nelle mani di un Governo che si e’ dato il potere di fare ogni sorta di legge e di spesa a totale arbitrio, quasi sempre imponendo decreti omnibus alla fiducia (ne ha fatti ben 23 in 15 mesi!), e che sta delegittimando via tutti gli organi di controllo previsti dalla Costituzione, nella totale abulia del paese.

Ora il Parlamento deve deliberare sul rifinanziamento delle missioni all’estero e i nodi vengono al pettine, non solo in Afghanistan dove abbiamo 3000 soldati (e ci spendiamo 1 miliardo di euro l’anno) ma anche in Libano (altri 3000 soldati che sembra prendano ognuno 10.000 euro al mese) e in Kossovo (altri 2.300 soldati), e appunto su questi fronti si e’ alzata la voce critica di Bossi che finge di volere il ritiro delle nostre truppe, vista l’inutilita’ della loro permanenza, il loro rischio permanente e il costo di questo inutile impegno, finge perche’ poi in pratica vota di tutto come sempre in cambio di minutaglie.

Su eventuali restrizioni di spese belliche il no del Pdl e’ unanime e si associano persino il vacuo Franceschini e parte del Pd, dimenticando che La Russa ha trasformato la nostra fasulla “missione di pace” in decisa offensiva bellica, ed e’ abbastanza assurdo dire che i nostri “hanno subito un attacco dai terroristi” quando sono invasori in terra straniera, contro l’art. 1 della Costituzione e contro il dichiarato intento di Obama di chiudere questo fronte fallimentare.

L’articolo 1 della Costituzione che vieta all’Italia azioni belliche offensive fu fatto a pezzi da D’Alema quando, a capo di un Governo mai eletto, decise di attaccare il Kossovo e da allora la posizione sulla guerra del Pd e’ stata sempre in contrasto con la Costituzione e adesso il Pd non puo’ rinnegarla.

Prodi decise l’enorme spesa in armi di 23 miliardi. Questa spesa ha sempre favorito sia il Governo americano che la Finmeccanica, industria che solitamente si accresce meccanizzandosi ulteriormente e dunque licenziando personale, ma in cui, per una legge davvero assurda, il Ministro del Tesoro e’ socio di maggioranza e possiede un terzo delle azioni, configurando un chiaro conflitto di interessi, perche’, se il Ministro del Tesoro e’ azionista in armi, sara’ sollecitato piu’ a fare guerre che a negoziare paci.

Noi spendiamo ogni anno 40,6 miliardi di dollari in armi, siamo l’8° paese del mondo in spese belliche, 689 dollari per ogni italiano, superiamo persino la Germania (568 dollari), la Russia (413) e il Giappone (361). Spendiamo in armi 40.6 miliardi di dollari contro i 30 miliardi della gigantesca India o i 38 della ricchissima Arabia saudita!

Ma il problema e’ che noi possiamo essere anche uno dei primi paesi del mondo impegnati in guerre e La Russa puo’ fare il vanesio di fronte a Obama ma i soldi mancano e le casse dello Stato sono vuote.
B si e’ mangiato anche l’avanzo primario, il saldo strategico che costituisce il fattore principale di contenimento del debito pubblico, il famoso tesoretto che Prodi aveva realizzato in soli due anni riducendo le spese, che nel 2006 era dello 0,6% e nel 2007 del 3,5% del Pil.

Col primo Governo (20 mesi) Prodi lascio’ un avanzo primario di 56 miliardi, col 2° (11 mesi) aveva recuperato 40 miliardi e si avviava verso l’azzeramento del debito che prevedeva verso il 2010, ma ogni volta Prodi e’ stato stroncato dai suoi stessi alleati e dopo di lui la finanza allegra e creativa di Tremonti ha ripreso a correre la cavallina, cosi’ che oggi dopo solo 15 mesi di Governo B il debito pubblico e’ salito gia’ dai 1472 miliardi di euro di fine 2007 ai 1.752 miliardi attuali, mentre sono calate del 5,3% le entrate fiscali. Non solo non e’ stato realizzato nessun avanzo primario ma la politica sciagurata di Tremonti ha fatto aumentare in un anno il deficit e non si puo’ dare la colpa solo alla crisi, il merito e’ del lassismo fiscale di B.

