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Musica, fiori e poesie in ricordo di Carlo Giuliani
Publie le mercoledì 21 luglio 2004 par Open-PublishingLA TRAGEDIA DEL G8 Centinaia di persone in piazza Alimonda per 
celebrare il terzo anniversario della morte di Carlo
Un applauso di 22 minuti per ricordare Carlo Giuliani, il ragazzo 
ucciso il 20 luglio 2001 nel secondo giorno delle manifestazioni no 
global contro il G8. In piazza Alimonda si sono radunate ieri 
centinaia di persone, tutto il pomeriggio. Una coperta colorata era 
sul luogo esatto dove Giuliani cadde a terra. Un mazzo di rose rosse. 
Un presidio di canzoni e cori, con gli amici e la famiglia del giovane 
a leggere poesie e a cantare sul palco. Poi è arrivata anche Sabina 
Guzzanti, per lei un tributo di consensi.
Terzo anniversario di quel giorno, e per la terza volta il comitato 
Verità e giustizia ha chiamato Genova in piazza Alimonda. Uno 
striscione: «Una commissione d’inchiesta per la verità. E se proprio 
insistete anche un cippo commemorativo»; un modo anche ironico per 
ricordare la richiesta del "Comitato piazza Carlo Giuliano", che 
chiede l’installazione di una targa. Molte le novità, rispetto agli 
altri anni: le sedie per ascoltare la musica, i nastri color 
arcobaleno-pace a solcare la grande aiuola, i banchetti con insalate e 
panini. Nessun leader di partito, nazionale o locale, spuntano la 
segretaria regionale Cgil Anna Giacobbe e l’assessore comunale Luca 
Borzani.
Giuliano Giuliani, padre di Carlo, legge la poesia "Le grucce" di 
Bertolt Brecht, la madre Haidi fa appello all’unità della sinistra; 
don Andrea Gallo arriva mentre Pierugo e Marika cantano il "pezzo" che 
amavano cantare con il ragazzo ucciso. Per lui, l’altare laico, la 
grata della chiesa del Rimedio, è nuovamente colma di fiori e 
messaggi, sciarpe e magliette. Qualcuno ha anche sistemato un 
estintore tra due inferriate, forse a ricordare quale «arma» Giuliani 
impugnasse nel momento della morte. Altri estintori sono stati dipinti 
su alcuni muri del centro storico, in vernice nera.
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