Home > Manifestazione conclusiva del Forum sociale di Atene: gruppi sedicenti (…)

Manifestazione conclusiva del Forum sociale di Atene: gruppi sedicenti anarchici attaccano il corteo e lo usano come scudo alle loro azioni

Publie le mercoledì 10 maggio 2006 par Open-Publishing

di Mariangela Casalucci

Ero alla testa del corteo ad Atene, subito dietro lo striscione del 4* Social Forum Europeo di Atene sabato pomeriggio.

Una manifestazione grande e partecipata, si parla di 100.000 persone di diversi paesi e politiche e pratiche politiche di riferimento.

Il corteo, in attesa di iniziare, aveva il solito spirito gioioso, con la voglia e il desiderio di essere insieme, con la musica altissima di Manu Chao dagli speaker messi ad ogni palo dagli organizzatori, qualche ballo e anche diciamolo qualche preoccupazione. Sapevamo che la polizia era schierata in massa che si parlava di possibili interventi dei sedicenti "black block", ma la compagna greca che ci aveva dato le informazioni la sera prima ci aveva comunicato che le delegazioni internazionali sarebbero state alla testa del corteo e non aveva espresso grandi preoccupazioni.

E’ stato chiesto, pochi minuti prima della partenza, a noi, un gruppo di italiane/i di Cobas, SinCobas, CGIL, Arci, Social Forum del Ponnte Genovese, Bellaciao, di passare alla testa del corteo cosa che abbiamo accettato anche pensando che ci sarebbero arrivati anche rappresentanze di delegazioni di altri paesi e greche.

A pochi minuti dalla partenza sono iniziati i problemi.
Gruppi non definibili anarchici perché per dirla con Bernocchi “gli si fa un complimento” hanno iniziato a concentrarsi alla testa del corteo utilizzando una tecnica già sperimentata in altre occasioni: mettersi ai margini o addirittura entrare nel corteo utilizzando le persone della marcia come scudo e da quelle posizioni condurre le loro azioni provocando la reazione della polizia che tirava lacrimogeni per disperderli. Solo la nostra attenzione, nonostante l’aria resa pesante dai lacrimogeni, nell’evitare di muoverci in prossimità delle strade laterali dove la polizia si trovava in massa ha evitato che succedesse il peggio.

Le compagne e i compagni in testa hanno fatto i cordoni per cercare di non farli entrare nel corteo, per evitare che si pensasse che fossero parte del corteo, per affermare che queste non sono le pratiche dei movimenti che si riconoscono nel variegato mondo dei social forum.

Questi gruppi hanno reagito violentemente nei confronti delle persone all’interno del corteo del social forum provocando anche 4 feriti di cui uno ricoverato in ospedale e hanno continuato nei loro attacchi, nelle loro violenze, nel loro parassitismo per tutta la durata della marcia concentrandosi sulla testa del corteo sottolineancdo in questo modo la loro precisa opposizione alle pratiche dei movimenti del Social Forum.

Noi abbiamo continuato ad andare avanti tra i lacrimogeni, gli attacchi e le violenze per dimostrare che questi metodi non possono e non devono continuare, che non ci sono connivenze tra i movimenti e chi spacca teste.