Del resto e’ stato proprio il suo atteggiamento licenzioso sulle tasse che gli ha fatto vincere le elezioni, dopo di che nel paese c’e’ stata una vera corsa all’evasione, evento suicida per qualsiasi Governo perche’ porta un paese alla paralisi, ma evidentemente a B interessa molto di piu’ reggere al potere qualche anno in piu’ che evitare che lo Stato vada in malora, e troppi italiani sono cosi’ egoisti e ciechi da credere piu’ importante il proprio vantaggio personale che il futuro dell’Italia. Sono come gli occupanti di una barca che trovano piacere dalla singola falla, senza pensare che con troppe falle alla fine la barca affondera’ tirandoli giu’ tutti.

Se al lassismo fiscale ci aggiungiamo la corruzione dei governanti e della pubblica amministrazione a cui ogni partito ha contribuito a piene mani e l’indebolimento progressivo degli organi di controllo e della magistratura possiamo a mala pena farci un’idea del disastro dominante.

In questo paese c’e’ stata da parte dei partiti, e non solo da parte del Pdl, una vera corsa alla barbarie civica in cui ognuno si e’ comportato come un bambino egoista e viziato, dominato solo degli istinti di razzia e accaparramento e vaffanculo il resto. Cosi’ siamo arrivati ad essere il paese che ha il debito pubblico piu’ alto del mondo mentre i suoi cittadini se ne fregano se i conti pubblici vanno in malora e credono alle fandonie di un clown col beneplacito di una Chiesa cosi’ ottusa a svendere la primogenitura per un piatto di lenticchie.

Ovviamente Tremonti si e’ affrettato ogni volta a negare l’avanzo di bilancio e ora e’ arrivato a negare, insieme a B, addirittura gli indicatori economici internazionali e quelli di Bankitalia o Istat. Su tutto e’ stato steso un velo di illusione. Viviamo nel velo di Maia e scambiamo ormai per Vangelo la verita’ dei tg, che ci dicono che la nave va mentre affonda e ci cantano le canzoni di Apicella e i record del Cavaliere mentre la crisi (negata) ci attanaglia.

Dunque grazie a questi cantori del falso siamo in rosso profondo e il deficit corre, mentre ci parlano di orge e veline e il premier fa i suoi show ridicoli, acclamato dagli sciocchi e dai falsi furbi, cloni, Confindustria e mafia in testa.

A nulla e’ servito che entrambi i governi di Prodi realizzassero un’inversione di tendenza del debito e un inizio di risanamento del bilancio, hanno brillato molto di piu’ le promesse di B di ridurre le tasse (che invece sono aumentate) o di togliere il bollo (che non e’ stato mai tolto) o di ridurre l’ICI (ma a spese dei fondi del Sud), mentre si regalava a piene mani alla criminalita’ organizzata e si svendeva il paese a forze regressive o corrotte.

Oggi la politica scellerata del Governo fa calare il gettito fiscale con premi all’evasione e depenalizzazione ai reati finanziari, mentre i capitali neri o sporchi sono favoriti da un condono fiscale che permette il rientro senza pagar tasse o pegno e col ridicolissimo versamento “anonimo” dell’1%.

E’ chiaro che di questo passo, aumentando le spese e diminuendo le entrate, lo Stato e’ avviato alla bancarotta fraudolenta, con la maggioranza degli italiani che non capisce nemmeno quel che accade per ignoranza finanziaria e inganno doloso dei media distorti e comprati.

