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Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ....
Publie le lunedì 22 giugno 2009 par Open-Publishing9 commenti
Il direttore nella edizione delle 20: "Non sono notizie, solo strumentalizzazioni"

ROMA - Dopo le polemiche e le critiche, il direttore del Tg1 Minzolini interviene in diretta al Tg1 per giustificare la sua scelta: e cioè il black-out sull’inchiesta di Bari e sulle frequentazioni del premier Berlusconi, su tutti i giornali del mondo per il suo incontro con una squillo e la disinvolta gestione degli ingressi a Palazzo Grazioli e Villa Certosa.
"Ad urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull’ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa" ha detto Minzolini. "Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c’è ancora una notizia certa e tantomeno un’ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori".
VIDEO: L’INTERVENTO DI MINZOLINI :
http://tv.repubblica.it/copertina/minzolini-da-bari-solo-gossip/34204?video
"Accade -ha detto Minzolini- che semplici ipotesi investigative e chiacchericci si trasformino in notizie da prima pagina nella realtà virtuale dei media o per strumentalizzazioni politiche o per interessi economici.
E’ avvenuto in passato, come ricorderete, quando si tentò di colpire il presidente del consiglio di allora strumentalizzando la foto che ritraeva un suo collaboratore in una situazione definita scabrosa. E’ accaduto più volte -ha continuato - in queste settimane in cui è stata messa sotto i riflettori la vita privata del premier in nome di un improvviso moralismo: abbiamo visto addirittura celebri mangiapreti vestire i panni di novelli Savonarola".
"Queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l’informazione del servizio pubblico -assicura Minzolini- Nella settimana in cui gli Stati Uniti hanno scelto le nuove regole per proteggere il risparmio nel mondo, mentre esplodeva il caso Iran, e alla vigilia del G8, sarebbe stato incomprensibile privilegiare polemiche sul gossip nazionale solo per scimmiottare qualche quotidiano o rotocalco. Questa è la linea editoriale del Tg1 che vi ho promesso, cari telespettatori, fin dal primo giorno. E che continuerò a garantirvi".
La convocazione di Garimberti. Questa mattina il presidente della Rai Paolo Garimberti aveva convocato il direttore: in un colloquio durato 20 minuti aveva ricordato a Minzolini che "completezza e trasparenza dell’informazione sono un dovere imprescindibile del servizio pubblico radiotelevisivo". Ma nell’edizione delle 13.30 del primo telegiornale delle reti pubbliche, l’inchiesta che domina le prime pagine della stampa nazionale e internazionale non era comparsa nei titoli.
C’era stato un un servizio, il quinto del telegiornale - dopo referendum, Iran, maltempo e treno merci deragliato - puntato sulle precisazioni dell’avvocato di Tarantini, l’imprenditore della sanità indagato, dove si fa solo una volta, verso la fine, il nome del presidente del Consiglio, mentre per il resto ci si riferisce genericamente ai "piani alti del potere". La situazione non cambiava molto nel Tg della 20. Minzolini ha affidato il servizio a un inviato di primo piano, Pino Scaccia. Per poi comparire in video e giustifcare le sue scelte.
L’opposizione: "Incredibile". "Incredibile. Augusto Minzolini è l’unico direttore di giornale e di telegiornale del mondo occidentale - dice Paolo Gentiloni (Pd) - a considerare ’non notizie’ le notizie che da settimane coinvolgono il presidente del Consiglio Berlusconi". "Si resta allibiti - conclude - del fatto che questa sua teoria Minzolini l’abbia voluta esporre di fronte a milioni di telespettatori. Al Tg1 e in Rai non si era mai vista una cosa del genere".
(22 giugno 2009)
Messaggi
1. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 23 giugno 2009, 06:21, di Pasquino
Sono meravigliato della meraviglia altrui al riguardo; è la Propaganda (2) di regime che procede a passi veloci.
Dalla Loggia di un Palazzo sito al centro di Roma e del Potere.
2. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 23 giugno 2009, 07:47, di e = mc2
Io ho scritto alla Rai:
tg1.interni@rai.it
"Una indagine di una Procura nazionale, ancorché nella fase della raccolta di prove, su personaggio al Vertice dell’Esecutivo (forse ricattabile e ricattato) non per quanto avviene tra le sue lenzuola, ma perché poi c’è il travaso in Politica delle sue o altrui scelte, egli probabile solo "utilizzatore finale" (sic!) - questo è quanto appare al momento e ce lo ha dichiarato anche la di lui consorte, informata bene sui fatti -, è notizia da affidare al Servizio Pubblico per il quale i cittadini versano la tassa di possesso (non canone), inclusa in essa anche la retribuzione del Direttore di Rete.
Ogni altra determinazione o spseudo scusa di gossip ha il sapore della presa in giro dell’intelligenza del Paese, che non dovrebbe essere consentita da Autority, Opposizione, Commissione di Vigilanza, ecc..."
3. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 23 giugno 2009, 10:42
L’hanno messi lì per disinformare e non gli si può improvvisamente chiedere di cambiare "mission" e candidarsi per il premio Pulitzer !
I giornalisti di regime, fin dal glorioso ventennio, sono sempre stati così e non ci deve scandalizzare !!
Qualcosa però nel frattempo è cambiato : ai tempi del fascio mandavano le "veline" ai giornalisti, ora invece le mandano al Premier !!
MaxVinella
1. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 23 giugno 2009, 14:41
Si, ma ai tempi della P2 Augusto Minzolini era un promettente "dirigentello giovanile" del Pci, tutto preso dalla bontà del "compromesso storico".
Quante serpi sono state allevate in quel seno !
Raf
2. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 23 giugno 2009, 14:48
“Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. […] Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”
Da "Repubblica" del 29 Ottobre 1994
Indovinate un pò chi scriveva queste cose nel 1994 ?
Tale Augusto Minzolini !!!
4. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 23 giugno 2009, 15:08, di Memoria storica
Sarà che nella fretta di salire sul treno dei vincitori si perde per strada il bagaglio di dignità politica e personale?
1. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 24 giugno 2009, 00:12
o sarà che quella provenienza non è di per sé sinonimo di "degnità"... anzi...
2. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 24 giugno 2009, 16:11
LA GUARDIA PRETORIANA DEL CAV. – IL ’PINK TANK’ A PROTEZIONE DEL PRESIDENTE PUTTANIERE: MINZO, IL MARTIRE DEL GOSSIP - ROSSELLA 2000 CHE SMUSSA E DIVAGA - SIGNORINI CHE HA FATTO FUORI "PANORAMA" E "IL GIORNALE" COME HOUSE ORGAN E IL SOLITO FEDE…
Fabrizio D’Esposito per "Il Riformista" 24.6.09
Nel pink tank che protegge, consiglia, aiuta, indirizza, difende, copre, giustifica, sorveglia, accudisce, finanche coccola il premier in questo ballottaggio rosa tra Noemi e Patrizia c’è qualcosa di commovente e di geniale. Anzi, di fantastico, nel senso che intendeva Borges.
Chiamata a combattere una guerra mediatica arrivata sin dentro la camera da letto di Palazzo Grazioli, la guardia pretoriana del Cavaliere ha reagito come se vivesse su un pianeta immaginario.
Uqbar, per esempio, e sempre per citare il Grande Argentino: una regione surreale dove a contare non sono la verità e nemmeno la verosimiglianza, ma la sorpresa. E tra i quattro combattenti principali del pink tank, il più sorprendente di tutti si è rivelato sinora il neodirettore del Tg1 Augusto Minzolini, un tempo principe dei retroscenisti italiani.
La sua scelta di incellophanare in un silenzio trappista il Patriziagate scoppiato a Bari è paragonabile al martirio di un kamikaze islamico. Un suo collega altrettanto famoso, ma che vuole rimanere anonimo, ironizza: «Se Minzo avesse voluto applicare la regola dei fatti, non avrebbe mai scritto un articolo».
