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Ma perché B vuole con tanto accannimento la separazione delle carriere?
Publie le martedì 3 novembre 2009 par Open-Publishing3 commenti
Ma perché B vuole con tanto accacimento la separazione delle carriere?
Non è solo un problema tecnico se la chiede da 15 anni. Intanto non è vero che PM e giudice fanno due mestieri diversi. Il Pm riceve le denunce, raccoglie le prove aiutato dalla polizia, fa interrogatori ecc. Se si convince che l’indagato è colpevole va avanti, sennò archivia l’inchiesta. Nel 1° caso lo rimanda al giudice che decide se rinviarlo a giudizio o no. Anche il giudice esamina le prove, ne chiede altre, fa interrogatori e valuta se procedere o no. Le operazioni sono le stesse. In più, il giudice, al termine del processo, se le prove risultano valide, emette la sentenza.
Non ci sono differenze.
Il Pm se è convinto della colpevolezza, la sosterrà al processo a nome dello Stato, se arrivano prove che lo convincano dell’innocenza sosterrà l’innocenza. Cerca la verità e lo fa a nome dello Stato.
Fanno lo stesso lavoro e non c’è niente di strano se alcuni Pm diventino giudici.
Alcuni dicono che, se Pm e giudice appartengono alla stessa carriera, possono essere più amici di quanto il giudice lo sia con un avvocato, ma non è vero perché c’è anche rivalità. Il giudice Tinti dice che nella sua carriera ha combattuto più coi giudici che con gli avvocati. Perché non separare allora anche di 1°grado e di cassazione?
Vediamo i veri motivi dell’accanimento di B. Il Pdl è il partito degli avvocati, il Pd dei giudici. Separando le carriere vuol limitare i poteri del Pm di trovare la verità e B non vuole che indaghi a 360°, agisca d’ufficio o cerchi la verità. Vuole due avvocati alla pari, dell’accusa e della difesa. Ma un avvocato non cerca la verità, difende un cliente. Se vuole dimostrare che è innocente, le prove della sua colpa le scarterà. Purtroppo in USA funziona così. Il Pm si chiama Procuratore Distrettuale e c’è una giuria di incompetenti che decide in base a sensazioni, che si trova davanti due avvocati, uno per l’accusa e uno per la difesa, e è convinta dal più bravo (e più pagato). Ma gli avvocati sostengono tesi, non cercano la verità. E B ha il partito degli avvocati, può pagare i migliori, odia i giudici e vuole portarli al rango di avvocati.
In USA le carceri sono piene di innocenti e non ci sono i 3 gradi di appello. Il povero che non può permettersi un avvocato bravo soccombe. I poveri devono pagare chi cerca le prove della loro innocenza, se non possono nessuno lo aiuta. Spesso sono condannati solo in quanto poveri.
B vuole un avvocato che sostiene l’accusa e uno che sostiene la difesa, non un Pm indipendente ma due avvocati che difendono clienti, tra cui vince il più bravo e più pagato.
Oggi in Italia abbiamo già istituzioni che dovrebbero difendere il cittadino e difendono invece gli interessi del premier. L’Avvocatura dello Stato ha difeso il Lodo Alfano davanti alla Consulta dicendo “ Il Lodo Alfano deve passare sennò B deve dimettersi e sarà un danno per il paese!”
Creare due avvocati alla pari assolverebbe tutti i ricchi, specie uno come B. I processi ai ricchi diventerebbero tutti politici e finirebbero in tante assoluzioni. Non ci sarebbe nulla di più iniquo.
In Francia funziona così e ci sono Pm che si dimettono per non seguire chiari ordini politici di assoluzione di colpevoli o condanna di innocenti per ordine del Governo.
Con B gli abusi sarebbero sicuri. Il principio fondamentale della separazione dei poteri va difeso. E che D’Alema nella bicamerale abbia tentato di eliminarlo d’accordo con B è infame. Ora tutto ricomincia. D’Alema tira di nuovo le fila e B ci riprova, distorcendo la nostra Costituzione che è una delle migliori del mondo.
La giustizia italiana non è allo sfascio perché non c’è la separazione delle carriere, ma perché hanno cambiato le leggi in modo da bloccare i processi e liberare i colpevoli.
masadaweb.org
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1. Ma perché B vuole con tanto accannimento la separazione delle carriere?, 3 novembre 2009, 13:42
Non è proprio così come descritto. A mio parere la separazione delle carriere è vista solo in funzione di un’irregimentazione dei PM ( come in Francia) in maniera da usare il potere giudiziario in funzione politica per colpire gli avversari( come sta facendo con giornali e televisioni) e perseguire solo i "ladri di polli"( magari marocchini o zingari) tacendo dei reati finanziari o contro la pubblica amministrazione.E’ chiaro infatti che, anche avendo una magistratura autonoma, se i reati non arrivano alla loro attenzione non vi saranno sentenze. Quindi non credo che con la separazione delle carriere si miri a diminuire i poteri di indagine dei PM ma, al contrario, di aumentarli. In pratica B. vuole una superpolizia al servizio del governo (cioè lui) non del cittadino.