Nel contempo aumentano le spese del carrozzone pubblico, non si applica nessuna restrizione economica, ne’ alla zavorra di Province o enti, ne’ agli stipendi di alti magistrati e parlamentari, ne’ alle consulenze fasulle che si mangiano ormai cifre esorbitanti, ne’ alla paralizzata PA (15 mesi di Calderoli, Ministro per la semplificazione normativa non hanno prodotto alcuno snellimento burocratico), ne’ alle spese folli delle Regioni a Statuto Speciale, come la Sicilia che si danno stipendi favolosi, col silenzio assenso della Lega che per motivi elettorali si e’ guardata bene dal regolarle, o l’Alto Adige e la Val d’Aosta, dal largo e costoso benessere, mentre in Sardegna Soru viene estromesso per i suoi vincoli ambientali e i sardi mostrano di preferirgli il figlio del commercialista di B che promette lottizzazione selvagge e si portano avanti coi roghi, provando come la vocazione dell’isola stia nel suicidio ambientale e nel parassitismo vocazionale.

Ma le spese dello Stato non cercano economie soprattutto sull’inutile fronte bellico dove sempre piu’ ci si chiede cosa ci stiamo a fare e che si mangia fiori di miliardi soprattutto ora con le spese incaute volute da La Russa.

Mentre questo bailamme da terzo mondo aumenta, saltano agli occhi come cocenti insulti la chiusura dell’inchiesta di De Magistris sui 20 miliardi rubati dai fondi europei in Calabria, i 98 miliardi imboscati al Fisco dai gestori delle lotterie e condonati e le leggi e leggine infiltrate negli smisurati decreti omnibus di B per depenalizzare i ladri di Stato e salvaguardare i patrimoni illeciti a spese delle casse pubbliche.

Ci aggiungiamo il buco nero di Catania (la sciagurata amministrazione di Scapagnini, medico prediletto di B ha lasciato un debito di 900 milioni) e adesso la conversioni della missione di pace afgana in missione di guerra. Non stiamo nemmeno a parlare del ponte di Messina o delle 5 centrali nucleari o della ricostruzione dell’Aquila che appartengono alle illusioni di ordine superiore.

In questo contesto di malgoverno arrivano su un premier ammaccato dai recenti scandali sessuali due problemi: Raffaele Lombardo (Movimento autonomista siciliano) prima scioglie la giunta, poi minaccia di smarcarsi dal Governo. Ha solo 8 deputati ma e’ un segno che si aggiunge all’astensione siciliana alle europee. Micciche’, sottosegretario alla presidenza con delega sul Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), minaccia di fondare con Lombardo il Partito del Sud. La Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente, chiede cambiamenti al decreto fiscale in materia di deleghe ambientali sulle centrali energetiche e si avvicina a Micciche’.

Dietro questa deriva: il taglio deciso da Tremonti dei fondi FAS.
Tremonti ha saccheggiato i fondi regionali, tagliando in 6 mesi 13 miliardi alle Regioni e per ogni spesa straordinaria ha fatto ricorso al Fas, Fondo per le aree sottoutilizzate, mandando a carte 48 o rischio le politiche del Mezzogiorno e usando i Fas stessi per la spesa corrente.

Le Regioni, soprattutto quelle del Sud (a cui spetta l´85% del Fas) sono gia’ sul piede di guerra. I tagli al Fas sono stati operati senza alcun consulto con le Regioni. In Sicilia questi tagli danneggiano il gioco delle clientele su cui si fonda il consenso. Per la faccia essi riguarderebbero strade, infrastrutture, rifiuti, scuole, asili nido, assistenza domiciliare agli anziani. Nella sostanza pagano la fitta rete di cliente economiche che costituisce lo zoccolo duro del voto a B.

Ma Tremonti ha derubato i Fas di 11 miliardi pagandoci di tutto, anche le multe per le quote latte degli inadempienti produttori del nord, come la recente manovra triennale (7,7 miliardi), i rifiuti in Campania e in altre citta’ (700 milioni), il regalo dell’ICI (2 miliardi), il deficit di Roma (500 milioni), quello di Catania (140 milioni)…

E questo alla Sicilia non sta bene.

Consideriamo anche che, sulla promessa di quei fondi, ci sono amministrazioni che hanno gia’ iniziato lavori che non potranno ne’ finire ne’ pagare.

