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Marina Petrella : firmate la petitione di sostegno qui
Care/i Compagne/i
Marina Petrella è stata arrestata ieri vicino a Parigi. Si trova ormai
in carcere a Versailles in attesa di procedimento di estradizione. La
macchina giudiziaria contro i rifugiati politici italiani in Francia
riprende una volta di più il suo corso di meccanismo cieco e spietato.
Schiacciando, nel caso specifico, come « danno collaterale »,
l’esistenza dei famigliari di Marina, fra i quali, in particolare, di
una delle sue figlie di solo dieci anni.
Proponiamo a tutti coloro che possono rendersi utili rapidamente di
partecipare a una riunione di lavoro – una prima presa di contatto per
sapere su chi poter contare e quello che c’è di più urgente da fare -
Domani, Giovedí 23 Agosto, alle ore 18 a :
CICP – 21 Ter rue Voltaire, 75020 Paris, Métro Rue des Boulets
Una riunione pubblica al fine di aprire una più ampia discussione
sulla mobilitazione da intraprendere a più lungo termine si terrà
dopodomani, Venerdi’ 24 Agosto alle 18 allo stesso indirizzo :
CICP – 21 ter rue Voltaire, 75020 Paris, Métro Rue des Boulets
Contando sulla vostra presenza domani e venerdí, un saluto a tutti
Oreste & Co
Messaggi
1. Marina Petrella, 24 agosto 2007, 11:49
Non potendo esseci di persona -come al solito- questo pomeriggio saro’ con voi con tutto il mio cuore e la mia testa. Perche’ le infamie devono finire e le stagioni possono essere definitivamente chiuse, politicamente chiuse. Ora e sempre!,
Gianluca Paciucci
1. Marina Petrella, 24 agosto 2007, 14:07
Sono stato compagno di classe per un anno di Marina Petrella, se non sbaglio nel 1973/74.
All’epoca, in una scuola ultra/rossa, non risultava una militante particolarmente attiva ... vagamente vicina ad un gruppo m-l ultraminoritario che si chiamava "Viva il Comunismo", gruppo pressochè assente in quella scuola, si può effettivamente dire che tale vicinanza fosse dovuta quasi esclusivamente al fatto che in quel gruppetto vi militasse il fratello Riccardo.
Con questo non voglio assolutamente affermare lo stereotipo facile facile per cui le militanti rivoluzionarie ( ed ancora di più quelle dei gruppi armati) fossero tali soltanto in quanto "mogli, fidanzate, sorelle di ..."
Marina la ricordo al contrario come una ragazza profondamente intelligente ed anche molto "gelosa" della propria autonomia decisionale ; voglio invece semplicemente dire che tre o quattro anni prima della sua scelta di militare nelle primissime B.R. romane, formate all’inizio pressochè esclusivamente da giovani provenienti dalla sezione di Cinecittà del citato gruppetto m-l, nulla poteva far presagire qualcosa del genere.
A dimostrazione di come in quegli anni infuocati spesso i mesi valessero anni ed anche di come le scelte, senza minimamente voler sminuire nulla, fossero spesso dovute a questioni casuali, di quartiere, di piccolo gruppo se non addirittura di generica comitiva o muretto, ed avessero molto spesso più carattere "esistenziale" che non strettamente politico.
Per quanto riguarda la posizione attuale di Marina, credo proprio che in Italia non sarà mai estradata ... le accuse da cui scaturisce l’ergastolo sono infatti fortemente generiche, si tratta sostanzialmente dell’allargamento, tipico della legislazione "emergenziale" ed anche del rifiuto da parte dei brigatisti di difendersi nel merito all’interno dei processi, all’intera comunità dei militanti dei reati specifici commessi dall’ Organizzazione.
E la magistratura francese, anche se almeno dal 2002 è saltata la cosiddetta "dottrina Mitterrand", ha già largamente dimostrato ( al di là delle vicende molto particolari di Battisti e Persichetti) di mantenere comunque una logica "garantista" nel merito dei processi in questo tipo di vicende.
Assurdo, ad esempio come ieri mi è capitato di sentire in un tg, che Marina possa essere stata condannata per l’uccisione a Primavalle, il mio quartiere, del commissario di P.S. Vinci.
Di quell’omicidio si sa praticamente tutto, gli esecutori materiali, tutti maschi, sono tutti rei confessi ... non risulta che Marina si sia mai occupata dell’attività brigatista a Roma Nord ( in cui c’è anche Primavalle) bensì appunto a Roma Sud ... e soprattutto quell’azione fu opera delle BR-Pcc e non del Partito Guerriglia al quale avevano aderito i fratelli Petrella dopo la scissione ....
Allora o il tg ha sparato notizie a caso o più probabilmente la storia dimostra come accuse e condanne ( soprattutto nella fase precedente la saga dei "pentiti") venissero messe in piedi in modo assai confusionario e facilone ....
In ogni caso, Marina Petrella non era affatto latitante a Parigi, aveva un regolare permesso di soggiorno in Francia, aveva regolare residenza e lavoro.
Ed anche questo è un dato che dai tg e dalla stampa di ieri non risulta affatto .... ed è indicativo comunque di quella che sembra più una operazione "politica" che non la cattura di un latitante ....
K.