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Multato ma l’autovettura era stata demolita oltre un mese prima

Publie le martedì 17 novembre 2009 par Open-Publishing
2 commenti

Multato sul “Ponte Seicentesco” di Gallipoli con apparecchiatura di rilevazione elettronica fotografica. Ma l’autovettura era stata demolita oltre un mese prima della data indicata nella rilevazione.

E poi si dice che l’elettronica è la migliore amica dell’uomo moderno…
In data odierna, un cittadino si è rivolto al sottoscritto per segnalare un episodio in merito a rilevazioni elettroniche fotografiche che ha dell’incredibile.
Infatti, secondo, la multa che gli è stata recapitata presso la propria residenza, l’ignaro automobilista avrebbe transitato sul “Ponte Seicentesco” di Gallipoli, che come noto porta ad una Zona a Traffico Limitato, con la propria autovettura che proprio un mese prima e più, in particolare in data 23/06/09, come risulta dalla atto del P.R.A. nonché dal certificato di rottamazione (con il quale si restituiscono anche le targhe), era stata rottamata, ossia oltre un mese prima dell’asserita violazione che sarebbe stata rilevata in data 27/07/09 a mezzo di apparecchiatura elettronica fotografica.
Per queste ragioni, il Componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei valori, Giovanni D’AGATA, ha già predisposto ricorso gerarchico avverso il suddetto verbale e pertanto, invita gli organi preposti alle rilevazioni nonché le Prefetture, a un più puntuale controllo delle singole rilevazioni onde evitare tali episodi che apparentemente risibili creano stress nei confronti dei cittadini ed un aggravio del contenzioso.

Messaggi

  • Ancora ogginon mi so dare pace in nome del Diritto e della Giustizia nella quale, nonostante tutto ancora credo.
    Anni fa proposi opposizione ad una multa rilevata con foto (velocità eccedente di pochi km sui 70 previsti su strada extra-urbana e statale/ nazionale) e recapitata oltre il limite dei 150 giorni a casa, con verbale.
    Dopo circa un anno dalla opposizione ni fu recapitata una Sentenza di un Magistrato il quale aveva "deliberato" che i 150 giorni non decorrono dalla data dell’infrazione, ma dalla data dell’accertamento della identità del proprietario del veicolo.
    La multa si era raddoppiata, da località fuori sede (distante circa 700 km) e così mi piegai alla assurda decisione del Potere costituito.

    Altramulta mi fu elevata, questa volta a vista e non per eccesso di velocità, con targa della mia vettura (Fiat Coupè), ma riferita ad altro modello (Fiat 500).
    Persi giornate per ottenere l’originale della contestazione, proporre l’opposizione nella quale avevo chiesto che pretendevo il rimborso delle spese sostenute e le scuse d’obbligo.
    Non ne seppi più nulla.

    Ben vengano iniziative a difesa dei cittadini, sempre più vessati dal Potere e dalle Divise indossate con disinvoltura e, talvolta, al solo scopo di fare Cassa.

    • Noi vendemmo la macchina a un giornalista di Milano che la metteva continuamente in sosta vietata o infrangeva i limiti di velocità, la vendita fu trasmessa agli organi competenti ma nei fatti non registrata, e così tutte le multe a costui arrivavano a noi, in una odissea di cirosi senza fine.

      Ma il peggio l’ho toccato con una stronza di impiegata comunale quando in uno dei miei troppi cambi di città, alla registratione per la residenza, la cosiddetta impiegata cialtrona ha trascritto il cognome di famiglia con un corsivo personalizzato in cui la n del cognome di mia figlia diventata una u, e mia figlia risultava con un cognome ma figlia di un padre con un cognome diverso e, per quanto l’errore fosse banale ed evidente, la suddetta si è sempre rifiutata di correggerlo costringendoci a ricorrere al Tribunale e trattandoci poi con estrema volgarità. Ma per questa sua cialtronaggine e soperchieria non credo che nessuno sia intervenuto per emendarla o costringerla in futuro a scrivere a macchina o a stampatello. Vista la lunghezza, l’esosità e l’idiozia di tutto questo fastidio, mi sembra ovvio che le registrazioni delle auto o dei dati anagrafici abbiano spesso tempi intollerabili e che l’amministrazione pubblica si sia sempre rifiutata di applicare gli snelliment che la riforma Bassanini prevedeva e che lo stesso sia andato a snellire il sistema amministrativo francese, chiamato da Sarkozy evidentemente per meriti, mentre da noi alla semplificazione legislativa (o amministrativa) hanno messo un inutile, lavativo quanto presuntuoso Calderoli che in 19 mesi ha snellito un emerito nulla

      viviana