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Mi sono così stancata di Berlusconi e della sua estetica del Male!
Vorrei scrivere di altro ma è un magnete negativo che attrae a sé tutti come fossero limatura di ferro e finché non sparirà dalla scena continuerà a fare così perché è così.
Casini lo dà già morto e sepolto, parla di un post Berlusconi, tattica utile. Bersani e D’Alema, invece, pensano a maneggi di mantenimento. E ciò è orribile. Orribile che si tenti di mantenere il Male, perché vuol dire che si sta dalla sua parte e ciò fa scadere tutto in poltiglia. Ma non vedo la crisi finale del Pd, la reazione morale dello zoccolo duro, come non vedo la crisi finale di B e la rivincita morale, finalmente, di chi ancora è riuscito a sostenerlo.
Le cose peggiori sono lunghe a morire e si perpetuano in dolorose agonie.
Mi ribello all’idea di essere ridotta a una limatura di ferro e che io, tutti, il mio paese intero si debba esistere solo in funzione di un solo uomo, chiunque sia. Ciò è illecito, immorale, doloroso, infernale, intollerabile.
Che dunque il muovo anno ci dia l’eclisse di Berlusconi! Non mi interessa come sparisce e preferirei che fosse in modo fisicamente indolore per non creare strascichi di martirio (ne abbiamo abbastanza di falsi martiri e di false vittime!). Che se ne vada di gran carriera nei suoi paradisi fiscali e godersi, finalemente in pace, gli ultimi anni della sua sciagurata vita! E, se è possibile, si porti dietro anche i Fede, i Vespa, i Minzolini, i Capezzoni, i Lupi, i Cota, i Bocchino, i Bondi, i Chicchitto, i De Gregorio, i Mastella e l’altra marmaglia cialtrona che gli fa da contorno!
Il Male, quando appare nella storia, quasi mai è gigantesco o glorioso. Più spesso è misero, meschino, grezzo, volgare, pazzoide, cafone.. ed è proprio qui la sua spaventosa capacità di attrazione.
Nel processo conoscitivo si dice che non si può insegnare a nessuno qualcosa che sia troppo lontana da lui sennò non lo interesserebbe, ognuno può fare un passo nella conoscenza solo partendo dal punto dove è. Lo stesso vale per le venerazioni o i fanatismi. L’icona che si venera deve essere a un passo dalla massa e se pesca nel torbido meglio, perché la parte torbida dell’umanità è enormemente maggiore di quella onesta e mirabile, e così, venerando B, uno non farà che innalzare se stesso, ripulire i suoi peccati, glorificare le sue parti basse, dare uno scudo fiscale alla propria coscienza illudendosi che il proprio peggio sia il meglio. La venerazione per B finisce per essere l’autovenerazione del buio che c’è dentro di noi spacciato per regale.
Messaggi
1. Mi sono stancata, 20 dicembre 2009, 13:55, di luana
ed infatti hai ragione! ci siamo tutte un po’ stancate di parlare o sentir parlare solo di quell’uomo come se tutto il mondo dovesse ruotare attorno a lui. Ogni giorno nei distretti industriali c’è una ditta che chiude, un gruppo di lavoratrici e lavoratori che fanno un picchetto, che occupano una fabbrica, altre ed altri salgono sui tetti di capannoni e/o uffici pubblici... sono decine ogni settimana questi casi e noi tutte/i si pensa a quell’omino rischiando di dimenticare le ricadute sociali delle sue E NON SOLO DELLE SUE politiche sociali (Bersani proprorrebbe qualcosa di diverso rispetto a Mr. Blair?!!)... si lasciano isolate queste forme d lotta disperata che si danno e si lascia così strada a derive da guerra tra poveri e via dicendo. Certo, siamo tutte consapevoli che l’ometto è un’urgeza democratica che riguarda l’abc della vita democratica in questo paese, certo siamo consapevoli che si fabbrica ed aggira le leggi a suo tornaconto... ma davvero non possiamo pensare al "fare politica" in maniera così "concentrata"... tanto che le opposizioni parlamentari e non (movimenti che nascono e muoiono ogni stagione contro di lui) sembrano esistere soltanto a partire dall’urgenza democratica dell’ometto dimenticando per strada le piccole ma disperte insorgenze sociali che pur si danno. Sono convinta dell’urgenza democratica... ma vi è pure un’urgenza sociale a cui "le alternative" all’arcoriano paiono non dar risposta credibile immediata e solidale. Abbiamo teutte (spero) ben presente come le politiche sociali dei laburisti inglesi o della carica di repressione attuata dall’attuale governo greco... ecco, una volta scomparso l’ometto, con i casini, i fini, i bersani ed i dipietro... si riproporranno tutte le questioni sociali che si stanno ignorando... ed i festeggiamenti per riconquistta democraticità lascieranno presto spazio a nuove ventate demagogiche a nuove derive securitarie a repressione e via dicendo...