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Mastella ha firmato ieri il decreto che condona gli illeciti
disciplinari commessi dagli agenti della polizia penitenziaria, fino a
tutto il 2 maggio 2006. Questo provvedimento, che ha un solo precedente
risalente al 1993, riguarda le infrazioni commesse per le quali non sia
stata ancora irrogata una sanzione definitiva e punite con le sanzioni
della censura, della pena pecuniaria e della deplorazione, secondo
quanto previsto dal decreto legislativo 30 ottobre 1992 e non interviene
sui comportamenti puniti, a norma di legge, con la sospensione o la
destituzione dal servizio.
http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/08ago1/0212indulto.htm
Indulto : prime scarcerazioni , alcune preoccupazioni
di Mauro W. Giannini
Prime scarcerazioni per gli esiti dell’indulto. Il ministro della
Giustizia Clemente Mastella ha reso noto che ieri si sono spalancate le
porte delle carceri per 2.666 detenuti. Sulla stampa vengono evidenziate
le rimessioni in liberta’ relative ad omicidi risalenti alla fine degli
anni ’80, le cui pene di oltre venti anni sono state ridotte dei tre
anni massimi previsti dalla legge approvata la scorsa settimana nei due
rami del parlamento.
Il ministro Mastella ha ricevuto nel suo ufficio di via Arenula la mamma
del tossicodipendente che con una lettera aperta aveva chiesto di
incontrare il Guardasigilli per manifestargli i propri timori per la
prevedibile scarcerazione del figlio. La signora e’ stata rassicurata
dal Ministro che ha dato indicazioni ai suoi collaboratori di fornire
alla donna tutta l’assistenza necessaria per le iniziative che la legge
le consente di intraprendere a tutela della sua persona.
Mastella ha firmato ieri il decreto che condona gli illeciti
disciplinari commessi dagli agenti della polizia penitenziaria, fino a
tutto il 2 maggio 2006. Questo provvedimento, che ha un solo precedente
risalente al 1993, riguarda le infrazioni commesse per le quali non sia
stata ancora irrogata una sanzione definitiva e punite con le sanzioni
della censura, della pena pecuniaria e della deplorazione, secondo
quanto previsto dal decreto legislativo 30 ottobre 1992 e non interviene
sui comportamenti puniti, a norma di legge, con la sospensione o la
destituzione dal servizio.
"La mia decisione ha sottolineato il ministro - nasce dalla
consapevolezza che il sovraffollamento delle carceri ha reso più
difficili le condizioni di lavoro degli agenti che quotidianamente
prestano la loro opera negli istituti di pena. Dopo l’approvazione
dell’indulto da parte del Parlamento, mi e’ sembrato giusto e importante
rivedere le sanzioni applicate alla polizia penitenziaria per le
condotte ritenute illecito disciplinare”.
Quanto all’emergenza indulto, il ministro della Giustizia ha dato
mandato a tutti e cinque i sottosegretari del suo dicastero di
presiedere una serie di riunioni, da tenersi nelle prefetture di Roma,
Milano, Torino, Napoli e Palermo, per pianificare gli interventi che si
renderanno necessari. Agli incontri sono stati invitati i rappresentanti
degli Enti locali, delle amministrazioni di Interni e Giustizia, del
Volontariato e i capi degli uffici giudiziari. Il Guardasigilli ha
chiesto che altrettante riunioni si tengano nei provveditorati
dell’amministrazione penitenziaria.
Ma la situazione e’ allarmante, per la Confederazione Sindacale Autonoma
di Polizia (CONSAP) maggiore sindacato autonomo della Polizia a Roma e
provincia, che effettuera’ domani un volantinaggio davanti a Questura di
Roma e Ministero dell’Interno con lo slogan "Romani rinunciate alla
vacanza!" (per tutelare i beni a casa, ndr). Un allarme che -
sottolineano gli interessato - "va in controtendenza all’ottimismo del
prefetto di Roma che parla di migliaia di poliziotti in più sulle
strade, che al sindacato risultano già riassorbiti in altri uffici che
non hanno competenze di controllo del territorio".
Dai primi di agosto - segnala il sindacato di polizia - sono tornati in
libertà a Roma e provincia circa 2000 detenuti, "compresi pericolosi
terroristi internazionali". Compiti aggiuntivi di controllo, per le
Forze dell’Ordine che verranno svolti in regime di riduzione del
personale, (turn over del 30% per le ferie), con un parco automezzi poco
più che fatiscente, (l’auto più nuova dell’intero parco della polizia
romana - rivela la Consap - è una Fiat marea immatricolata nel 2001 ed
ha già percorso quasi 100 mila chilometri).
"Potremmo dire che questo indulto non ci voleva - spiega il Segretario
Regionale della Consap del Lazio Palmerino Paniccia - ma in realtà il
problema è più complesso e le prospettive meno ottimistiche di quanto
auspicano le autorità provinciali della sicurezza. Da qui questa
protesta dove il provvedimento d’indulto rappresenta solo la critica
all’ultimo pezzo di un mosaico che sta annientando la sicurezza a Roma e
provincia".