Per quanto riguarda il sistema americano si vede che non lo conosci molto bene in quanto non è vero che gli appelli sono meno di tre ma, tra corti, distrettuali, statali, federali e Suprema Corte gli appelli sono in pratica infiniti e ci sono casi di persone con casi anomali che ne hanno fatto più di venti con risultati ambigui ed altalenanti.Questo senza contare che si può fare ricorso direttamente al Governatore ed al Presidente al termine della trafila giudiziaria ma ci vogliono i soldi, tantissimi soldi. Non è poi vero che la causa viene decisa da una giuria di incompetenti in quanto i casi che vanno ad una giuria sono un’infima minoranza dei casi (nonostante nei film sembri il contrario). Piuttosto i problemi del sistema americano sono altri: oltre al fatto dei costi enormi per chi vuole avvocati bravi o almeno decenti, c’è la mancanza di aule giudiziarie per cui molti processi vengono tenuti in camere di albergo fittate a giornata, il fatto che gli avvocati d’ufficio sono pessimi ( alcuni si addormentano in udienza e non conoscono quasi mai la causa), i giudici sono nella maggioranza degli stati di nomina politica per cui vengono scelti tra la cerchia dei finanziatori o amici del governatore ( ci sono moltissimi magistrati laureati in filosofia o storia e persino in medicina)con conoscenza assai approssimative della legge. Poi è chiaro che le cose siano un pò diverse da stato a stato ma in generale il sistema fa acqua un pò da tutte le parti e gli stessi avvocati americani se ne lamentano tanto. Michele
1. Ma perché B vuole con tanto accannimento la separazione delle carriere?, 3 novembre 2009, 15:36, di viviana
Caro Michele, non ho fatto che semplificare e riassumere l’argomentazione del Giudice Bruno Tinti, Procuratore aggiunto presso la Procura di Torino, autore del famoso "Toghe rotte".
Puoi leggere da te uno dei suoi articoli http://togherotte.ilcannocchiale.it/post/2338959.html. Credo che lui ne sappia più di me e di te.
cai saluti
viviana
2. Ma perché B vuole con tanto accannimento la separazione delle carriere?, 3 novembre 2009, 21:42
Quella del giudice Tinti, se pur autorevole, è pur sempre un’opinione e comunque non mi sembra che siamo in totale disaccordo. Entrambi riteniamo la separazione delle carriere una disgrazia per il funzionamento della giustizia, già martoriata da una continua opera di delegittimazione, e della democrazia stessa che si basa su di una separazione dei poteri. Lui vede uno svuotamento delle funzioni ed io un potenziamento ma entrambi vediamo il pericolo di una subordinazione della funzione inquisitrice alle ubbie del potere politico.Sul processo americano è stato molto generico ma su una cosa ha perfettamente ragione: è una giustizia da ricchi. Negli S.U. un avvocato appena appena decente prende 100- 150 dollari l’ora (ma ce ne sono da 2000 dollari l’ora) e non ti puoi mettere a discutere se lui afferma che dalla tale ora alla tal’altra ora ha pensato intensamente a te e solo a te per cui devi pagare la fattura senza discussioni. Il sistema giudiziario poi è semplicemente pazzesco tra decine di corti in competizione spesso senza una competenza territoriale o per materia specifica per cui districarsi è abbastanza difficile. Il loro giudizi poi spesso non si basano sulla legge ma sui precedenti giudiziari secondo il sistema della common law tipicamente anglosassone per cui in udienza alle volte si citano precedenti di 30 o 40 anni prima ( e questa è una delle ragioni per cui non si ritiene necessario essere laureati in legge per fare il giudice).Certo ci sono gli avvocati di ufficio come in tutti i paesi civili ma spesso sono dei neolaureati in legge che vogliono fare un pò di pratica ed oltre che demotivati sono spesso incompetenti come dimostrano centinaia e centinaia di cause sottoposte a revisione da avvocati che lavorano per organizzazioni per i diritti civili. Comunque non è in discussione il sistema americano per cui mi sembra inutile dilungarci. Posso solo dirti che ho partecipato a vari congressi in America e la risposta tipica degli avvocati americani quando gli chiedi del loro sistema è:CRAAAZYYY!MICHELE