Home > Manifestazione contro la guerra a Washington e Roma - 27 gennaio 2007
Manifestazione contro la guerra a Washington e Roma - 27 gennaio 2007
Publie le sabato 27 gennaio 2007 par Open-Publishing1 commento

With the Capitol as a backdrop, demonstrators listen to the speakers during a protest against the war in Iraq on the National Mall on Saturday, Jan. 27, 2007, in Washington.
Mentre si insedia il nuovo Congresso degli Stati Uniti il 4 gennaio 2007, la grande coalizione "United for Peace and Justice" si mobilita per una manifestazione di massa non violenta a Washington, D.C. il 27 gennaio per porre fine all’occupazione dell’Irak.
“Il giorno delle elezioni gli elettori hanno dato un eccezionale ed inequivocabile mandato per la pace”, ha detto Leslie Cagan, coordinatrice nazionale dell’UFPJ. “Adesso è giunto il momento di agire. Come il nuovo Congresso comincia il suo lavoro, il 27 gennaio confluiremo da tutto il paese a Washington, D.C. per mandare un messaggio chiaro e forte al Congresso e all’amministrazione Bush: Il popolo si è espresso, adesso il Congresso deve agire. Mettete fine alla guerra in Irak - Ritirate subito le truppe!”
La manifestazione verrà seguita lunedì 29 gennaio dal "Lobby Day" alla Camera e al Senato, con delegazioni di cittadini che incontreranno i propri rappresentanti. United for Peace and Justice si sta impegnando per radunare persone provenienti da tutti i collegi distrettuali per esprimere sostegno a quei membri del Congresso che sono disposti a prendere immediatamente provvedimenti contro la guerra, convincere chi esita ad agire e protestare contro quelli che restano legati ad una politica fallimentare.
Più di 500 gruppi locali, regionali e nazionali che operano per la pace e la giustizia hanno già aderito alla manifestazione del 27 gennaio. Si stanno già mobilitando organizzazioni nazionali quali: Peace Action, Military Families Speak Out, Iraq Veterans Against the War, Gold Star Families for Peace, Veterans for Peace, U.S. Labor Against the War, il reverendo Jesse Jackson e the Rainbow/PUSH Coalition, the National Organization for Women, the American Friends Service Committee, CodePINK:Women for Peace, the American Arab Anti-Discrimination Committee, National Youth and Student Peace Coalition, e il partito dei verdi statunitense.
Per maggiori informazioni visita il sito
http://www.unitedforpeace.org
*United for Peace and Justice (UFPJ), con oltre 1.400 gruppi membri, è la più grande coalizione statunitense per la pace e la giustizia. Dalla sua fondazione, nell’ottobre del 2002, la UFPJ ha promosso centinaia di manifestazioni e proteste in tutto il paese, incluse le più grandi manifestazioni contro la guerra in Irak.

U.S. Citizens for Peace and Justice movement activists hold banners in front of Rome’s U.S. Embassy to Italy, Saturday, Jan. 27, 2007, to protest the presence of U.S. troops in Iraq and to demand that the newly elected congress refuse to fund the Bush administration wars. The number on the banner at right refers to the Iraqis who reportedly died since the start of the war in Iraq.
Tutti gli Articoli & Foto al Link:
http://www.edoneo.org/Convention.html
Messaggi
1. Manifestazione contro la guerra a Washington e Roma - 27 gennaio 2007, 28 gennaio 2007, 11:58
IRAQ: 20.000 MANIFESTANO A WASHINGTON CONTRO LA GUERRA
(AGI) - Washington, 27 gen. - Almeno 20.000 persone hanno manifestato oggi a Washington contro la guerra in Iraq. Tra i dimostranti molti militanti storici delle campagne pacifiste - come Jane Fonda, Sean Penn, Susan Sarandon, Danny Glover e il reverendo Jessie Jackson - e madri di soldati morti in questa guerra. "Non parlo a una manifestazione pacifista da 34 anni, ma il silenzio non e’ piu’ una scelta", ha detto l’attrice Jane Fonda, la cui visita ad Hanoi nel 1962, in piena guerra del Vietnam, fu aspramente criticata in patria. Sotto la collina del Campidoglio i dimostranti hanno scandito slogan come "riportate subito i militari a casa" e striscioni di critica alla decisione di Bush di inviare rinforzi in Iraq. L’obiettivo dei dimostranti e’ fare pressioni sul Congresso, ora a maggioranza democratica, affinche’ riduca i fondi per la campagna irachena, a partire dagli ulteriori 21.500 soldati che il presidente George W. Bush intende inviare nel Paese. Il Senato ai primi di febbraio sara’ chiamato a votare una risoluzione -non vincolante per la Casa Bianca- contraria all’invio dei rinforzi, che e’ gia’ stata approvata dalla commissione Esteri della stesso ramo del Congresso.
Particolarmente duro e’ stato l’intervento dell’attore Sean Penn, da sempre impegnato contro la guerra: "I nostri connazionali stanno morendo mentre noi siamo qui oggi e noi faremo pressione fino a quando la risoluzione non diventera’ vincolante, i fondi saranno bloccati e le truppe saranno tornate a casa" Il reverendo Jackson ha esortato a "tenere in vita la speranza" a dire "basta nuovi morti" e a "riportare le truppe a casa". La protesta e’ stata organizzata da ’United for Justice with Peace’ (Ujp), un network pacifista che riunisce quasi 1.300 gruppi. Il portavoce dell’organizzazione Hany Khalil ha spiegato che non si e’ trattato di un’iniziativa per sensibilizzare Bush -perche’ la sua amministrazione "non si cura di cio’ che pensa il popolo americano"- ma il Congresso che ha "il potere di porre fine a questa guerra...ha il potere del denaro".