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Multe pazze, contro la ’sanatoria’ la Cgil prepara class action contro Gerit
Publie le venerdì 22 gennaio 2010 par Open-PublishingLa Cgil romana sta preparando una class action contro Gerit per la nuova ondata di multe pazze che rischia di piovere sui romani travestita da "sanatoria" (la "definizione agevolata", nel gergo degli uffici pubblici). «Abbiamo dato mandato alla Consulta giuridica e chiesto alla Federconsumatori di valutare la fattibilità di una causa collettiva contro Gerit», dice il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino. «Valuteremo se con le nuove norme legislative è applicabile la formula della class action: i cittadini, soprattutto i più deboli, non possono essere lasciati soli ad affrontare procedure così aggressive e macchinose per recuperare crediti che così spesso risultano prescritti o già pagati, impugnati o inesistenti. Dobbiamo aiutarli a capire e a difendersi».
«La nostra sensazione - dice l´avvocato Pietro Anello, che sta mettendo a punto la class action - è che si stia facendo passare per "sanatoria" un tentativo di recuperare vecchie sanzioni prescritte». Il riferimento è alla "Definizione agevolata", le 235.431 lettere che Gerit sta inviando ai romani offrendo pagamenti agevolati per 1,2 milioni di contravvenzioni affibbiate prima del 2005: se non sono state notificate seguendo una serie rigorosa di passaggi, cosa che non avveniva quasi mai, per legge cadono in prescrizione dopo 5 anni dal momento in cui sono state comminate.
«La class action è un istituto giuridico nuovissimo - spiega l´avvocato - e dobbiamo preparare la strada con cautela per non fare passi falsi. Chiederemo l´inibizione delle cartelle inviate con questa sanatoria: non debbono essere emesse perché pretendono il pagamento di sanzioni e bolli la cui origine è già prescritta. Se sarà possibile avviare la class action, come abbiamo motivo di ritenere, non potranno più emettere e notificare cartelle di questo genere, vessando i cittadini e inducendoli a pagare titoli non esigibili».
22 gennaio 2010 da "Repubblica" - Roma