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Makfire BEQIRI vive a in Kosovo...

Publie le martedì 4 luglio 2006 par Open-Publishing

Ha 27 anni e soffre di Purpura trombocitopenica idiopatica , una malattia che non può essere curata sul posto e che, secondo i medici della KFOR (forza multinazionale) che la seguono all’ospedale di pristina, la mette in pericolo di vita. Bisognerebbe mandare con urgenza Makfire in un buon ospedale all’estero.

Uno dei sintomi della malattia sono emorragie a ripetisione e il sangue che non si rinnova. Ogni due mesi, Makfire subisce delle trasfusioni per mantenrla in vita. Secondo i medici, il suo sistema immunitario è a rischio.

La cosa da farsi sarebbero, prima di tutto, esami citologici del midollo osseo per determinare se la causa è genetica o legata ad un cattivo funzionamento della milza.
Secondo il risultato delle analisi, che non possono essere effettuate in Kossovo, a Makfire dovrà essere asportata la milza, o dovrà beneficiare di un trapianto di midollo osseo.

Ecco la procedura per curare un malato del Kossovo all’estero : Il visto è rilasciato nel momento in cui le spese mediche, stabilite in base ad un prventivo, sono pagate tramite bonifoco bancario dell’ospedale che accoglie il paziente. In questo caso, le spese sono particolrmente elevate. A volte ilo Ministero della Sanità del Kossovo partecipa alle spese, ma è raro e la partecipazione riguarda soprattutto a bambini. Attualmente bisogna aspettare due anni !

I medici affermano : « Non pensateci neppure » E le ONG internazionali hallo lasciato il Kossovo o si dedicano alla ricostruzione.

La famiglia di Makfire vive sulla pensione di suo suocero : 50€ al mese. Il marito di Makfire e i suoi due fratelli lavoravano all’Estero (Germania, Svizzera e Svezia) ma sono stati rimandati in Kossovo col pretesto che la situazione politica è in via di normalizzazione grazie alla presenza dell’ONU.

La verità è che, dal 1999, la tensione è talmente forte tra albanesi e serbi che nessuno attraversa il ponte che li divide mentre dovrebbe collegare le due parti della città di Mitrovica. Ci sono morti praticamente ogni settimana.

La KFOR ha dovuto installare un ospedale da campo in un’officina abbandonata perché il direttore dell’unico ospedale di Mitrovica è un serbo della fazione più nazionalista e più dura del Kossovo e rifiuta di curare pazienti albanesi.

Si pone quindi la domanda : esiste una struttura che potrebbe farsi carico delle cure di cui Makfire ha bisogno ?

Contatto: Baudouin Koenig

baldovino@free.fr