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Milano, apre Cuore Nero la polizia carica
A Milano era il giorno di Cuore Nero. Il "nuovo" natale di un circolo di estrema destra.
E’ stato, invece, il giorno di Costante Ranzini e della carica della polizia contro un presidio dei centri sociali e del comitato antifascista, nel piazzale del Cimitero Maggiore.
I ragazzi protestavano per la riapertura del centro, quando l’anziano esponente della Lega, con camicia nera e foulard nero, gli è passato davanti.
La polizia gli ha chiesto di allontanarsi, lui si è rifiutato e i manifestanti sono avanzati.
Ne è scaturita una prima carica delle forze dell’ordine. Poi Ranzini ha deciso di andarsene, ma gridando: «È una piazza libera».
Allora la seconda carica, con tanto di manganellate e bottiglie di vetro rotte.
Nella tensione generale la conferenza stampa inaugurale delle teste rasate è saltata, ma la risposta, candida, di Cuore Nero è arrivata via comunicato:
«A chi serve ribadire che siamo un circolo neofascista? Per carità, non è che ce ne vergogniamo, ma ci sembra di cogliere della malafede».