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Multe e cartelle pazze - Contestata in mutande la GERIT/EQUITALIA !

Publie le mercoledì 24 giugno 2009 par Open-Publishing
11 commenti

Multe e cartelle pazze, contestata Gerit:
i cittadini manifestano in mutande

ROMA, 22 GIU - Hanno inscenato una protesta in stile “Full Monthy”,
spogliandosi e mettendosi in mutande, per dire basta a «multe e
cartelle pazze», quelle che arrivano per errore e che spesso si è
costretti a pagare per l’inefficienza dei sistemi di riscossione.
Protagonisti del sit-in show sono stati a Roma alcuni cittadini che
hanno aderito alla manifestazione promossa dall’associazione
"Radici",
sotto la sede della Gerit, la società incaricata della riscossione
di
multe e tributi nella Capitale e non solo.

I cittadini hanno protestato, in via Cristoforo Colombo, contro le
«troppe incongruenze, errori di calcolo, inefficienze e mancanza di
trasparenza nella riscossione delle multe». Per l’associazione, «da
alcuni anni sono stati applicati dei sistemi di riscossione delle
multe
di cui i cittadini non sono stati adeguatamente informati. Sono
pressochè nulle le possibilità di ricorso, di contestazione e di
risarcimento ai soprusi delle agenzie di riscossione».
«I sistemi di rilevazione delle multe attraverso i semafori, gli
autovelox e attraverso personale ausiliare non idoneo, si sono
dimostrati - aggiunge l’associazione - troppe volte erronei e
persecutori. Le ’cartelle pazzè, le multe già pagate che vengono
ripagate in sequenza continua, sono il frutto di un fallace
sistema,
non perfettamente sperimentato, di informatizzazione delle multe
che
non offre le opportune garanzie e tutele per i cittadini».

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=63110&sez=HOME_ROMA

Messaggi

  • Più volte ho sostenuto e sostengo tuttora che le cosiddette "cartelle pazze" non siano tali ma siano, al contrario, savissime. A mio parere infatti vengono inviate consapevolmente nella certezza che almeno il 90% di esse sarà comunque pagato per ignoranza dei destinatari, per l’esiguità della somma, per quieto vivere, per perdita dei documenti comprovanti l’avvenuto pagamento ecc, facendo realizzare un illecito ma notevole guadagno sia alla pubblica amministrazione sia alla società di riscossione che viene pagata a percentuale. Mi sembra infatti stranissima la continua e pervicace ricorrenza di" errori informatici" che provocherebbero l’invio delle "cartelle pazze". Delle due l’una: o la società concessionaria non si è dotata dei sistemi informatici adeguati ed allora non merita l’appalto di riscossione oppure è un fatto voluto ed allora bisogna revocare il mandato alla riscossione!Michele

  • basta con queste societa di LADRONI,ogni comune deve avere il suo ufficio in cui il cittadino va e contesta la multa o la cartella,basta pagare queste societa in cui il cittadino non puo affaciarsi per dichiarare la propria contrarieta,queste societa sono dei carrozzoni politici,dove i trombati politicamente,costruiscono per il proprio interesse.
    gerit/equitalia=LADRONI,vivono sulle spalle di chi non puo diffendersi,quanti disastri si sono fatti e il popolo PAGA.

  • Salve a tutti.Sono uno dei tanti "disperati" vittima della Gerit.Ho ricevuto 2 ingiunzioni di pagamento,la prima,con 2 multe,(della quale una,per l’altro,non è stata mai notificataa me o a nessun’altro della mia famiglia...)e la seconda,con un’altra,della quale,aimè,non trovo le ricevute,ma sono sicuro aver pagato.Intanto,per la prima,anche se voglio far ricorso,devo cmq pagare,è ASSURDO!!!e se poi mi arriva l’ufficiale e mi mette le ganasce alla macchina,che devo fare,legarmi alla macchina o picchiarlo??

    • Denuncerò la Gerit

      Il mese scorso ho ricevuto una ingiunzione di pagamento da Gerit Equitalia per multe anche di 7 anni fa. Se non pagavo entro il 14 luglio c’era il fermo del veicolo. Ho pagato senza fare una piega (anche se l’anno scorso avevo pagato 300 euro ad un avvocato di Prati che in quel periodo era ’specializzato’ in ricorso contro le multe... ricorso che evidentemente non ha mai fatto...).

      Torniamo a Gerit. Ho pagato il 2 luglio 2.100 euro! (con interessi a volte simili allo strozzinaggio vabbè).

