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Milano, fermato dai vigili e ammanettato perché nero...
Publie le giovedì 9 ottobre 2008 par Open-Publishing2 commenti
Milano, fermato dai vigili e ammanettato perché nero davanti alla scuola del figlio
di Claudio Jampaglia, Milano
Buttato a terra e ammanettato fuori dalla scuola del figlio, da cinque vigili urbani, davanti a scolari, genitori, insegnanti. Un caso denunciato a Radio Popolare da una serie di testimoni e confermato dal diretto interessato. Caso razzismo? Secondo molti genitori della scuola di via Mantegna sì. I vigili non commentano. Il Comune, invece, lo fa da par suo con il vicesindaco De Corato: «Al momento risulta del tutto infondata l’accusa di razzismo, faremo gli accertamenti, ma di sicuro c’è solo la denuncia dei vigili nei confronti del senegalese: dall’inizio dell’anno è il settantaseiesimo atto di aggressione ai vigili». Già deciso, chiuso. Il senegalese (non il signor "tal de tali") ha aggredito i vigili.
Ma vediamo i fatti. Il signor Diop Moussa, da 20 anni in Italia, verso le 8.30 accompagna il figlio a scuola come tutte le mattine, viene fermato da una pattuglia dei vigili davanti a scuola perché il piccolo siede davanti senza cinture. I vigili chiedono patente e libretto, come normale. Il genitore dà i suoi documenti e chiede di poter far entrare il figlio e poi di dare il libretto, altrimenti perde la campanella. I vigili non ci sentono. Ne nasce una discussione. I toni si alzano. Il bambino è sempre lì. Volano parole grosse, arrivano i colleghi, strattonano il genitore («mi volevano prendere le chiavi della macchina», dirà lui). Il bambino è sempre lì. Volano spintoni e gli saltano addosso. "L’immigrato dava in escandescenze" riporta una fonte anonima del corpo dei vigili urbani. Di sicuro, il Signor Diop viene buttato a terra, con sopra cinque vigili, ammanettato e portato al comando. Una brutta scena, bruttissima per chi l’ha vista.
Mamme, operatrici scolastiche e ovviamente bambini. «Ho visto tutto - dice una testimone a Radio Popolare - meno male che avevo lasciato i figli a scuola, gli altri bambini sono rimasti scioccati... non è che per una sosta vietata o una contravvenzione si possa essere sbattuti per terra così...». Per fortuna c’è la reazione di diverse mamme della scuola che seguono i vigili al comando per sapere cosa succede al signor Diop. Protestano. Ed è qualcosa da sottolineare di questi tempi. Intanto, il signor Diop viene denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Lui, sembra, sporgerà una controdenuncia e dice: «Io credo che l’atteggiamento dei vigili sia dipeso dal fatto che sono straniero e che sono di colore. In vent’anni non mi era mai successo... E’ l’aria che tira, è tutto più difficile». Non molto diverse le reazioni all’uscita da scuola, quando la voce si sparge col tam tam: «Non ho parole, si sta arrivando alla follia», «Drammatico, non c’era ragione, nessuna», «Davanti a scuola, davanti ai bambini...». E così via.
Di sicuro oggi sentiremo la versione dei vigili. Il verbale. Ma la percezione è quella. Allarme. Guarda il nero a vista. Non più di una settimana fa, in via Archimede, un ambulante abusivo è stato preso a mazzate da baseball da un altro ambulante con insulti razzisti, perché aveva messo il suo lenzuolo di merce vicino al suo banco. Anche in quel caso, alcune persone hanno raccontato. Molte altre hanno girato la testa. Ormai sono maggioranza?
Messaggi
1. Milano, fermato dai vigili e ammanettato perché nero..., 11 ottobre 2008, 11:03, di Fabio Pancrazi
CHE TITOLO STUPIDO.
Io faccio il vigile urbano ed ho sempre votato centrosinistra, credetemi avete fatto un titolo stupido.
Aggiungo solo che per fare il vigile semplice occorre avere il diploma di maturità. Nei carabinieri lo stesso titolo di studio ti fa diventare comandante la Stazione!!
Più la gente è istruita meno è razzista o violento.
2. Milano, fermato dai vigili e ammanettato perché nero..., 13 ottobre 2008, 11:06
Almeno a Roma e Napoli - ma non credo sia molto diverso nel resto d’Italia - non esiste categoria più corrotta deei poliziotti municipali, con particolare riferimento a quelli che si occupano di commercio, ma certo non solo loro.
Ma è evidente che qui il problema non sono le multe e nemmeno le tangenti quanto il fatto che vi state trasformando in poliziotti veri e propri, con una logica sempre più da picchiatori e pistoleri.
Certo, la colpa è delle scelte politiche, delle leggi che hanno trasformato pure i sindaci in una specie di supersceriffi all’americana che poi necessariamente devono avere una loro milizia, appunto i vigili urbani.
Ma è anche vero che non risultano particolare proteste tra gli stessi vigili urbani per questa evidente trasformazione radicale dei propri compiti con conseguente innegabile "militarizzazione".
Anzi, sembrerebbe che siate in gran parte molto contenti di essere stati riconvertiti in "sbirri comunali".
Raf