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Manifestazione autoconvocata contro la guerra e per libera informazione.
Publie le venerdì 18 settembre 2009 par Open-Publishing2 commenti
Sabato 19 settembre in piazza a Roma
Manifestazione autoconvocata per l’indipendenza e la libertà dell’informazione e per il ritiro delle truppe dal fronte di guerra in Afghanistan.
Appuntamento alle ore 16.00 a Piazza Navona
Cari compagni
sta crescendo la spinta per mantenere la manifestazione di sabato 19 settembre prevista per difendere la libertà di stampa e per estenderla al no alla guerra e per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan. La decisione della FNSI di revocare la manifestazione su pressione del PD ha incontrato una ondata di sdegno che sta crescendo (anche perchè ha pubblicamente demolito e mortificato ogni discorso sulla autonomia dei giornalisti dalla politica). E’ nata così l’idea di una manifestazione autoconvocata con appuntamento alle ore 16.00 a Piazza Navona.
Fate circolare questo appuntamento
tutti in piazza sabato 19 settembre, ore 16.00 a piazza Navona
Messaggi
1. Manifestazione autoconvocata contro la guerra e per libera informazione., 19 settembre 2009, 01:55, di Nando
VI PREGO COMPAGNI TUTTI N PIAZZA NAVONA SABATO A DISPETTO DEL PD.CONTRO LA GUERRA E IL RITIRO DELLE TRUPPE DALL’ AFGKANISTAN E PER LA LIBERTà DI STAMPA!!!NON SOPPORTIAMO PIù L’IPOCRISIA DEL PD VENDUTO COMPLETAMENTE AI POTERI FORTI VEDI VATICANO, POLITICA AMERICANA, PALAZZINARI, MULTINAZIONALI ECC. ECC. A NOI CI BASTA GIà LO SCHIFO DEL GOVERNO DI BERLUSK, SACCONI, BRUNETTA, LA RUSSA...SIAMO STUFI E SIAMO SICURI CHE SIAMO IN MOLTI A PENSARLA COSI. DIMOSTRIAMOLO COMPATTI E IN MODO CIVILE E PACIFICO SENZA CADERE NELLA SOLITA STRATEGIA DELLA TENSIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
2. Manifestazione autoconvocata contro la guerra e per libera informazione., 19 settembre 2009, 13:29
La libertà d’informazione non può aspettare! Radio Città Aperta in piazza
contro la guerra e per la libertà di stampa
Dopo una rapida consultazione con alcune testate della sinistra abbiamo
deciso assieme ad altri organi d’informazione di manifestare oggi in
piazza Navona, a partire dalle 16.
Manifesteremo per la libertà di stampa, di espressione e di
manifestazione del pensiero, attaccate e di fatto sospese da forze
politiche reazionarie e da lobby economiche egemoni nei diversi
schieramenti parlamentari.
Ma oggi chi manifesta a difesa della libera informazione non può non
mobilitarsi anche contro la guerra e quindi contro l’occupazione
militare dell’Afganistan da parte della Nato e del nostro esercito.
La guerra che produce lutti e sofferenze nei paesi occupati e martoriati;
la guerra che in casa nostra intruppa la stragrande maggioranza dei
mezzi di comunicazione e li trasforma in una macchina di propaganda al
servizio di un sistema politico che in maniera trasversale continua a
sostenere la necessità dell’intervento militare a Kabul.
Non possiamo non scendere in piazza, da operatori dell’informazione, nel
momento in cui i media descrivono, in nome del lutto e del cordoglio per
i sei militari morti nell’attacco di giovedì, una Italia schierata
compattamente a sostegno di quelli che vengono descritti come i ’nostri
ragazzi’. Quest’Italia messa in scena da giornali e tv non è che una
finzione, come dimostrano per l’ennesima volta sondaggi e inchieste che
nonostante la impressionante macchina di propaganda costantemente
all’opera continuano a registrare una maggioranza dell’opinione pubblica
contraria ad una missione militare che è sbagliata e illegale.
Saremo in piazza insieme ai nostri colleghi delle radio, dei giornali,
delle Tv e dei blog. Ma saremo in piazza soprattutto assieme a quei
lavoratori e a quei cittadini disposti a manifestare per una libertà
d’informazione che non sia mera difesa degli interessi della ’categoria’
dei giornalisti ma che invece possa diventare uno strumento in mano ai
settori attivi e sani della società per scardinare quei meccanismi di
controllo, di censura e di annichilimento delle coscienze che in tanti
denunciano da tempo.
Manifesteremo per un’informazione socialmente utile, al servizio di tutti
ma serva di nessuno!
La redazione di Radio Città Aperta - Roma