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Metalmeccanici. Gianni Rinaldini annuncia il prossimo sciopero generale

Publie le lunedì 3 novembre 2008 par Open-Publishing

Metalmeccanici. Gianni Rinaldini annuncia il prossimo sciopero generale

di Francesco Mancuso

"La Fiom e’ con il movimento studentesco". Lo ribadisce più volte il segretario, Gianni Rinaldini, mentre apre la sua relazione ai delegati dell’assemblea nazionale di Roma richiamando la protesta di piazza degli studenti e condannando gli scontri di piazza Navona. "Noi, la Cgil, il popolo antifascista- spiega- siamo e saremo un argine insormontabile alle provocazioni che sono alimentate anche dalle dichiarazioni del ministro Maroni".

Il passo per l’annuncio dello sciopero generale dei metalmeccanici è breve. Sarà il 12 dicembre prossimo, con manifestazione nazionale a Roma, scatta immediata la standing ovation suggellando cosi’ la proclamazione della mobilitazione.
"E’ una crisi piu’ profonda di quella del 2002-2003. E non sara’ breve. E’ in arrivo una marea di cassa integrazione". Spiega Gianni Rinaldini, tratteggiando la grave situazione del paese dal palco dell’assemblea dei delegati. "E’ una vera emergenza sociale" prosegue puntando il dito contro gli interventi del governo per il salvataggio del sistema finanziario fatto con le risorse pubbliche "che corre il rischio di essere scaricato per intero sui precari e i lavoratori".
Per questo, per la Fiom, servono strumenti attenti al mondo del lavoro, a cominciare dall’estensione degli ammortizzatori sociali a tutto il lavoro dipendente e per tutti i tipi di contratto. "Non e’ possibile negare il futuro ai lavoratori.

Le risorse pubbliche utilizzate per le banche devono essere utilizzate anche per questo", aggiunge chiedendo inoltre l’eliminazione dei vincoli sui massimali per far tornare all’80% del salario la retribuzione in cassa integrazione.
E sul fronte fiscale il sindacato torna a bocciare la detassazione degli straordinari e dei premi di produttivita’ offerti dal governo: "E’ una beffa, una presa in giro", ammonisce ancora Rinaldini che chiede invece l’immediata detassazione della tredicesima per il biennio 2008-2009 in qualita’ di misura straordinaria mentre, strutturalmente, rivendica la restituzione del fiscal drag e la messa a punto di un "meccanismo automatico di definizione delle aliquote per impedire questa truffa non dichiarata". E ancora, sul fronte finanziario: "Un’aliquota del 40% sulle stock option che sono una truffa legalizzata e l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie al 20% perche’ quella attuale e’ indecorosa".

E sul piatto la Fiom mette anche la richiesta di "un aumento delle risorse per la cassa integrazione in deroga per i prossimi due anni".
Davanti all’emergenza il segretario della Cgil Guglielmo Epifani ritrova la compattezza con la Fiom e rivendica l’unita’ e la coesione all’interno del sindacato di Corso Italia. "Fiom e la Cgil sono la stessa cosa - ha detto il leader sindacale all’assemblea nazionale delegati della Fiom - senza annullare la dialettica staremo in campo con un disegno condiviso". Riferendosi infatti alla crisi in atto Epifani ha spiegato che da questi momenti non sempre si esce per il meglio, dunque abbiamo il dovere di stare in campo con un’idea alta di confederalita’". "Il sindacato confederale - ha aggiunto Epifani - non e’ un sindacato che non fa gli accordi, ma e’ un sindacato che ha un’idea e a questa resta attaccato, ha dei valori a cui resta affezionato".