Nella sua autodifesa di ieri, con alle spalle la Treccani, il direttore del tg più paludato e istituzionale della nostra tv, a fronte di un’inchiesta della magistratura, ha infatti proclamato: «Dentro questa storia delle cene, delle feste nelle dimore private non c’è ancora una notizia certa». Sostenendo questo, ha contraddetto ciò che disse un giovane cronista già noto a metà degli anni novanta: «Il privato di un politico è pubblico».
Quel cronista era lui. Per non parlare della definizione di minzolinismo, neologismo della nostra lingua: «Forma di giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle affermazioni raccolte». Ma in fondo a che serve rinfacciare in modo pedante ciò che si pensava o diceva una volta?
E poi il tg di Minzolini aderisce in maniera encomiabile al paese reale: sabato sera, per fare un esempio, ha mandato in onda un memorabile servizio sul ritorno in Italia della moda di fare viaggi in autobus. Geniale. E sorprendente, of course.
Il più realista della guardia pretoriana è, invece, Carlo Rossella. Da uomo di mondo e titolare della rubrica di gossip più raffinata e letta nel nostro paese, Alta società sul Foglio, ha un compito sofisticato e difficile: lui non conferma né smentisce, ma smussa, dirotta. La diciottenne di Casoria? Risposta: «Il comunista Mao aveva a disposizione schiere di vergini».
La notte a Palazzo Chigi con la escort portata e pagata da Tarantini? Questa la versione fornita a Matrix, poi tagliata in alcune parti: «Tarantini veniva sempre con donne belle, in genere attrici. Una volta c’era anche Manuela Arcuri con lui. Evidentemente quando ha portato la D’Addario era a corto di attrici». Però poi Patrizia è rimasta.
Il terzo combattente del pink tank è senza dubbio Alfonso Signorini, direttore delle due testate berlusconiane più lette, Sorrisi e Chi. La sua missione è quella di rivolgersi al popolo vero, non ai quattro gatti che leggono i quotidiani. Non a caso, il premier ha consegnato a Chi la sua verità sull’ultimo scandalo. Ma il suo capolavoro è stato sul Noemigate, ignorando le accuse di Veronica sul «marito malato che frequenta le minorenni».
Partendo dalla «favola spezzata» tra Silvio e la moglie, Signorini li ha paragonati a Pericle e Aspasia, andando oltre, ma molto oltre il fantastico di Borges: «E il suo sguardo (di Aspasia, ndr) non si fermò su un uomo qualunque, ma sull’uomo. Il più affascinante, il più potente, padrone di (quasi) tutta l’Atene del tempo: Pericle. Le donne gli cadevano ai piedi, gli uomini lo amavano per la sua indubbia capacità di leader. Ma quando lui vide Aspasia non esitò. Sapeva di avere davanti a sé la donna della vita».
E ancora: «Belli da fare invidia, vivevano in mezzo ai nemici: oggetto di maldicenze da parte di satiri e cortigiani, seppero resistere a tutto. Cicli e ricicli della storia: mai prestare orecchio alle chiacchiere. La peste è sempre in agguato».
Quarto e ultimo guerriero della libertà berlusconiana è Emilio Fede. La sua citazione è d’obbligo. In onore del suo caro leader, si era persino dimenticato di avere conosciuto l’amica di D’Addario, la bellissima mora Barbara Montereale. Ieri, al Corriere, ha ammesso di ricordarsela e ha detto che un posto da meteorina più essere suo. Tutto torna.
5. Minzolini attacca in video ..... "non sono notizie" ...., 24 giugno 2009, 21:04
Strano che Minzolini non veda la notizia dove la vedono tutti i giornali del mondo da Parigi a Sidney. Strano che Minzolini contraddica se stesso visto che fu lui a pubblicare le foto di Sircana che avvicinava un trans e disse che era un grave attacco alla democrazia quando il garante della privacy gli diedo lo stop alla pubblicazione delle fotografie. Gli articoli su Panorama invece continuarono per mesi finchè Sircana non diede le dimissioni. Ma forse non è tanto strano, no?Michele