B e’ dunque tra due fuochi, il separatismo di Lombardo al Sud, il secessionismo di Bossi al Nord. Quest’ultimo pero’ e’ come un fuoco di paglia sempre agitato e subito spento, che da’ bagliori che si soddisfano facilmente. Bastano due ronde e una classe differenziale per i figli dei migranti e la Lega e’ a posto.

Oggi Bossi finge di protestare per le missioni militari e chiede il ritiro delle forze italiane dal fronte afgano ma sono chiacchiere. Dovremmo chiedergli dove era la Lega ogni volta che il rifinanziamento alla guerra passava anche con i suoi voti o quando La Russa ha deciso l’acquisto dei 131 cacciabombardieri o quando B ha tolto alla Corte dei Conti il diritto di sindacare le spese del Governo.

Ma in fondo la moneta per pagare la Lega costa poco: una nuova concessione che soddisfi la sua xenofobia e la sua barbarie. Se mettessimo su una colonna le concessioni fatte all’odio della Lega contro gli stranieri e dall’altra il potere smisurato che la Lega ha dato a B con i suoi voti, resteremo sbalorditi dalla stoltezza del patto, la Lega ci ha perso come una idiota, ma questo i poveri leghisti non lo sanno.

E dobbiamo sentire anche uno come Cota dire parole in libertà contro il Pd sull’immondo pacchetto anti-crisi, e che “l’opposizione vota pregiudizialmente senza entrare nel merito”, quando con i voti della Lega e’ passato il 3° delinquenzialeo regalo ai capitali neri di mafia, narcotraffico e grandi evasori.

Eppure anche Cota dovrebbe sapere benissimo che il pacchetto anticrisi, oltre ad essere un regalo alla mafia, alla camorra e alla criminialita’ finanziaria, svuotera’ ancora di piu’ le casse dello Stato.

E questo quando solo dalle casse dei Comuni mancano 35 miliardi e non si vedono da nessuna parte i fondi per le mega-opere che B promette. Chi e’ dunque che vota pregiudizialmente senza nemmeno valutare la sostanza di cio’ che vota?

Ora B promette il ripristino dei fondi Fas ma la coperta e’ corta e il grande ingannatore ha un bel correre di qua e di la’ per presenziare a colpi di sorrisi e declamare record che nessuno vede.

I politici hanno saccheggiato i Fondi Europei e ora il Pdl saccheggia i fondi Fas nella rivolta delle Regioni.

Ma siccome i soldi sono l’unico collante che tiene insieme questa compagine dispersa, le crepe nel Pdl aumentano.

Il fatto e’ che sul piano delle spese chi fa tutto e’ Tremonti e per il leghista Tremonti il Sud si puo’ tranquillamente affossare per il bene della Padania. B corre qua e la’ come un guitto in disuso che deve rispolverare la sua popolarita’ e mentre la vecchia starlette si da’ da fare con barzellette e denti in fuori, Tremonti e Bossi mandano a picco il paese.

da Masada 960

http://www.masadaweborg

Messaggi

  • Cara Viviana, per amore della precisione occorre dire che l’acquisto degli F35 era già stato deciso dal precedente governo Prodi !!

    Come vedi nella sostanza non cambia niente , ls differenza sta solo nel fatto che il centrosinistra quando governa usa più vaselina !!

    MaxVinella

  • L’F35 è un tale fallimento che persino l’aviazione americana non lo vuole più!

  • Cara Viviana hai fatto una disamina perfetta, fa capire come gli italiani si sono completamente rincoglioniti e non solo sulle cazzate delle "missioni di pace". Mi preoccupa e mi fa male che gli italiani continuano a dormire e fare sonni tranquilli, mentre ci stanno togliendo non solo la dignità ma anche la nostra anima. Ma che ca**o ci devono fare ancora per avere un pochino di orgoglio?!?...
    Comunque complimenti ancora per il tuo coraggio e la passione che hai nonostante tutto.