      Il 3 luglio mi arriva un’altra raccomandata e questa volta per le stesse multe appena pagate mi si scrive che è stata scritta l’ipoteca sulla casa. Non solo.

      Le ’competenze’ tra una raccomandata e l’altra (cioè 10 giorni di tempo) schizzano al 300/400% in più cosicchè dove una ’spesa per competenze’ era di 30 euro diventa 70!

      Mi chiedo dunque, visto che farò denuncia per truffa alla GERIT

      a. come lavorano visto che sovrappongono provvedimenti senza accertarsi se il cliente ha pagato o meno

      b. se questo ’metodo’ sia errore o metodo vero e proprio

      c. se è metodo ci sono gli estremi per la truffa perchè magari a tanti arrivano doppi pagamenti e poichè le cifre sono piccole l utente non si accorge

      d. se la Gerit dispone di un sistema informatico e se sì il mio episodio dimostra che è fallace, che non vale niente, che va tutto rivisto perchè non puoi mandare un avviso di pagamento entro il 14 luglio e il 3 luglio ne mandi un altro con triplicazione delle competenze... e se non avessi verificato che le multe erano le stesse e avessi pagato dove andavano a finire i miei soldi? Al comune o alla Gerit? Questa è la vera domanda.

      Vincenzo Petrone

      (14 luglio 2009) www.ilmessaggero.it

    • Cartelle pazze, un protocollo per facilitare i ricorsi

      Per Equitalia, Comune e giudice di pace dati sui ricorsi in tempo reale. "Ma l´errore è pretendere di riscuotere contravvenzioni già scadute"

      C´è voluto un anno e mezzo per metterli seduti insieme al tavolo, ma finalmente è arrivata la firma al protocollo d´intesa contro le cartelle pazze: non muove un dito per eliminarle all´origine, ma per lo meno contribuirà a risolverle senza troppi danni. La firma l´hanno giustapposta in prefettura il Comune, Equitalia, ministero della Giustizia e Giudice di pace. Nei prossimi mesi - almeno sei, spiegano presentando l´accordo - porterà una piccola rivoluzione nella opprimente burocrazia delle riscossioni forzose. «Siamo stati davanti a una situazione incredibile - annuncia il prefetto, Giuseppe Pecoraro - ma ora saremo finalmente in grado di avere la notifica delle pratiche in tempo reale tra gli uffici, e un´informazione trasparente».

      Nei fatti, il protocollo prevede il varo di un sistema informatico che provveda a notificare automaticamente, per via telematica, le sentenze del giudice di pace agli enti che hanno chiesto la riscossione, e alla Gerit (Equitalia) incaricata di riscuotere. A oggi, quando arriva a casa la cartella esattoriale per una vecchia multa prescritta o già pagata si entra in un´odissea: vai alla Gerit e ti avvertono che devi rivolgerti «all´ente impositore», che in caso di multa è il Comune; perdi altre mattinate in Comune, infine fai ricorso al giudice di pace e passano mesi perché venga fissata l´udienza, che arriverà alla meglio un anno dopo. Se nel frattempo il giudice ordina la sospensione della riscossione coatta con fermi auto e ipoteche sulla casa, Equitalia va avanti comunque perché l´ente non glielo comunica. Se vuoi usare l´auto prima che l´udienza sia conclusa sei obbligato a pagare, ma se vincerai il ricorso dovrai iniziare una nuova causa per il rimborso. Se invece attendi l´esito senza pagare e vinci, non è prevista notifica all´ente: Equitalia andrà avanti come nulla fosse chiedendoti di pagare, tenendoti bloccata l´auto e sotto ipoteca la casa.

      Per questo la notifica informatica in tempo reale a tutti gli enti coinvolti sarà una buona medicina contro le cartelle pazze. Purtroppo, però, nessuno sta provando concretamente a vaccinare il sistema all´origine: «Ben venga, ora, la possibilità di dialogare - spiega il giudice di pace Nicola Dolce - ma il problema resta un altro: le cosiddette cartelle pazze, cioè gli atti abnormi per notifiche mai avvenute o nulle, non vanno notificati affatto. Gli enti dovrebbero lavorare su questo, ma in Italia nessun dirigente o funzionario si prende la responsabilità di annullare autonomamente una sanzione "in autotutela", e tutto viene lasciato al giudice, oberandolo di lavoro».

      (04 agosto 2009)

      http://roma.repubblica.it/dettaglio/cartelle-pazze-un-protocollo-per-facilitare-i-ricorsi/1688161